ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 25- ᴅᴜʙʙɪ ᴇ ᴄʜɪᴀʀɪᴍᴇɴᴛɪ -

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Sahariel

«Bene, intanto che io e Sahariel ci occupiamo della preparazione della cena...Sarah, Michael e Iris vi andrebbe di andare fuori in cerca di funghi e bacche? Così potremmo fare un contorno» afferma mio fratello sorridendo. Iris lo guarda negli occhi e annuisce. «Va bene, allora andiamo» dice sorridendo e insieme a Sarah e Michael escono dalla grotta.

Resto lì con mio fratello e ci occupiamo di preparare la cena con l'aiuto della magia del fuoco e del legno creiamo un barbecue dove poi cuciniamo la carne. «Ehi, Sahariel, Ehm non mi dovevi dire una cosa prima che la tigre ci interrompesse? Dai dimmi tutto ti ascolto» mi dice Noah con il suo solito sorriso sbarazzino.

Perché ho sempre davanti agli occhi quella maledetta scena? Quella visione che mi turba da tempo? Ho paura che accada davvero e, che dovrò dire addio a Noah e non rivederlo più.

«Ehi, che cos'hai? Ma stai piangendo? Non capisco perché sei così silenzioso... ultimamente sembri preoccupato, non so quale sia il motivo ma, vorrei solo aiutarti, infondo siamo fratelli no? Dai, non startene in silenzio, parlami qualunque cosa mi dirai, sono qui ad ascoltarti. Forza, sputa il rospo!» incalza Noah con quel suo atteggiamento sempre calmo che in alcuni casi invidio.

Sospiro profondamente e mi mordo l'interno della guancia.
«Va bene, adesso ti dirò cos'è che mi turba. C'è una visione che mi perseguita da un po'... che mi ha sconvolto e, non voglio che accada davvero, devi sapere che ti ho visto morire tra le mie braccia, piangevo e urlavo il tuo nome... Se ciò dovesse accadere io non so cosa farei» confesso con le lacrime agli occhi e il cuore che batte a mille.

Incrocio lo sguardo accigliato di mio fratello.

«Capisco...Dunque morivo nella visione?» mi guarda negli occhi e, il suo sguardo stranamente è così calmo.
«Sta zitto! Non voglio sentirti dire sciocchezze! Ok? Smettila, non voglio perderti!» farfuglio con la rabbia dentro, ciò che mi sorprende e, che mi fa male è vedere mio fratello dopo ciò che gli ho detto che mi guarda sereno, come se nulla fosse successo, come se non gli avesse fatto nessun effetto. «Ho capito, qualunque cosa accada, se dovessi morire non dovrai essere triste, me lo devi promettere» mi dice sorridendo.

In questo momento gli vorrei dare uno schiaffo, vorrei urlare, ma niente, non so né cosa fare né cosa dire, e così resto in silenzio.

«Ti ricordi, quando eravamo qui a sguazzare nel ruscello? Era divertente, vorrei che quando torneremo da quest'avventura... vorrei tornare a casa con te...sai mi mancano tanto quei giorni spensierati eravamo così felici, l'estate finirà e inizierà l'università, mi piacerebbe tanto poter studiare insieme, uscire e divertirci come un tempo, prima che il nostro rapporto si inclinò. Ma, voglio dirti che sono felice perché adesso siamo insieme, e soprattutto siamo felici, e torneremo a casa, sì qualunque cosa accada anche se dovessimo perderci di vista durante il viaggio dimensionale prometto che ci ritroveremo nella nostra epoca...» sento la voce di mio fratello farsi sempre più flebile.

Improvvisamente i ricordi del passato mi tornano in mente e, senza rendermene conto mi trovo lì in un ricordo.
«Buongiorno fratello!» sussurra Noah lì vicino al cancello della scuola che mi sorride. Ma il suo sorriso subito si spegne appena lo evito e continuo a proseguire entrando nell'istituto.

Subito dopo Noah mi raggiunge e, mi guarda con il suo solito sorriso vivace. «Ehi, fratello ti va se oggi usciamo insieme?» mi chiede inclinando un po' il capo.

Mi trovo lì a fissare la scena come un telespettatore.
«Non mi va, smettila di infastidirmi sempre, oggi esco con Dominique! Ho altri impegni piuttosto che uscire con te a bighellonare, giocare alla PlayStation, studiare, semplicemente mi sono stufato dei tuoi stupidi passatempi!» gli dico con freddezza.

Lo sguardo di mio fratello che poco prima brillava di gioia e che mi guardava negli occhi adesso ha la visuale bassa alle sue converse.
«Dominique? Non so ma, non mi convince molto percepisco un aura malvagia in lei voglio solo farti capire che se fossi in te starei lontano da lei» afferma sincero, e in effetti aveva ragione. Dominique mi aveva solo usato, si era presa gioco dei miei sentimenti, mi aveva abbindolato come un bambino che ingenuo.

Noah me lo aveva appena detto e io non ascoltai i suoi consigli.
«Ancora con questa ostilità nei suoi confronti? Non accetto che parli così di lei, ti Odio!» sbraito come un forsennato.
Noah è lì di fronte al me stesso, evita di guardarmi negli occhi.

«Ti avverto che un giorno ti pentirai di non avermi dato ascolto» mi poggia una mano sulla spalla mentre con nonchalance si allontana.

Stringo i pugni e abbasso lo sguardo.

Mi dispiace, sono stato uno stupido. Ti ho trattato in malo modo senza un motivo. Dominique mi aveva allontanato da te, ero succube di lei del suo finto amore, mi sono reso conto di quanto ti ho provocato dolore e delusione.

Sento gli occhi pizzicare, mi rendo conto che sto piangendo.
«Sahariel? Ehi! Ti prego, rispondimi che hai? Ti sei imbambolato! Stai bene? Rispondimi!» mi scrolla dolcemente e la sua voce e il suo abbraccio mi riporta alla realtà.

Siamo vicini, e sento le lacrime che scivolano dai miei occhi, e ho un dolore al petto dov'è il cuore.

«Perché piangi?» sussurra Noah con sguardo triste mentre mi asciuga quelle lacrime.
«Scusa, non è niente, sto bene, non preoccuparti. Va tutto bene» gli accarezzo i capelli e noto che mio fratello si rasserena.

«Tu non hai fame?» mi chiede con un'espressione da bambino mentre mi guarda e sorride, scoppio a ridere perché quei suoi modi di fare un po' ingenuo e istintivo mi aiutano a sorridere perché è lì tra le mie braccia vivo. Ho paura di perderlo non voglio che accada perché non saprei cosa fare senza di lui.

«Sì un po'» rispondo sorridendo.
«Ottimo, allora ho bisogno del tuo aiuto...Mi sono dimenticato di dire che ho bisogno di gusci di noci di cocco, così li useremo come bicchieri per bere l'acqua del ruscello» afferma Noah facendomi l'occhiolino.

«Va bene, andiamo a procurarci queste noci di cocco» rispondo di rimando e, subito seguo mio fratello che mi conduce fuori alla grotta.
Siamo vicino ad alcuni alberi di cocco. «Eccoci qua, bene, adesso, me ne occupo io» dice Noah con un sorriso stringe un pugno e incanalando l'energia spirituale nella mano sferra un pugno contro il terreno e, subito dopo si sentono leggermente alcune scosse sismiche che provocano la caduta dei gusci di cocco.

Mi sposto evitando alcuni gusci che precipitano dall'albero. Così li raccogliamo e torniamo alla grotta.

Improvvisamente sentiamo dei passi avvicinarsi dall'entrata e, comprendo che sono gli altri.
«Bentornati ragazzi, ottimo tra poco si mangia!» dice Noah con un sorriso passandosi una mano sul ventre piatto.

«Eccoci qua, abbiamo trovato delle spezie, bacche e funghi, si inizia» dicono Sarah e Iris mentre Michael si occupa di ravvivare il fuoco.

Le due ragazze distendono le spezie e gli altri ingredienti a terra mentre io e Noah ci occupiamo di insaporire e arrostire la carne.

«Ragazzi adesso si mangia! Buon appetito» afferma Noah con un sorriso poggiando le fette di carne su un letto di foglie di cocco come piatto.

E insieme iniziamo a consumare le bistecche.
«Hm... ammetto è squisito» annuncia Iris sorridendo.
«bravissimo, Noah sei un ottimo chef» commentiamo tutti insieme brindando con acqua in bicchieri fatti con gusci di cocco.

Mi sento sereno e, i pensieri negativi che avevo spariscono completamente dalla mia mente, forse è vero, devo essere più ottimista.

ʟᴀ ᴄᴜsᴛᴏᴅᴇ  ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora