La sfida dell'amore.

12.

Oggi i ragazzi come il solito hanno delle interviste, così ho approfittato della loro assenza per andare da Yocelyn, anche perché quest'ultima non faceva altro che ripetere di andarla a trovare più spesso, ma semplicemente non mi va di disturbare.
E poi mi mancava un sacco, anche quella piccola monellina di Aaliyah che purtroppo oggi è dalla mamma di Richard per qualche giorno, quindi non potrò vederla.

Varco il cancello della piccola villetta e trovo Yocelyn intenta a prendere il sole in giardino.

<<Buu>> Sbuco all'improvviso mettendole paura.
Si alza di scatto facendo cadere la piccola sedia dove era seduta e mi lancia un occhiataccia minacciosa.

<<Credi davvero che tu possa spaventarmi con quell'occhiata ? >> La prendo in giro.

Sbuffa perché capisce che non metterà paura nemmeno ad un bambino e poi mi invita a sedermi.
Prendo posto accanto a lei e mi rilasso per qualche minuto.

<<Yocy..>> La richiamo.
Alza la testa in modo da guardarmi ed io faccio lo stesso.

<<Come hai detto a Richard di essere incinta?>>

<<In realtà è lui che mi ha fatto fare il test, avevo dei ritardi e avevo continue nausee, così mi ha comprato un test e l'abbiamo fatto assieme, cioè era lì presente quando abbiamo visto il risultato.>> Dice sorridendo malinconica. Dev'essere stato il momento più bello di tutti.

<<Che bello, leggo nei tuoi occhi che ti manca, parecchio.>>

<<Non nego che è così, però forse è stato un bene lasciarci. Le cose non erano più come un tempo e la distanza era straziante, purtroppo non potevo seguirlo come fai tu, appunto perché poi è nata Aaliyah. Ci sono state tante volte in cui la nostra relazione era al punto di finire, pensavamo di amarci, o almeno lui pensava di amarmi ma forse era soltanto abitudine. >>

<<Tu lo ami però, lo si legge nei tuoi occhi, può sembrare strano ma lo si legge anche nei suoi. Forse è la paura della distanza che vi ha portati a finire la relazione.>>

<<Non credo, Allyson lui non mi ama più, prova solamente un gran bene per me, non potrà esserci più niente tra di noi.>> Scrolla le spalle e sorride. Annuisco giusto per non far riaffiorare altri ricordi in lei, così chiudiamo il discorso.

<<Comunque perché mi hai fatto questa domanda? Intendo quella della gravidanza>>

<<Non so, era semplice curiosità.>> Sorrido abbassando lo sguardo.

<<Sei sicura?>>

<<Ho fatto un test. È da giorni che avevo nausee e giramenti di testa, e pensavo che fossi stata incinta.>>

<<E...?>>

<<E..Infatti così è>> Abbasso la testa.

<<Cosa? Allyson sei incinta?>> Si alza dalla sedia per venire affianco a me abbassandosi alla mia altezza.

<<Si Yocelyn, l'ho scoperto questa mattina presto, quando i ragazzi ormai erano andati via ho fatto il test.>>

<<E me lo dici così?! È una bellissima notizia Ally, mio dio sono così contenta ! Aiuto>> Si alza per saltare e girare intorno a se stessa, per poi ridendo, contagiando anche me.

<<Ho paura.. non della gravidanza, cioè si anche per questa, però la mia più grande paura è  Joel.. mi ha sempre detto che è troppo piccolo per un figlio e che ora come ora ha bisogno di dedicare il suo tempo alla sua carriera, e ho paura, paura che non si prenda le sue responsabilità. Ho paura di rimanere sola ad affrontare una cosa grande come questa.>>
Per tutto il tempo ho tenuto lo sguardo fisso sul pavimento, immaginandomi poi la scena di un bimbo tra le mie braccia e Joel che ci avvolge in un abbraccio, felice e sorridente.

<<Allyson, credo che tu debba parlare con lui il presto possibile e stai tranquilla, Joel ti ama, non farà mai una cosa del genere! Ancora non ti sei resa conto che lui per te darebbe la vita? >>

<<Si hai ragione.. sono una stupida, penso sempre al peggio.. però davvero ho tanta paura, non sono all'altezza neanche io di prendermi una responsabilità così grande.>>

<<Nessuno è nato imparato Allyson. Tutte le donne che aspettavano il primo figlio non erano all'altezza, quando poi lo hai tra le tue mani, tutto andrà da solo, istintivo. È lì che nasce il vero amore incondizionato e l'essere mamma davvero, te lo dice una che l'ha superato.>> Mi fa un occhiolino prima di stringermi in un dolce abbraccio.

<<Grazie davvero Yocy, sei speciale. Ti voglio un bene dell'anima.>>

Joel mi manda un messaggio in cui dice che sono ritornati a casa, così convinco Yocelyn a venire da noi almeno per qualche giorno finché non torna la piccolina. Non era molto convinta ma dopo vari tentavi finalmente ci riesco e così la porto con me dai ragazzi.

<<Ragazziii, nuova ospite di passaggio per qualche giorno.>> Faccio largo in casa mentre tutti sono intenti a stare al cellulare, come sempre.

Gli occhi di Richard si illuminano per qualche secondo guardando la sua ex, e poi si sorridono appena.
Mentre tutti gli altri la accolgono con sorrisi e saluti.

Prendo Joel in disparte il quale era intento a scrivere qualche messaggio.

<<Chi è?>>

<<È mia madre, vuole che domani andiamo a cena lì.>> Sorride.

<<Uhm, sisi certo! Mi fa un sacco piacere, però prima devo dirti una cosa..>>

Mi guarda abbastanza ansioso e poi ci andiamo a sedere su un altro divano messo in salotto un po' in disparte.

<<Non so da dove iniziare... -Mi prende le mani lasciando poi un bacio su una di esse. Lo guardo e mi sorride, è ora di dirgli tutto.-  In questi giorni non mi sono particolarmente sentita bene, avevo nausee e forti giramenti di testa, così senza pensarci due volte sono andata a comprare un test che ho fatto questa mattina, è risultato positivo Joel.>>
Alzo lo sguardo su di lui, che al momento sembra essere imbambolato.

<<Mi stai dicendo che diventerò papà?>> Si porta le mani sul viso e sorrido istintivamente a quella scena.

Si scopre il viso e notando il mio sorriso, sorride anche lui lasciandomi poi un bacio sulle labbra.

<<Sarò papà?>>
Mi fa alzare dal divano e mi abbraccia prendendomi in braccio, girando poi su se stesso.
È felice, siamo felici e non vediamo l'ora di tenere questo fagiolino che cresce dentro di me, tra le nostre braccia.

Non sapremo come sarà, non saremo il massimo dei genitori, ma sapremo dargli tutto l'amore del mondo.