È VIETATO PRENDERE SPUNTO DA QUESTA STORIA.
*ATTENZIONE: questa storia è un sequel. Prima di leggere questa passa da- The Devil Wears Gucci.
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Prologo
Taehyung's pov
La luce bianca e luminosa di una lampada a led mi accecava. Avevo gli occhi stanchi e il mio solito sorriso arrogante non ne voleva sapere niente di sparire mentre osservava l'agente di polizia entrare all'interno della stanza, trascinando i piedi con lo sguardo disgustato e minaccioso. Aveva tra le mani una grossa cartella gialla che appoggiò con una certa violenza sul tavolo.
Uno strato di povero si alzò allora dal piano di legno bianco, volteggiante come brillantina al sole attorno alla lampada. La osservai per qualche secondo, ci vidi tutte le mie certezze sgretolate.
Ridacchiai per la sua camminata, alzai la testa e lo guardai mentre tornava indietro per chiudere la grossa porta marroncina alle sue spalle. Si sedette sulla sedia di fronte alla mia, un mezzo sorriso si stirò sulla sua bocca sfigurata da una lunga cicatrice che si vociferava gli avesse procurato un detenuto che era riuscito a portarsi dentro un grosso coltello da cucina.
Tirò fuori dalla tasca un pacco di sigarette e ne sfilò una, portandosela in bocca con fare annoiato. Si accese il cilindro di tabacco e ispirando una grossa nuvola di fumo si schiarì la gola e aprì la cartella che conteneva le mie informazioni personali. Fece scorrere lo sguardo sui fogli bianchi e plastificati per fare poco dopo una risatina divertita che parve rimbombare nel vuoto e tornare indietro come un boomerang lanciato con una considerevole forza.
Ben presto una nube di fumo appannò la mia vista. L'odore fastidioso della sigaretta mi fece sbuffare forte ma rimasi in silenzio. La speranza mi scivolava via dalle tasche come monete senza valore.
«Allora...»
Gracchiò, la voce bassa echeggiò nella stanza bianca e vuota, parve un eco lontano che portava indietro parole e rimorsi.«Kim Taehyung, nato a Daegu nel 1995 a Bisan-dong. Tuo padre è Kim Ji-Woo, comprensibile» girò la pagina e un sorriso pieno di scherno prese posto della smorfia disgustata.
«Hai frequentato il liceo di Hana Academy e ti sei diplomato con il massimo dei voti l'anno scorso»
«Lo so, agente. È la mia vita, non c'è bisogno mi ricordi chi sono e quando sono nato» dissi infastidito.L'agente fece un cenno della testa e chiuse la cartella, nel frattempo io mi portai i polsi ammanettai sul tavolo bianco.
«Avremmo dovuto agire prima a quanto pare, la mela non cade mai lontano dall'albero in fin dei conti. Il mio ex collega Song ci aveva visto bene, sei un diavolo in Terra»
Ricambiai lo sguardo e alzai un sopracciglio senza dire nulla. Mi aveva riportato alla mente dei ricordi che speravo di aver cancellato dalla mia memoria.
«Non uscirai presto da qui dentro se non dici la verità, Kim» continuò con un ghigno.
«La verità? Quella che vi rifiutate di ascoltare da due giorni? Mi sono stancato di ripetere la stessa cosa. Tenetemi pure qui,»L'agente s'irrigidì, allora feci un sorriso soddisfatto mentre appoggiavo le spalle contro la sedia.
Si mise in piedi, intanto io guardavo ogni suo movimento.
«Perché hai ucciso quella persona?»
Mi domandò giocando distratto con l'orologio dorato che aveva al polso. La sua sagoma disegnava una strana ombra gigante sulla parete e mi sentii quasi inghiottito, come a mare aperto da un'onda violenta.Sorrisi con un ghigno intanto lui mi guardava sconvolto.
«L'ha detto lei stesso, sono una diavolo in Terra» sussurrai.Con un'agitata di testa l'agente aprì la porta della stanza, si voltò un attimo a guardarmi mentre io piegavo la testa su un lato per rivolgergli una lunga occhiata seria.
«Allora sarà meglio scacciarti via prima che tu faccia altri danni, no? Come si fa con le mosche»
Rise prima di uscire e lasciarmi lì dentro, da solo. Appoggiai la testa sul tavolo. Sperai vivamente fossero lontano, nel frattempo mi rendevo conto di aver sbagliato ogni cosa.
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The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀
FanfictionCompleta✅ [IN REVISIONE ] "My sin was not specifically this or that but consisted of having shaking hands with the devil. The devil held me in his clutches, the enemy was behind me." -Boy Meets Evil Nulla è per sempre, qualcuno rovinerà i loro piani...