-ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 17 - ʜᴏɴᴇʏ -

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Iris

Mi sveglio i raggi del sole che filtra dalle persiane abbassate, mi irradiano il viso. Lentamente con la mano a tentoni cerco Noah. Niente, non c'è più accanto a me, mi sale l'ansia e di scatto mi metto a sedere. Mi guardo intorno, la mia stanza è completamente in ordine, tutto è tranquillo, ma c'è un particolare che mi turba dov'è? 

I miei pensieri vengono interrotti dal bussare alla porta. 

«Ehi, sveglia dormigliona. Ho preparato la colazione», sento la voce del mio amato oltre la porta, e mi tranquillizzo all'istante. Sospiro profondamente. 

«Un attimo e vengo», rispondo di rimando. 

«Va bene, ti aspetto in soggiorno allora», ribatte il ragazzo per poi allontanarsi.

Indosso una vestaglia di seta rosa ed esco dalla mia stanza.

Scendo in soggiorno dove trovo Noah e i miei genitori radunati a tavola. «Buongiorno», abbozzando un sorriso.

«Buongiorno, su siediti. Stavamo giusto aspettando te, ho preparato la colazione» 

Mi siedo accanto a lui e iniziamo a mangiare il waffle al cioccolato. Guardo il mio amato negli occhi, mi sorride. 

Iniziamo un discorso e raccontiamo della gita di ieri. 

«Vi siete divertiti?» Chiedono sinceri i miei genitori.

«Sì, è stata divertente» risponde Noah e insieme a lui mi aggrego alla conversazione e racconto i particolari della gita, i luoghi che abbiamo visitato.

Winter è accucciato sul tappeto e sta sgranocchiando dei croccantini. 

Noah finisce di consumare il waffle al cioccolato e sorseggia il succo d'arancia. 

Incontro il suo sguardo sereno, si pulisce le labbra con un tovagliolo, e mi guarda negli occhi per un istante.

«Allora, cosa facciamo dopo? Che ne dici se usciamo insieme? È una così bella giornata di sole. Non so, facciamo un po' di shopping?» Gli chiedo sorridendo.

«Sì, a me piace come idea» risponde sorridendo.

Purtroppo a interrompere la nostra conversazione è il suo cellulare che inizia a vibrare sulla tavola. Sposta lo sguardo al display del cellulare, poi subito torna a guardarmi.  «Scusate un attimo, faccio subito» afferma raccogliendo l'aggeggio e osserva il display. «È il mio amico Andreas, devo andare. Ho l' appuntamento con i miei amici della band al caffè Eigel. Ci vediamo. A dopo», spiega alzandosi. 

Saluta i miei genitori con un sorriso. Mi alzo e istintivamente lo raggiungo. «Aspetta posso venire anch'io? Dai ti prego!»Lo imploro con occhi da cucciolo cercando di addolcirlo.

Mi guarda siamo sull'uscio della porta d'ingresso. «Va bene, vieni pure. Ti aspetto qui, intanto che ti metti qualcosa di decente addosso e poi usciamo» sussurra sulle mie labbra. Gli cingo le braccia al collo e lo bacio. «faccio subito. Aspettami qui.» 

Torno in casa e frettolosamente salgo le scale. Mi lavo e mi vesto. Indosso jeans azzurri strappati sulle ginocchia, e una camicia rossa a scacchi neri. Lascio i capelli biondo grano sciolti e mossi lungo le spalle. Infilo le Vans nere e bianche e sono finalmente pronta per uscire. Scendo ed entro in soggiorno. «Ciao mamma, papà, io esco». 

ʟᴀ ᴄᴜsᴛᴏᴅᴇ  ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora