Adrien, dopo aver letto i due nomi di fianco alla porta ed essersi assicurato che era l'appartamento giusto, suonò il campanello, in meno di qualche secondo arrivò ad aprirgli Lila.
«Era ora gattaccio, sei l'ultimo!» lo accolse con il suo solito tono superiore, scostandosi per farlo entrare.
«Dovevo finire di aiutare Nino nei compiti di fisica.» rispose risoluto, tentando d'ignorare l'irritazione che gli dava quel modo di rivolgersi della ragazza.
Ciò che però non poté assolutamente ignorare fu ciò che vide entrato nell'appartamento. La porta dava direttamente in un grosso ingresso living completamente in legno e pelle rossa e sui due divani vi erano seduti tutti, eccetto loro due.
Quel maledetto pel di carota stava raccontando il suo appuntamento con Marinette quando era stato akumatizzato diventando Illustrator e, come se non bastasse, teneva il braccio avvolto alle spalle di lei come se nulla fosse.
Immediatamente sentì la rabbia ribollirgli in corpo, una rabbia che non lo faceva ragionare. Prese un lungo respiro e si avvicinò al gruppo, seguito da Lila, mettendosi poi esattamente in mezzo ai due e separandoli.
«Bonjour, my lady!» disse, quasi spintonando Nathaniel e volgendosi verso di lei con il suo miglior sorriso, uno di quelli da modello mozzafiato.
«B-Buongiarno... Buongerno... Buongiorno...» cercò di rispondere lei arrossendo completamente.
Subito dopo sentì una risata di scherno alle sue spalle e voltandosi vide la portatrice del Miraculous della Volpe sedersi sul bracciolo del divano, vicino al rosso.
«Guarda un po', il nostro micetto è geloso.» lo prese in giro lei, poggiando un braccio sulla spalla del ragazzo di fianco a lei, facendo arrossire anche lui che assunse la stessa tonalità dei suoi capelli.
«Non sono geloso!» ribatté subito lui.
«Lila, smettila, per favore.» la rimproverò la giovane inglese.
«Che ho detto di male? Era una battuta innocente. Insomma, sicuramente anche questo damerino biondo, avrà regalato degli appuntamenti romantici alla sua bella.» quelle parole sembrarono colpirlo come un treno in corsa e, all'improvviso, arrivò una nuova sensazione, una sensazione che non aveva mai provato nella sua vita; si sentiva inadeguato, inferiore, lui, il giovane modello più bello di Parigi si sentiva in quel modo.
Che appuntamento aveva regalato lui a Marinette da quando stavano insieme? Un banale cinema e un giro sul set di una pubblicità in cui doveva baciare un'altra. Mentre quello scarabocchia fogli, l'aveva portata a navigare sulla Senna, con una musica romantica di sottofondo e la cattedrale di Notre Dame come vista. Che razza di fidanzato era? Come se non bastasse, sentiva ancora lo sguardo di tutti addosso, come se dovesse confessare quella mancanza in quel preciso istante.
«Beh, non siamo qui per parlare di appuntamenti... – sentenziò Marinette di fianco a lui, dopo essersi schiarita la voce, rompendo quel silenzio glaciale che l'aveva messo in soggezione – È importante che troviamo un modo per agire.» il ragazzo la ringraziò con lo sguardo e lei semplicemente gli sorrise di rimando.
«Marinette ha ragione!» esclamò l'esserino rosso uscendo dalla borsa della sua padrona.
«Un attimo, in realtà io prima volevo sapere una cosa...» intervenne il portatore della tartaruga e, per un attimo, Adrien sudò freddo: possibile che anche lui avesse quel carattere terribilmente curioso e impiccione e si divertisse un mondo a tormentarlo?
«Sarebbe?» gli chiese Jinnifer con curiosità.
«Insomma dovremmo conoscere un po' i nostri kwami, no? È vero che ci siamo presentati una settimana fa, ma non sappiamo nulla dei nostri poteri... Inoltre vorrei capire perché il kwami di Adrien e quello di Nathaniel si stavano per scannare...» disse, trattenendo una risata nell'ultima frase.
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Makohon Saga _ Le Coeur de Paris [volume 13]
FanfictionAdrien inizia a provare qualcosa anche per Marinette, mentre lei fa una scoperta che potrebbe mettere in pericolo la vita di entrambi gli eroi di Parigi. In tutto questo, la battaglia contro Papillon si fa sempre più vicina, eppure non tutto è come...