20.상 Sigarette

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Il cuore iniziò a battere in modo irregolare, così forte che avrebbero anche potuto sentirlo nonostante la musica alta.

<<Torno subito, ci sono dei miei amici, vado a salutarli.>> dissi a Mark, alzandomi dalla mia sedia e camminando velocemente verso il tavolo.

Yoongi, Jin, Jimin, Hoseok, Namjoon e Jungkook stavano parlando calmi tra di loro, quando notai che nel loro tavolo vi erano due posti vuoti, ma non ci feci caso dapprima.

Mi avvicinai semplicemente, facendo sbarrare lo sguardo a Yoongi e Jungkook che stavano di fronte a me, e di conseguenza facendo voltare gli altri.

<<Iseol!>> esclamò Yoongi alzandosi dal tavolo ed avvicinandosi a me, ma non fu abbastanza veloce.

Nel frattempo erano arrivati Taehyung e So-Yeon, e lei stava attaccata al suo braccio come se da un momento all'altro avessero potuto rubargli il ragazzo.

Sbarrai quindi lo sguardo e Yoongi sospirò scocciato non appena si accorse che i due erano arrivati.

Taehyung mi guardò per qualche minuto con lo sguardo perso, ma poi si sedette senza dire nulla e la sua ragazza lo imitò. Il cuore mi faceva malissimo, ma almeno davanti a lui dovevo fingere che tutto andasse bene.

<<Sei qui con Jennie?>> mi domandò Yoongi mettendo una mano sulla mia spalla, intanto di fronte a me gli altri, soprattutto Jungkook, mi guardavano quasi in pena.

<<No, sono qui con un amico.>> dissi e a quella parola vidi Taehyung alzare lo sguardo sul mio e guardare dietro di me. Sembrava che avesse notato a chi mi riferivo, infatti sorrise amaramente e posò le labbra sulla cannuccia della sua bevanda mentre So-Yeon mi guardava male.

<<Sì? Capisco. Vieni un attimo? Parliamo in un posto più calmo.>> continuò quello che consideravo il mio migliore amico, afferrandomi la mano e trascinandomi all'aperto, dove la musica era meno forte. La voglia di piangere era tantissima, ma mi trattenni. Taehyung non meritava tutte quella soddisfazioni.

<<Alla fine hai detto a Jimin quello che provi?>> gli domandai cercando di evitare domande che facevano male, ma lui mi guardò dispiaciuto mettendo una mano sulla mia spalla.

<<So che non è questo che vuoi chiedermi.>> rispose con gli occhi ludici, facendomi alzare lo sguardo sul suo. Lo guardai trattenendomi ancora e finsi un sorriso.

<<Che tu ci creda o no sono venuta per chiederti questo.>> continuai controllando la voce, ma lui mi guardò con un sopracciglio alzato.

<<Pensi che non ti conosca? Pensi che guardandoti in questo momento io non stia capendo che ti stai trattenendo?>> mi chiese.

Abbassai lo sguardo stringendomi in me stessa sia per il freddo che per la verità che Yoongi aveva scoperto. Come avevo solo potuto pensare di riuscire a mentire a lui? Lui mi conosceva come le sue tasche.

<<Allora ti chiedo una cosa Iseol. Non chiedermi nulla sulla relazione tra Taehyung e So-Yeon. Non chiedermi nulla se non vuoi soffrire, perché io ti voglio troppo bene e ti darei tutte le risposte, ma non ti voglio vedere stare male. Basta, non ti merita. E te lo dico io che è il mio migliore amico.>> continuò Yoongi. A quelle parole il mio cuore si frantumò ancora di più. E così era vero. Era innamorato di un'altra e per tutto quel tempo lo era stato. Che stupida che ero.

<<Quindi per favore va avanti. Fallo per me.>> disse ancora. Annuii con il cuore che urlava di dolore. Volevo tornare a casa, ma non potevo dare il due di picche a Mark.

<<Tranquillo Yoongi, non m'importa.>> mentii, non riuscendo a convincere nemmeno me stessa. Infatti lui mi fissò ancora in pena.

<<Hai poi confessato i tuoi sentimenti a Jimin?>> gli chiesi di nuovo per cambiare discorso perché se continuavamo a parlare di Taehyung mi sarei messa a piangere e non avrei più smesso. Yoongi mi guardò ancora dispiaciuto, poi sospirò e fece mezzo sorriso. <<Sì. Devo dire che non mi sarei mai aspettato che lui provasse lo stesso.>> continuò facendomi sorridere contenta ed abbracciarlo, anche se volevo morire per le parole che mi aveva detto due secondi prima.

<<Quindi anche lui!>> esclamai stringendolo e lui fece lo stesso. <<Sì! Anche se c'è un problema.>> sospirò.

Mi staccai da lui e lo guardai mentre faceva spallucce. <<Lui vuole che per ora non lo sappia nessuno. Sai com'è la gente qui. Ha paura e non l'ha detto nemmeno a sua madre ancora, ma io lo aspetto.>> alzò le spalle sorridendo.

Feci lo stesso e feci per rispondere quando Taehyung si mise vicino a noi e ci guardò.

<<Taehyung.>> disse il mio migliore amico confuso, mentre il cuore mi batteva fortissimo. Che voleva adesso?

Il moro uscì dalla tasca dei jeans una sigaretta e lentamente se la porto alle labbra, accendendola dopo poco.

Da quando fumava?

<<Yoongi-ah, per favore un attimo lasciami da solo con lei.>> disse. Yoongi era confuso quasi quanto me e grattandosi la testa annuì perplesso. Però io non ci stavo. Non volevo parlargli.

<<Non ce n'è nessun motivo. Noi due non abbiamo niente di cui parlare.>> dissi facendo per entrare ma lui mi afferrò il braccio con forza ed io non riuscii a muovere un solo muscolo.

<<Per favore, Yoongi-ah.>> continuò senza guardarmi, stringendo ancora il mio braccio e facendo allontanare il nostro migliore amico che guardandosi alle spalle sparì poi dalla nostra vista.

Restammo soli, ed io non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi.

<<Che vuoi?>> gli chiesi debole mentre lui buttava via la cicca e mi guardava con il suo sguardo arrogante.

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora