32.상 Incompreso

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Taehyung 's pov

Guardai Yoona mettere l'ultima valigia dentro la macchina del mio autista, mentre con gli occhi ludici, il cuore dolorante e la mente piena di domande feci un passo in avanti.

<<Yoona... m-mi dispiace. T-tutto questo è colpa mia, perché non riesco a stare calmo n-nemmeno un secondo.>> singhiozzai davanti a lei, mentre con un dolce sorriso mi accarezzava il viso e i capelli.

Mi faceva troppo male...
Lei era stata al mio fianco da sempre, senza la mia tata tutto sarebbe stato più difficile e più ci pensavo più volevo piangere.

<<Taehyung-sshi! Non dirlo nemmeno per scherzo. Anzi, devi continuare a ribellarti. Continua a disobbedire e non lasciare che le persone decidano per te quello che devi fare nella vita... TaeTae, sposa la persona che ami.>> sorrise facendomi singhiozzare ancora di più.

Le lacrime rigavano il mio viso velocemente, non riuscivo a stare calmo.
Se anche lei andava via sarei impazzito.
Sarei andato fuori di testa e già stavo perdendo me stesso per tutta la situazione con Iseol ed i messaggi anonimi... quella sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.

<<Taehyung! Basta piangere! Non arrenderti.>> disse accarezzandomi i capelli per l'ultima volta.

<<Non voglio che tu vada via, così non mi rimarrà niente!>> alzai la voce in lacrime mentre lei cercando di non piangere in mia presenza mi accarezzava di nuovo i capelli.

<<Taehyung... ti sono a fianco da vent'anni. Voglio ancora starti vicino per tanto tempo... quindi, per favore, fa in modo che il giorno più importante della tua vita sia davvero importate.
Iseol, lei è la ragazza che fa per te.
E poi ricorda che anche se non sarò più a casa tua, vicino a te, comunque ti voglio bene e sarò sempre dalla tua parte.
Combatti, va bene TaeTae-sshi?>> sorrise.
In lacrime annuii.

Strinsi i pugni con rabbia, poi mi salutò un'ultima volta e lentamente entrò dentro la macchina che si allontanò subito, mentre io come una furia entravo in casa a cercare mio padre.
Mi ero stancato.
So-Yeon e mio padre dovevano andare al diavolo immediatamente!

Entrai con furia nella stanza, non trovando mio padre ma So-Yeon.

<<Oh, Tae oppa!>> esclamò contenta.
Ad ogni suo respiro la mia ira aumentava.

Strinsi i denti cercando di non arrabbiarmi troppo per quell'"oppa" e freddo e distaccato mi avvicinai a lei.

Sorrise ancora.
Mi chiedevo come potesse farlo...

<<Dov'è mio padre?>> domandai cercando di controllare la rabbia mentre lei facendo spallucce afferrava con le bacchette un po' di riso e me lo metteva davanti.

<<È andato con mio padre in Cina. Credo che torneranno tra due giorni... ci siamo solo io e te.>> sorrise avvicinando le bacchette e pretendendo che aprissi la bocca e mangiassi, ma la guardai con lo sguardo freddo.

<<Che stai facendo?>> domandai arrabbiato, ma controllandomi ancora mentre lei delusa lasciava cadere le bacchette sul tavolo e lo sporcava di riso.

<<Cerco solo di comportarmi come fanno le coppie normali! Tra due giorni ci sposeremo, ma ancora non mi hai dato nemmeno mezzo bacio!>> alzò la voce, mentre io la guardavo quasi ridendo, scuotendo la testa.

Come poteva dire una del genere?
Era così stupida?

<<Ne possiamo parlare?>> le domandai posando le chiavi suo tavolo mentre lei con lo sguardo puntato sul mio incrociava le braccia al petto ed annuiva.

Le feci segno di seguirmi con la testa e lei togliendosi il grembiule mi seguii in salotto.

Mi sedetti in uno dei divani e lei si sedette in quello di fronte al mio.
Giocai nervoso con le mani, So-Yeon in silenzio invece mi guardava con un sopracciglio alzato.

Avevo intenzione dirle tutto quello che pensavo, sperando che lei capisse e che avesse almeno un po' di amor proprio da lasciarmi perdere.
Lo speravo vivamente.

<<So-Yeon... sarò breve e coinciso. A me questo matrimonio non va assolutamente bene... non che tu sia una brutta ragazza, anzi... sei bella, hai un certo fascino ed io penso che a stare al tuo fianco debba essere una persona che ti ama... io non ti amo. Io amo un'altra persona e ci sto male a pensare che sposerò una ragazza che non sia lei... ti prego, aiutami a convincere mio padre.>> le dissi guardandola negli occhi mentre lei con la rabbia nei suoi mi fissava dura.

Non avevo nessuna speranza di convincerla, ma dovevo provarci...

<<Taehyung, passando del tempo insieme alla fine finirai con l'innamorarti. Mi dispiace, ma io voglio sposarti, a me piaci.>> la ragazza fece spallucce mordendosi nervoso il labbro inferiore, mentre io stringendo i pugni cercavo di evitare dal tirarle addosso il tavolo di vetro.

<<Non metto in dubbio che a te io piaccia, ma... non provo lo stesso. Come puoi stare con una persona che ama un'altra?>> domandai incredulo mentre lei faceva spallucce.

<<Una volta sposati non ci penserai più a lei. Fidati di me.>> rispose alzandosi dal divano.

La imitai afferrandole una mano mentre lei si voltava e mi guardava arrabbiata.
Mi sentivo troppo incompreso.

<<Sai che non succederà mai, vero? Anche una volta sposati non cambierà l'idea che ho di te.
Tu, mio padre ed il tuo siete delle persone meschine, spregevoli. Non meritate niente! Voglio che moriate tutti!>> alzai la voce mentre lei con mezzo sorriso si liberava dalla mia presa con forza e mi lasciava uno schiaffo in pieno viso, facendomi quasi perdere l'equilibrio tanto di sprovvista mi aveva preso.

<<Sai, spero che Iseol muoia presto, così quella a farsi una risata sarò io.
E non pensare che non racconti tutto questo a tuo padre. Spero ti imponga la giusta punizione, perché a quanto pare una semplice minaccia non basta.>> rispose ridendo, entrando di nuovo in cucina e lasciandomi da solo in salotto.

La rabbia prese il sopravvento ed in preda ai singhiozzi presi il tavolo di vetro e lo spaccai.
Tutte le cose dentro quella stanza fecero la stessa fine, resi a brandelli ogni singola cosa. Poco m'importava di quello che avrebbe detto mio padre al suo ritorno, la rabbia di divulgava dentro.
Così tanto che senza nemmeno pensarci afferrai la pistola e mi avvicinai alla cucina, puntandola contro So-Yeon che mi dava le spalle ed asciugandomi la faccia con la mano libera.

<<Mi dispiace, ma non ci sto.>> dissi.

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Iseol's pov

In preda alla paura e alla rabbia sbattei il portone di casa e mi incamminai verso la casa di Taehyung.

Fidanzamento ufficiale?! Non lo accettavo per niente.
Come aveva potuto dopo tutto quello che mi aveva detto in lacrime, quella sera?
Di restargli accanto se fosse diventato un mostro? Con quale coraggio poteva chiedermi una cosa del genere se lui era fidanzato con un'altra?!

Asciugai una lacrima che stava rigando il mio viso, accelerando ancora il passo e continuando a tormentarmi.
Non poteva farmi questo!
Non poteva fidanzarsi con un'altra.
Non lo accettavo e non l'avrei mai fatto!

La casa di Taehyung era illuminava ed arrabbiata andai per entrare dal cancello quando qualcuno mise una mano sulla mia bocca e bloccandomi completamente mi buttava dentro un auto e partiva velocemente, con la paura che aumentava dentro di me mentre mi venivano tappati gli occhi con una benda.

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora