Le akuma

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I suoi nuovi compagni le avevano appena spiegato i loro poteri speciali e lei stava valutando come agire. Prima di tutto doveva cercare di recuperare e purificare più akuma possibili, fino a far tornare normali tutti. In quel momento, gli unici che si vedevano, erano Cuore di Pietra e Tempestosa, ma gli altri non sapeva affatto dove fossero, come li avrebbe trovati se fossero stati sparsi per tutta Parigi?

«Etciù!»

«Che ti succede micetto... Hai preso troppo freddo?» domandò Volpina con il suo solito tono ironico, ma lei capì subito: se Chat Noir iniziava a starnutire voleva dire solo un cosa e a dare una conferma ai suoi pensieri vide due piccioni planare verso il tetto di fianco a loro.

«Allora... Chat, guida Volpina da Mr. Piccione, quando sarete lì lei userà il suo potere e tu gli strapperai il fischietto dal collo. Pavon, tu e JBee andrete da Cuore di Pietra, dovrai usare il tuo potere per fargli aprire la mano e dovete prendere l'oggetto che tiene stretto. TartaTitan ed io ci occupiamo di Tempestosa. Non rompete nessun oggetto, portateli qui in modo che possa catturare subito le akuma liberate.»

Appena finì di parlare si separarono tutti e lei rimase con il giovane che indossava la tuta color verde smeraldo che metteva in risalto il suo fisico slanciato, decorato con due spalline più scure che somigliavano a dei gusci di tartaruga, esattamente come l'arma che portava alla schiena. Il viso era coperto da una fascia verde scuro legata dietro al capo e i capelli corti e neri erano più arruffati di quando il ragazzo era nel suo normale aspetto.

«Datemi i vostri Miraculous!» urlò Tempestosa sollevando l'ombrello.

Il ragazzo con un movimento velocissimo, prese lo scudo che aveva dietro la schiena e si mise di fianco a lei, proteggendo entrambi dal fulmine che stava per colpirli, per poi rivolgerlo verso la giovane akumatizzata e restituendogli l'attacco appena inviato. La giovane però, evitò quell'attacco e con un movimento veloce provocò un'altra serie di fulmini e tuoni.

Ladybug a quell'attacco ebbe un brivido, mentre sentiva il cuore che le dava l'impressione di voler uscirle dal petto per la paura. Durò pochissimo, poi scosse la testa e strinse la sua arma: non era più una bambina, doveva smetterla di avere paura dei tuoni come quando era piccola e correva sotto le coperte del lettone tra i suoi genitori. Aveva già affrontato Tempestosa e il suo potere una volta e poteva rifarlo.

«TartaTitan punta alle gambe!» disse decisa e lui fece come richiesto, capendo esattamente cosa intendesse.

Lanciò il suo scudo verso le gambe dell'akumatizzata che perse l'equilibrio, a quel punto Ladybug fece altrettanto con il suo yo-yo, puntando però all'ombrello, per poi strapparglielo dalle mani, mentre il suo compagno la prendeva al volo evitando così che si facesse del male cadendo da quell'altezza.


«Fox Fog!» gridò decisa la ragazza, facendo roteare la sua frusta attorno a sé.

In un attimo la piazza si riempì di una nebbiolina arancione che impediva la visuale a chiunque, tranne a lui: la sua vista da gatto, infatti, gli permetteva di vedere anche in quel momento.

Cercando di trattenere lo starnuto che gli pizzicava il naso, si arrampicò sul balcone più vicino per poi balzare addosso all'uomo che si trovava sopra uno stormo di piccioni. Gli strappò dal collo il fischietto e con una piroetta riatterrò sul marciapiede. Dopodiché afferrò la mano di Volpina e la trascinò via, prima che il potere della sua nebbia sparisse e l'uomo piccione potesse vederli e seguirli.

Solo quando fu sicuro di averlo seminato, in un vicolo più protetto le lasciò la mano e si volse verso di lei.

«Bene ora ti de...» le parole gli si bloccarono in bocca per lo stupore: l'eroina arancione aveva le guance arrossate e sembrava non riuscire più a reggere il suo sguardo, anche se, appena si accorse che lui la stava fissando, tornò scontrosa come al solito.

Makohon Saga _ Le Coeur de Paris [volume 13]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora