La speranza

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Non erano passati che pochi minuti, quando finalmente si alzò nuovamente in piedi: abbandonando quella posizione rannicchiata che aveva assunto per ragionare ed ergendosi impettita, per poi alzare la voce e farsi sentire così da tutti i suoi compagni.

«JBee usa il tuo potere contro Angelie, TartaTitan tu vieni ad aiutare Chat! Dopodiché venite tutti qui e resistete due minuti senza di me!»

Dopo aver dato quei brevi ordini chiuse gli occhi rimanendo ferma immobile, come le aveva spiegato Monique: concentrò tutta la sua energia lungo il filo del suo yo-yo, era una cosa che solitamente faceva in automatico senza pensarci troppo, quando doveva purificare un akuma, subito dopo averla catturata. Questa volta però era diverso e doveva accumulare molta più energia.

Passati i due minuti, la ragazza aprì gli occhi. Per un'attimo la sua vista fu annebbiata, per il troppo tempo con le palpebre abbassate, ma appena si fu abituata nuovamente alla luce che la circondava, riuscì a mettere a fuoco i suoi compagni nelle loro tute sgargianti e colorate, che stavano combattendo tutti e cinque contro Papillon, ognuno a modo suo.

La ragazza in giallo stava usando la sua arma per lanciare sfere di appiccicoso e dorato miele, che però il nemico evitava facilmente, facendo in modo che imbrattasse solamente il campo di erba sintetica. L'eroe verde cercava di parare il più possibile delle stoccate di Papillon, mentre Chat Noir ribatteva con il suo bastone che però non poteva ferire, al contrario dell'arma del padre. Pavon e Volpina, invece, stavano tentando di distrarre il nemico inutilmente, mentre ogni tanto davano un occhiata alla giovane modella accasciata a terra poco più in là.

Fece un grosso respiro, mentre la sua arma riluceva di luce rosso vivo.

«Sono pronta!» urlò, iniziando a far roteare lo yo-yo.

A quel suo avviso si spostarono tutti e lei si lanciò veloce verso la sua nemesi: sì, ora lo sapeva, mentre correva verso di lui, in quei pochi metri che li separavano, si rendeva conto che era sempre stato così. Fin da quando l'aveva sfidato quasi un anno prima, fin da quando aveva giurato a tutti gli abitanti di Parigi che li avrebbe protetti: era lei la vera rivale di Papillon, non Chat Noir e nemmeno gli altri suoi compagni, solo lei.

Arrivata di fronte a lui lo yo-yo si aprì emanando la solita luce candida, quasi contemporaneamente dall'uomo di fronte a lei in completo viola, uscì pian piano un'aura nera, come del fumo che fuoriusciva da tutto il corpo e veniva risucchiato dall'arma rossa.

Durò un paio di minuti, Ladybug sentì il pettine dell'eroina dell'ape decretare il suo ultimo minuto di autonomia, quando l'energia negativa smise di uscire dal corpo di Gabriel Agreste, ancora nei panni della più grande minaccia di Parigi.

Appena vide che non c'era più nulla da purificare, sentì le forze abbandonarla all'improvviso. Le sue gambe tremarono per pochi secondi, per poi cedere e il buio la avvolse completamente, mentre sentiva il suo compagno urlare il suo nome da eroina.

«Ladybug!» urlò correndo a soccorrerla.

Un aura rossa iniziò ad avvolgere la ragazza a partire dai suoi piedi.

«Volpina!» sentì gridare dalla voce dell'altra ragazza del gruppo.

«FoxFog!» disse l'eroina arancione, così facendo la solita nebbia arancione si espanse in tutto lo stadio impendendo la vista al pubblico: mentre sia Ladybug che JBee riprendevano le loro sembianze.

Lui prese Marinette in braccio, mentre con la coda dell'occhio vide Pavon, Volpina e Jinnifer che sostenevano un'intontito Papillon, mentre anche lui si stava detrasformando e poco più in là TartaTitan stava facendo la stessa cosa con Angelie che finito l'effetto sia del potere del Miraculous dell'Ape che di quello della Farfalla si era ripresa.

Makohon Saga _ Le Coeur de Paris [volume 13]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora