7•장 La busta

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Uscii dalla classe con una certa ansia, con il cuore che mi batteva forte a causa di tutto quello che stava succedendo.

Quelle del professore erano state quattro semplici parole, ma dopo tutto quello che stava succedendo erano la cosa peggiore che mi avessero mai detto...

Il corridoio era vuoto e silenzioso, come sempre...
Mi guardai attorno più di una volta, con il cuore alla gola, aspettando che qualcuno comparisse...
Ma nessuno spuntò.

Confusa e con il respiro irregolare mi appoggiai sul muro e sospirai.
Chi mai poteva essere stato?
Perché mi stavano mettendo così paura?

Mi massaggiai gli occhi stanca, con mille pensieri per la testa e fu in quel momento che qualcosa colpì il mio occhio.

Di scatto mi staccai dal muro in cui ero appoggiata e mi avvicinai di fretta alla parete di fronte, dove stata attaccata una busta bianca con un adesivo a forma di cuore appiccicato davanti.

L'ansia mi perforò lo stomaco, mi affrettai quindi a staccarlo dal muro e a guardare meglio.

Che cosa poteva mai essere?

La busta bianca era molto spessa e sul retro di essa echeggiavano le parole "Per Song Iseol".

Inutile dire che l'ansia mi stava squarciando in mille parti.

Aprii la busta con il cuore che martellava velocemente nel petto, costatando che conteneva delle foto.

Delle semplici foto.

Confusa uscii tutto dalla custodia di carta e quasi rabbrividii a quello che mi si presentò davanti.

Erano una ventina di foto, in alcune era ritratta la mia casa, in altre quella di Taehyung, in altre ancora foto mie e per il resto foto del mio ragazzo.

Rabbrividendo mi lasciai quasi scappare un urlo, indietreggiando impaurita.

Che significava tutto questo? Chi era che mi stava mettendo così paura?
E dov'era andata a finire la persona che mi stava cercando?

Sospirando guardai ancora quella busta bianca, notando un foglio di carta all'interno che prima, a causa delle foto messe sopra, non avevo notato.

Con le mani che tremavano afferrai il pezzo di carta e lo portai agli occhi.

Lo stesso lecca lecca che aveva attaccato al post-it giallo era ora fissato al foglio bianco.

Lo staccai con cautela, per evitare di strapparlo e buttai il dolciume dentro la busta, concentrandomi poi sulle poche righe che coloravano la pagina.

La calligrafia era come al solito ordinata e dritta.

"Rovinerò i vostri piani, siate più che sicuri che la vita non vi andrà liscia come sperate voi vada."-Anonimo

Un brivido percorse la mia schiena ed impaurita lasciai cadere tutto a terra; la busta, le foto, il lecca lecca ed il foglio di carta che mi aveva procurato ansia e paura.

Il respiro iniziò a diventarmi sempre più irregolare, il cuore batteva velocemente e la testa era piena di domande e dubbi.

Non poteva essere un semplice scherzo come diceva Taehyung...

C'era qualcuno dietro che ci voleva separati, che voleva uno dei due morto.

<<Noona?>> la voce di Jungkook ad un tratto mi fece riprendere.

Alzai gli occhi sul corvino che mi guardava preoccupato ed in un lampo mi catapultai in lacrime su di lui.

<<Jungkook!>> esclamai singhiozzando, mentre lui confuso mi accarezzava i capelli e mi stringeva forte.

<<Hai litigato con hyung?>> mi domandò dispiaciuto, intanto io scuotevo la testa e piangevo ancora.

<<Qual è allora il problema?>> mi domandò confuso.

Mi staccai dal corvino e con le mani che mi tremavano indicai la busta a terra.

Jungkook confuso mi guardò, poi mi passò accanto e si abbassò a raccogliere tutto.

Fissò le foto con l'espressione corrugata, poi prese il foglio e passo gli occhi sulle righe.

E la sua espressione cambiò mano a mano che capiva ciò che c'era scritto.

<<Iseol...>> la sua voce era un sussurro terrorizzato.

<<Devi dirlo a Tae hyung!>> esclamò lasciando cadere tutto a terra ed avvicinandosi a passi veloci verso di me.

Agitai la testa in lacrime e lui posò una mano sulla mia spalla.

<<Lo sa! Per lui qualcuno si sta solo passando il piacere... ma io non credo che sia così, Jungkook.>> piansi asciugandomi gli occhi con la manica della giacca.

Il corvino mi guardò in pena.

<<Non lo penso nemmeno io... dillo a Jong Suk. Denuncia tutto. Non puoi lasciare che ti spaventino in questo modo.>> disse.

Lo guardai esasperata ed annuii.
L'idea di disturbare Jong Suk mi scocciava... ma lo avrei fatto, sia per me che per il bene di Taehyung.

Tornai in classe con l'ansia a mille e gli occhi che mi bruciavano a causa delle lacrime.

Cercai di nascondere il mio sguardo da quello degli altri e distrutta mi sedetti al mio posto.

Jennie mi fissò per tutto il tempo, mentre io con le mani che mi tremavano le posavo davanti tutto.

Confusa lei afferrò la busta e la guardò, mentre io richiamavo l'attenzione del professore.

Lui aveva visto la persona che mi stava cercando... doveva aver notato qualche dettaglio, se era un maschio o una femmina...

<<Prof!>> esclamai alzando la mano mentre lui alzava lo sguardo sul mio.

Si sistemò gli occhiali sul naso e mi guardò aspettando che parlassi.

<<Fuori non c'era nessuno... ha per caso notato se fosse un maschio o una femmina chi mi cercava?>> domandai impaurita.

Lui confuso mi guardò grattandosi la testa.

<<Era un ragazzo... non ho fatto caso a dettagli come i capelli o il volto. Era solo un ragazzo normale.>> rispose facendo spallucce, concentrandosi poi sulla lezione.

Guardai Jennie leggere sconvolta il foglietto mentre le domande nella mia testa crescevano.

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I know, non sto aggiornando spesso come prima, scusatemi!
Ma sono molto impegnata in questi giorni dato che quest'anno avrò gli esami di stato quindi sto studiando come una pazza!
Scusatemi ancora, cercherò di aggiornare più spesso!

Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo lasciando una stellina e un commento!💚💚💚

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora