54.상 Corsa

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Iseol's pov

Mark era bianco come il latte e correva nella notte a tutta velocità con la macchina di suo fratello, Taehyung, senza rallentare nemmeno per un secondo.
La brezza invernale mi faceva battere i denti nonostante i finestrini fossero serrati e la mia testa non faceva altro che farsi domande su quello che sarebbe successo a Taehyung.
La preoccupazione mi stava letteralmente divorando viva... c'erano due morti, il che faceva sembrare che era stato proprio Taehyung ad uccidere entrambi.
Come minimo gli avrebbero dato una condanna terribile ed io non volevo assolutamente che tutto ciò accadesse!
Lui non c'entrava niente, perché doveva finirci sempre lui in mezzo?!

<<Mark, ti prego torniamo indietro! Se la polizia lo prende penserà che sia stato lui! Penserà che abbia commesso un duplice omicidio e gli daranno la pena capitale!>> le lacrime mi rigavano gli occhi ed il cuore era dolorante.
Di nuovo quella angosciante paura di perderlo... odiavo così tanto quel sentimento.

Mark strabuzzò gli occhi a causa del dolore alla spalla e mantenne la concentrazione sulla strada.

<<Se mi ha chiesto di scappare con te vuol dire che sa quella che fa. Iseol, mi fido di mio fratello... fallo anche tu. Per ora scappiamo come ha detto lui e andiamo in ospedale. La tua gamba sta iniziando ad avere una piccola infezione.>> la sua voce era debole e i suoi occhi evitavano di guardarmi.

Era tutto così difficile... non riuscivo a stare calma.

<<Mark... come hai potuto farmi questo?>> gli domandai.
Il rancore era forte... come aveva potuto, lui che era mio amico, farmi una cosa del genere?

<<Iseol... perdonami... ti giuro che avrei voluto subito fermarmi, ma Sehun è sempre stato bravo con le parole. Ogni volta che gli dicevo che non mi andava più lui tirava di nuovo nel discorso la vendetta per la quale sono arrivato qui.>> rispose.

Lo guardai con la fronte aggrottata e lo fissai incredula.
Quale vendetta?

<<Yah, può essere che nelle vendette ci vada sempre a finire io?!>> imprecai voltandomi verso il finestrino e mangiandomi le unghie a causa dell'ansia.

Che stavano facendo a Taehyung?

<<Mi dispiace...>> fu la sua risposta, mentre una lacrima gli rigava la faccia.

<<Com'é che tu e lui siate fratelli?>> gli domandai.

Mark si voltò verso di me per pochi secondi, poi di nuovo verso la strada e dopo aver preso un respiro profondo iniziò a raccontarmi tutto.

Mi raccontò che sua madre fu costretta ad un matrimonio combinato con il papà di Taehyung e che lei ad un certo punto s'innamorò di lui ma che a sua era innamorato di un'altra persona... la mamma di Taehyung.
Mi raccontò che aveva sempre voluto un padre ma che l'odio lo pervadeva come poche volte era successo in vita sua e che voleva vendicarsi di lui perché l'aveva sempre considerato una "disgrazia", nonostante lui l'aveva sempre aspettato.

Alla fine del suo racconto piansi, perché quelle cose di certo non le meritava... ma ciò nonostante aveva messo nei casini me e Taehyung, e ora Taehyung rischiava di essere condannato per colpa di Sehun e della sua pazzia.

<<La vita, come vedi, a me è sempre stata così crudele... so che non è una giustificazione... ti posso solo chiedere di perdonarmi e di fidarti di Taehyung. Andrà tutto bene.>> per il resto del tragitto non parlammo più.

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora