22. SANGUE- Parte 2

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Cosa le stava succedendo?

A un certo punto, Keira aveva smesso di sentire ogni cosa, di vedere, persino. Era come se i suoi sensi fossero in blackout e l'avessero lasciata nella più completa oscurità.

Sentiva dell'agitazione attorno a sé, ma non riusciva a vedere, né a parlare, né a sentire sulla pelle le mani che la stavano sollevando da terra.

Un calore improvviso e insopportabile si irradiò dal suo corpo, squarciando l'oscurità che le era piombata addosso, e catapultandola di nuovo nella stanza degli inservienti, tra le braccia di Lucas, con tutti i suoi amici che la osservavano nel panico più completo.

Lucas non sapeva cosa fare. Keira continuava a perdere sangue dagli occhi e, come se quello non fosse sufficiente, all'improvviso tutte le rune sul suo corpo avevano cominciato a brillare e a pulsare in modo sinistro. Lei gemette, irrigidendosi tra le sue braccia.

«Oddio, Keira, non fare così!»

«Spostati!» ordinò Beth.

Lucas le lanciò un'occhiata assassina. «No.»

Non si fidava, non voleva lasciare Kei nelle mani di una a cui non fregava niente della sua vita.

«Levati di mezzo, Lucas, fammela vedere bene!» ripetè la ragazza con tono autoritario. Lui la sfidò con lo sguardo, rinsaldando la presa, ma fu strattonato con violenza da Darren, che, cogliendolo di sorpresa, riuscì ad allontanarlo dalla sua ragazza.

Beth si chinò a terra e sollevò Keira tra le braccia, facendosi aiutare dal fratello e poi, senza dire nulla, uscì dalla stanza, con Darren al seguito. Lucas, Josh e Amy seguirono a ruota.

«Dove diavolo è andata!?» sbottò Amy, frustrata. Era chiaro che, come Lucas, non avesse molta fiducia nelle intenzioni di Beth, specie dopo la loro chiacchierata.

«Qui», bisbigliò Darren, facendo capolino da una porta. Era una delle stanze mediche dell'istituto.

Mentre raggiungevano l'infermeria, Lucas si voltò verso Josh, che era ammutolito e aveva assunto un colorito preoccupante. 

«Andrà tutto bene, Joshua», disse Lucas piano, nel tentativo di offrirgli un minimo di conforto. Chi avrebbe confortato lui?

Quando entrarono nella stanza trovarono Beth china su un lettino. Keira era sdraiata lì sopra con una pezza bagnata sugli occhi e una flebo attaccata al braccio.

«Non so cosa le sia successo.» Beth anticipò la loro domanda. «Non capisco nemmeno se sia cosciente o no», aggiunse mordendosi un labbro.

«Perde ancora sangue?» chiese Josh con voce tremante.

«Sembra di no...» rispose Darren, che fissava Keira con apprensione. Un'apprensione che non piacque affatto a Lucas.

Josh si avvicinò alla sorella e le prese la mano. «Kei? Mi senti?»

Keira annuì, spostandosi la pezza dal viso. Il suo sguardo, rosso di sangue, scrutava lo spazio attorno a lei, confuso.

Beth, intanto, le stava pulendo le braccia e il volto dal sangue e le stava avvicinando un bicchiere d'acqua alla bocca. Lei bevve avidamente, cosa che Lucas interpretò come un buon segno. Le rune avevano smesso di pulsare, il sangue si era fermato, sembrava che si stesse riprendendo. Infatti, dopo circa quindici minuti, Keira si mise seduta sul lettino e aprì e chiuse gli occhi per varie volte. Erano quasi tornati al loro bellissimo color acquamarina.

«Cos'è successo?» chiese debolmente.

«Bella domanda», commentò Beth, accigliata, «pensavo di farla a te.»

Keira si voltò verso la ragazza. «N-non lo so...»

«Cos'hai visto, Kei?» intervenne Lucas, prendendole la mano. Keira ricominciò a respirare. Il contatto con Lucas era l'unica cosa in grado di tenerla ancorata al presente e ne aveva davvero bisogno, perché ciò che vedeva nella sua testa, ciò che le stava capitando, era terrificante.

«Buio. Solo buio. Era come se... come se non ci fossi. Non sentivo, non vedevo, non...» si interruppe e scosse la testa, passandosi una mano sulla fronte. Era esausta.

«Qualunque cosa fosse, di certo non è un buon segno», disse Beth drizzando la schiena. «Per ora è passata, ma avete visto le sue rune? L'incantesimo comincia ad attivarsi.»

Keira strabuzzò gli occhi, stringendo convulsamente il bordo del lettino su cui era ancora appollaiata. «M-ma avevate detto che erano dodici! Ne mancano ancora cinque!»

Keira vide Lucas abbassare lo sguardo e Beth scosse la testa, prendendole il polso destro e portandoglielo davanti al viso.

«Ne mancano tre, ora.»

Keira osservò inorridita le due nuove rune che si erano incise nella sua carne, nello stesso identico punto in cui erano apparse le prime due sul polso sinistro.

«Dio mio...» mugolò, prendendosi la testa tra le mani.

Lucas la strinse e le baciò i capelli, accarezzandole la schiena con dolcezza.

«Credo dovreste tornare nelle vostre stanze, ragazzi», disse Beth.

Josh scattò come un cobra. «Tutto qui? Mancano tre rune e poi 'ciao ciao Keira'? È questo il tuo contributo?»

Prima che Beth potesse replicare, Darren prese la parola, appoggiando una mano sulla spalla di Josh.

«Vi abbiamo già detto che non sappiamo cosa fare.»

Josh si liberò della stretta di Darren con uno scatto e fece un passo indietro.

«Certo...»

Beth sospirò, massaggiandosi la radice del naso. «Non è cattiveria, ragazzi, è impotenza», disse.

«Già, qui nessuno può fare nulla se non aspettare che Lucas faccia fuori Keira!» sbottò Amy.

Lucas la fulminò con lo sguardo. «Lucas non farà niente a Keira!»

Amy lo fissò accondiscendente. «Certo che no...»

«È ridicolo», intervenne Darren, «pensate davvero che sia quello che vogliamo?»

Lucas digrignò i denti. «Quello che vuoi tu mi è ben chiaro.»

«Basta», sussurrò Keira, saltando giù dal lettino. Barcollò leggermente, ma Amy fu pronta a sostenerla, passandole un braccio attorno alle spalle. 

Lanciò a tutti un'occhiata gelida. «Andiamocene, tanto qui non risolveremo nulla.»

Senza aggiungere altro, uscì con Keira dalla stanza, probabilmente diretta alla propria.

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