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La gravidanza procede bene e i bambini stanno benone, abbiamo appena scoperto che sono un maschietto e una femminuccia, Joel è così eccitato che non fa altro che ripetere 'Oddio avrò un principino e una principessina.'

Non vede l'ora che nascano ed io altrettanto, non ce la faccio più con questo pancione.

È una cosa bellissima, si, ma ad averne due è proprio  faticoso e stai male il doppio.
Inoltre ho sempre fame e ho preso tanti chili.

Tra poche settimane penso che non riuscirò più a camminare.

I ragazzi ci hanno accompagnato e anche loro sono contenti, già hanno in mente di insegnarli tante cose.

In questo momento ci siamo fermati in un bar vicino l'aeroporto, i ragazzi devono di nuovo partire e così ho deciso di accompagnarli, anche perché dopo vorrei andare a comprare qualcosa per i bambini, ho aspettato fino ad adesso per comprare qualcosa, volevo sapere prima il sesso.

<<Io prendo una birra.>> Decide Joel dopo aver guardato il menù portato gentilmente da una ragazza.

<<Anche io, oggi vada per la birra>> Concorda Richard.

<<Io prendo un succo d'arancia con una brioche>> Ordina Erick.

<<Io e Zab abbiamo deciso di prendere una red bull.>> Esclama Chris.

<<Io prendo una ciambella zuccherata e del succo alla pesca.>> Ordino infine io.

<<Leggera la ragazza>> Punzecchia Joel.

Gli lancio un occhiataccia e in mia difesa Chris lo spinge.

<<Menomale che ci sei tu, Chris>> Faccio per abbracciarlo mentre fingo di essermi offesa.

Joel mi guarda come per dirmi di stare attenta, ma tutto ciò che faccio è ridere.
Non mi mette paura.

Poco dopo arrivano le nostre ordinazioni e approfitto di questo silenzio, per godermi la mia ciambella in santa pace.
Senza dover dare retta a nessuno.

Bevo qualche sorso di succo e d'improvviso arriva un gruppo di ragazzine urlanti.
Oh no, ci voleva solo questa.

In questi mesi sono riuscita sempre a coprirmi la pancia e ad evitare di uscire per farmi fotografare, purtroppo adesso non posso più nascondere nulla ma non mi preoccupo di questo, volevo solamente dare personalmente io, insieme a Joel, l'arrivo dei nostri bambini.

I ragazzi si alzano per scattare delle foto con queste ragazze ed io rimango a mangiare l'ultimo pezzo della mia ciambella .

<<Ciao, posso... posso toccare la tua pancia?>> Si avvicina una bambina su per giù di 11/12 anni, e gentilmente sussurrando mi fa questa domanda che mi spiazza, ma che subito dopo mi fa sorridere teneramente.

<<Certo.
Sei arrivata in un ottimo momento, stanno scalciando.>> Sorrido e afferro la sua mano per poi portarla sulla mia pancia, esattamente dove stanno scalciando le piccole pesti.

<<Oddio, è impressionante.
Mi ricordo quando chiedevo a mia madre di poter farmi sentire quando scalciava la mia sorellina.
Era una cosa strana per me, essendo molto piccola, però mi piaceva perché sentivo in quel momento che lei era presente, era con noi e ci ascoltava.>> Confessa.

Non mi stacca gli occhi di dosso quando parla, e noto che nei suoi occhi verdi, c'è emozione e felicità.

<<Come ti chiami?>> Chiedo poi .

<<Io sono Kimberly, che sbadata, non mi sono neanche presentata.>> Si da un colpetto sulla fronte ed io sorrido scuotendo la testa.

<<Non ti preoccupare! Quanti anni hai?
Hai già fatto la foto con i ragazzi?>> Chiedo indicando i ragazzi che ormai hanno appena finito di scattare, fare qualche video o semplicemente scambiare qualche chiacchiera.

<<Ho 11 anni.
Ancora no, stavo aspettando che si sfollasse, non voglio essere assillante, penso sempre che aspettare sia la cosa giusta.
Non sono una che si butta per fare subito una foto, rischiando anche di far male a qualcuno o semplicemente di dare fastidio a quel personaggio.>> Confessa girandosi di spalle e sorpresa dal fatto che i ragazzi la stessero ascoltando.

Per avere 11 anni è sveglissima, io alla sua età ancora giocavo con le barbie.

Invece lei già sa fare un discorso sensato, riesce ad esprimersi come una ragazza molto più grande.

<<Siamo tutti per te, piccolina.>> Le scompiglia i capelli Chris.

Lei sorride a questo gesto e gli salta subito in braccio.

Lo stringe come se avesse paura di perderlo, decido di scattare una foto e lo faccio anche quando abbraccia gli altri.

Infine chiede una foto con me, subito accetto .

<<Se sei su instagram le pubblicherò lì, così almeno potrai prenderle.>> Le dico dolcemente.

<<Si, ci sono, affare fatto.
Ti ringrazio per la disponibilità, Allyson.
E grazie anche a voi cari idoli, vi voglio tanto bene.>> Si lascia scappare una lacrima e ci abbraccia ancora una volta, prima di andare via.

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