Prologo

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Era l'inferno. Letteralmente.
Un attimo prima, Agnes Lindberg era seduta nel salotto di casa propria assieme a suo marito Bill Connelly, intento a leggere un quotidiano, e, un attimo dopo, si ritrovava in mezzo alle fiamme.
Era successo tutto nel giro di un istante, una frazione di secondo era bastata per distruggere le loro vite, per sempre. Una scintilla partita da chissà dove si era tramutata in un gigantesco incendio. Il fuoco era esploso verso di loro come se avesse preso la mira, quasi dotato di volontà propria.
Agnes e suo marito si erano subito resi conto che non avrebbero avuto scampo. Le fiamme che lambivano le pareti e il mobilio erano talmente alte che avrebbero potuto oltrepassarle soltanto lanciandocisi in mezzo. Erano spacciati.
Bill la prese per mano e la trascinò in un angolo, vicino alla finestra, cercando di trovare una fonte di ossigeno in mezzo al fumo che stava già schiacciando i loro polmoni.
Faceva caldo, Agnes sentiva la propria pelle scottare come se stesse bruciando dall'interno. Cercò di rimanere lucida, cercò di guardare suo marito il più a lungo possibile prima di morire. Per un interminabile istante tra loro ci fu uno scambio di sguardi, un muto messaggio di tanti sentimenti condivisi. Il pensiero di Agnes volò ai suoi figli: chi si sarebbe preso cura di loro? Come sarebbero sopravvissuti i gemelli dopo quella tragedia?
"Sono forti, riusciranno a cavarsela", pensò mentre un colpo di tosse le percuoteva il corpo, "Prego solo che gli dei li proteggano." 
Non appena ebbe terminato di formulare quel pensiero, il soffito crollò.
Il tempo di un grido e tutto il suo mondo, la sua vita, le sue speranze per il futuro, svanirono inghiottite dalle fiamme.


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