L'incanto

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Quasi tutti gli invitati alla festa di Chloé erano già dentro l'enorme sala del Grand Hotel.

Marinette aveva lanciato un'occhiata a tutti i suoi compagni di classe: erano vestiti tutti con abiti eleganti, mantenendo però il loro stile. In quel momento si trovava insieme ad Alya e Nino.

Lei, indossava un bellissimo abito lungo arancione, che s'intonava perfettamente con la sua pelle bronzea, con uno spacco laterale che si apriva proprio sopra il ginocchio destro, abbinato ad un paio di sandali col tacco e dai cinturini dorati.

Nino, invece, indossava semplicemente uno smoking nero, ma aveva deciso di non abbandonare le sue cuffie, che teneva ancora al collo.

I due amici le stavano facendo i complimenti per il suo vestito color lampone a cui aveva abbinato un paio di scarpe rosse con poco tacco, che si aprivano sul davanti mostrando le dita dei piedi, accuratamente smaltate di un rosa acceso. I suoi capelli, finalmente non erano più pettinati in due codini, ma erano raccolti verso l'alto in un groviglio di trecce, ornati con due fiorellini di ciliegio. Infine una collana di perle rosa, ornava il suo collo.

«Nino, diglielo anche tu che sta benissimo.» disse la ragazza con gli occhiali per incoraggiare l'amica.

«Alya, per favore...» protestò la mora.

«Ha ragione, questo vestito ti sta benissimo... Vedrai che Adrien cadrà ai tuoi piedi.» la rassicurò il giovane dj facendole l'occhiolino.

La ragazza a quel sincero complimento arrossì in modo vistoso, diventando, se possibile, dello stesso colore del suo vestito.

«Ecco che arriva il principe azzurro...» disse l'amica facendola destare da quella sensazione d'imbarazzo, sensazione che aumento quando lui notò il gruppetto di amici e si diresse verso di loro.

Anche non si fosse saputo che era un modello, il suo portamento e la sua disinvoltura, lo rendevano evidente, la ragazza rimase quasi incantata dalla sua eleganza nei movimenti. Indossava uno stupendo smoking bianco, con il colletto nero, che s'intonava con il papillon che aveva al collo. Al taschino della giacca era appuntata una rosa rossa.

Si stava avvicinando deciso verso di loro, con quel suo passo lesto e mostruosamente naturale, ma a pochi passi da loro si fermo, ed iniziò a rallentare incerto, Marinette avrebbe giurato che in quel momento le sue guance stessero andando a fuoco.


Stava raggiungendo i suoi amici, quando lo sguardo si posò sulla ragazza che stava vicino a loro. All'inizio non l'aveva riconosciuta, poi notò il rossore sul suo volto e comprese. Aveva rallentato il passo, troppo incantato da quella visione per riuscire a ragionare lucidamente e ordinare alle gambe di muoversi nel modo corretto.

Il cuore gli iniziò a martellare furioso nel petto e per un attimo si chiese cosa gli stesse succedendo: non si era mai sentito così verso una ragazza che non fosse Ladybug, eppure in quel momento, sebbene il suo cervello fosse confuso, il suo cuore continuava a battere all'impazzata.

Arrivò di fronte a loro, non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso, mentre lei aveva abbassato lo sguardo per l'imbarazzo.

Nino ed Alya lo salutarono e lui si costrinse a voltare lo sguardo verso di loro e ricambiare il saluto.

«Allora? Come va amico?» chiese il ragazzo di colore con un sorriso.

«Tutto ok, voi?» chiese ricambiando quel gesto amichevole.

«Oh benissimo...» rispose Alya per entrambi, dando un bacio sulla guancia al fidanzato e facendolo diventare rosso.

«Alya, non davanti a tutti...» la rimproverò imbarazzato lui, borbottando e al biondo scappò un sorriso divertito.

Makohon Saga _ Le Coeur de Paris [volume 13]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora