•1장 Pioggia di segreti

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"Love you to the moon and back"

🥀1. 비밀의 비 🥀

La pioggia scendeva con insistenza da un cielo color piombo che inghiottiva nuvole e case con il suo maestoso manto grigio, portatore di pioggia e freddo nelle lunghe serate invernali di inizio dicembre.

Sulle strade popolate di Seoul nessuno si accorse della camminata sbilenca e degli sguardi furtivi di un ragazzo misterioso che camminava a testa china. Il cappuccio nero della felpa sul capo gli nascondeva i capelli e gli occhi. S'intrufolava all'interno di viuzze strette e buie, inseguito da strani voci che s'inondavano nella sua mente come uno sciame di api agguerrito pronto a pungerlo. Ma li bloccava, ignorando le grida orribili che s'insinuavano nella sua testa come veleno. Svoltò verso un angolo stretto che dava su una piccola piazza deserta e rabbrividì per via delle gocce ghiacciate che stavano assorbendo le sue ossa. Si pentì di non aver portato un ombrello e rifugiandosi sotto un balconcino spiovente si portò le mani sotto la bocca per scaldarle con il fiato.

Voleva subito incontrare la persona da lui desiderata e tornarsene al suo appartamento immediatamente, visto che si gelava.

Sembrava come se non volesse essere visto da un'anima viva data l'insistenza con cui continuava a voltarsi per accertarsi che nessuno lo avesse inseguito.

Il buio calò definitamente su Seoul, il sole aveva abbandonato quella parte di cielo per lasciare il suo posto a una luna appena visibile dietro una nuvola enorme. Si chiese se non fossero mai stanche di darsi il cambio, e si accorse in quel momento di essere veramente esausto. Non vedeva l'ora di andare a dormire.

Le case erano grandi e scure, alcune forse abbandonate, altre avevano luci soffuse accese e qualche camino sbuffava nell'aria la sua ira.

Uno sbuffo di aria fredda gli fece sventolare i ciuffi rossi non protetti dal cappuccio, raggelandolo fino al midollo. Si alzò quindi la zip della felpa fino al limite, poi si voltò verso un vicolo cieco stretto e scuro dalla parte opposta alla sua dove un ragazzo, alto e imbacuccato fino alla testa, fece ingresso nella piazzetta vuota. Almeno, pensò, lui aveva l'ombrello.

La pelle di quest'ultimo era appena illuminata dalla luce proveniente da un lampione vicino, ma il suo volto continuava ad essere nascosto dietro l'ombra della notte.

«La prossima volta facciamo un giorno in cui non piove, mi ammalerò di questo passo»

Esclamò il ragazzo dai capelli rossi sospirando arrabbiato e raggiungendolo al centro dello spazio. L'uomo nascosto stese una mano ignorando le sue parole, teneva stretta tra le dita una foto che il rosso afferrò con un po' di esitazione.

«È lei?»
Domandò guardando la ragazza ritratta nel pezzo di carta bagnato, i capelli neri come inchiostro catturarono la sua attenzione.

Quest'ultimo annuì lentamente mentre il ragazzo misterioso posava gelosamente la fotografia dentro la tasca dei jeans grondanti e lanciava un ultimo sguardo davanti a sé.

«Cambia colore di capelli, questo rosso dà troppo nell'occhio»
Fu la risposta dura del ragazzo protetto da un grosso ombrello bianco, portandosi una sigaretta in bocca.

Il rosso annuì senza dire nulla, poi fece un passo indietro. Si salutarono con un cenno della mano, in fine fece retro front e tornò nel suo rifugio.

Entrò dentro la sua stanza, si tolse la giacca bagnata e la lanciò sul pavimento. Accese la lampada sulla scrivania e si sedette per guardare bene la foto che gli era stata data, sgocciolando sul tappeto rosso della stanza.

*

Iseol'spov

«La scuola è super noiosa senza di te» sbuffai.

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora