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I ragazzi ormai sono partiti da un bel po' ed io come già  avevo deciso mi sono recata in un negozio di bambini, avevo bisogno di parecchi vestiti, bavaglini e simili cose.

Ho comprato un po' di vestiti e bavaglini, qualche giocattolino per attaccare alle culle e delle copertine.

Quando ritornerà Joel dobbiamo assolutamente decidere dove vivere, dobbiamo comprare le culle, insomma, dobbiamo fare una cameretta e non bisogna perdere altro tempo.

Sono sulla strada di casa, ho deciso che rimarrò nell'appartamento preso dai ragazzi, anche perché mia madre è a lavoro e mio fratello è partito per una vacanza con i suoi amici, approfitto anche per sistemare quel porcile che hanno creato quei cinque cretini.

<<Allyson, Allyson.>> Di corsa mi giro e vedo una mia vecchia amica, direi la più importante.

Per varie dinamiche ci siamo perse del tutto di vista e mi fa strano adesso il suo comportamento.

Subito mi viene incontro stringendomi in un abbraccio e la mia faccia è tipo: Se ti stacchi mi fai un favore.

<<Ciao Brittany.>> Nessuna emozione, solamente freddezza.

<<Noto che la gravidanza non ti ha per niente addolcita.>> Mi squadra da capo a piedi sorridendo, mentre quel tono punzecchiante mi fischia nelle orecchie.

<<Semplicemente non ho tempo da perdere.
Mi sembra che già me ne hai fatto perdere abbastanza dietro di te, ai tempi del liceo.>>

<<Allyson, sai che non era mia intenzione!
Io ci tenevo veramente alla tua amicizia, quello è stato solo un momento di debolezza.>> Dice dispiaciuta.

<<Nessuna di queste cose può giustificare ciò che mi hai fatto.
Ma comunque non mi interessa da un bel po', come vedi sono felice così.>> Sorrido .

<<Lo vedo.
E sono felice anche io per te, te lo posso assicurare.
Si vede che siete abbastanza innamorati, e ti auguro il meglio.. Ci tenevo solamente a chiarire visto che non ho avuto più modo.>> Detto ciò fa un sorriso dispiaciuto e se ne va da dove è venuta.

Brittany era veramente una persona speciale per me,  era una delle mie amiche più importanti, passavamo ogni singolo giorno insieme ed eravamo inseparabili.

Purtroppo tutto ciò venne sfasciato per colpa sua.

Eravamo al primo liceo e c'erano le prime cotte, finalmente un ragazzo che tanto mi piaceva mi aveva invitata ad uscire con lui, uscivamo quasi sempre e per questo io e Brittany non ci vedevamo più come prima.

Un giorno stavo andando al parco dove dovevo incontrare questo ragazzo e vidi lei con lui mentre si baciavano.

Lì capii che entrambi erano due codardi, che mai ci si deve fidare di nessuno in così poco tempo, purtroppo ero piccola e ingenua, mi piaceva davvero tanto lui, e lei la vedevo come una sorella che non ho mai avuto, però purtroppo mi sbagliavo.

Non piansi nemmeno, mi limitai solo ad andare accanto a loro e fargli un bel applauso, non meritavano la mia rabbia, le mie lacrime.
Non meritavano niente, come non merita ora lei il mio perdono.

Arrivo a casa e vado a posare tutti i vestitini dei gemelli nel mio armadio, insieme ai vestiti miei e di Joel.
Quest'ultimo dovrebbe essere già arrivato, così afferro il telefono e provo a chiamarlo.

1, 2, 3 squilli niente, non risponde.
Sicuramente è occupato.

Decido di dare una sistemata a questa casa, è davvero troppo disordinata e dovrei incominciare a mettere delle regole quando vengono quei 5 ingrati.
Pasticciano e non riordinano!

Finisco di sistemare in cucina quando mi arriva una chiamata da Joel.

<<Amore.>> Dico felice, finalmente dopo quasi mezz'ora mi richiama.

<<No Ally, sono Erick.>>
Erick?

<<Hei Erick, Joel? come mai non rispondeva ? e perché adesso hai richiamato tu con il suo cellulare?>> Subito mi prende l'ansia, fa che non sia successo qualcosa.

<<Joel si è beccato una bella influenza, non ti preoccupare non è niente di grave.
Ha la febbre molto alta ed è per questo che non ha risposto, dorme da quando siamo venuti in hotel.>>
Povero amore mio, quanto vorrei essere lì.

<<Adesso gli abbiamo dato qualcosa per far scendere la febbre, domani abbiamo un concerto e non può permettersi di saltarlo.>>

<<Se sta male come fa?!>>

<<Entro domani cercheremo di farlo stare meglio.. Comunque adesso devo andare, volevo solo avvisarti. Dunque tu come stai? e i piccini?>>

Ancora non sono nati e già tutti si interessano a loro, non immagino quando nascano..

<<Stiamo bene.. siamo preoccupati per il papino però.>>

<<Non ti preoccupare davvero, ci sentiamo domani.. adesso vai a dormire che è abbastanza tardi.
Buonanotte Ally, ti voglio bene.>>

Lo saluto e sento che manda un bacio.

Spero veramente che non sia niente di grave.

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