5 settembre 1946 ~ Freddie Mercury

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Mi fermo ogni tanto a pensare come saresti oggi. Forse saresti sposato. Oppure distrutto dalla dipendenza. O, forse, come ha fatto John, ti saresti ritirato dalle scene, prendendo atto che a 70 anni non si possono più le cose che si facevano divinamente a 30 e ci regaleresti una canzone ogni tanto. Di sicuro, avresti risparmiato anni di concerti a Brian e Roger che cercano da anni un tuo rimpiazzo. Perché, Freddie, tu eri tutto. Eri la voce e il palco, il teatro e la musica, la poesia, il rock e tanta tanta ironia. Eri il Live Aid dove svegliavi centinaia di migliaia di persone da un concerto sonnolento e incollavi allo schermo milioni in diretta tv. Sai, mi sarebbe piaciuto tantissimo esserci stata, ad un tuo concerto, magari al Wembley Stadium. Sarei stata una tra le tue tante fan, che cercavano di seguirti canticchiando qualcosina. Generazione fortunata, quella dei miei nonni e dei miei genitori, che avrebbero potuto tranquillamente sentirti. Era una generazione che se n'è andata in silenzio, la tua. Ma che ha lasciato tantissimo. Piacevi a tutti proprio perché eri lì, al limite tra detto e non detto. Vivevi la tua vita e la sbattevi in faccia sul palco e fuori dal palco. Ti ho sempre ammirato per questo. Vorrei essere come te.
E d'altronde che importa se non arriverà mai un nuovo Freddie Mercury: nessuno sente il bisogno di sostituirti, nel cuore.
Ciao Freddie, buon compleanno!

Ciao Freddie, buon compleanno!

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Hello, Goodbye!

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