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Evie sapeva che c’era qualcosa che non andava in Mal. Era tutta la notte che si agitava e continuava a parlare nel sonno, a urlare e piangere. Prima di addormentarsi aveva strillato di toglierle quel dannato anello. Le stava evidentemente facendo qualcosa, ma non capiva cosa. Sapeva che la sua amica non era impazzita. Quell’anello le stava davvero facendo qualcosa, qualcosa di malvagio. Ed Evie era determinata a scoprire cosa.
Si fece strada con la poca luce di una torcia quasi scarica tra le varie stanze del castello, in cerca della biblioteca. C’erano tante, tante stanze. Il tipo di castello che lei aveva sempre sognato.
La maggior parte di queste erano vuote, stanze da letto oppure avevano cianfrusaglie all’interno.
Le stanze da letto lasciarono Evie senza fiato. Già da quella dove dormiva Mal, la figlia della Regina Cattiva si aspettava grandi cose dalle altre stanze, ma non sapeva fossero così grandi. Ne aveva vista una – per quel poco che poteva vedere – di colore blu notte, proprio come piaceva a lei. Il letto era al centro della stanza ed era enorme, ordinato e le sue lenzuola erano proprio come le pareti. Un baldacchino celeste cadeva dall’alto, circondando il letto. I comodini, di colore nero oppure blu, erano due, uno da una parte del letto e un altro dall’altra. C’erano due armadi, enormi, uno nero e uno celeste. Non sapeva cosa contenessero, se differenziavano vestiti normali da quelli reali, o se fossero vuoti. E non poteva saperlo, avrebbe allarmato le guardie che non sapevano  che lei e gli altri due ragazzi fossero lì. Era sicura che se avesse abitato in quel castello, avrebbe di certo dormito in quella stanza.
Moriva dalla voglia di curiosare nella stanza che una volta apparteneva alla Bella e la Bestia, ma adesso era di proprietà di Malefica e non voleva più scontrarsi con lei.
Mal le aveva fatto vedere di sfuggita la sala del trono e per quanto avesse visto, era bellissima.
Poi passò nella sala da ballo. Era completamente vuota. Provò ad immaginare quella sala piena di persone che ballavano, scherzavano e bambini che giocavano e ballavano. Immaginò le proposte d’amore che i principi facevano alle principesse, gli annunci di matrimonio. Voleva far parte di tutto quello, ma per adesso rimaneva un sogno lontano dalla realtà.
Finalmente trovò la biblioteca. Era proprio enorme, come la sala da ballo o forse di più. Sapeva che a Belle piaceva leggere e forse anche al figlio. Provò ad immaginare mamma e figlio che prendevano dei libri in quella enorme biblioteca e li leggevano. Era bello, il tipo di rapporto genitore-figlio che si aveva ad Auradon. Qualcosa che sull’Isola non esisteva proprio.
Illuminò i vari scaffali che c’erano, erano pieni di libri, non c’era un solo spazio vuoto. C’erano varie sezioni ed Evie era sicura di dover cercare la sezione magia.
Girovagò a lungo prima di trovarla. C’era scritto: sezione magia. E più sotto quelle due parole c’era scritto qualcos’altro: BANDITA- VIETATO ENTRARE – VIETATO LEGGERE QUESTI LIBRI
Evie si chiese come mai tutta questa rigidità sulla magia. Aveva fatto brutte cose sì, ma veniva usata per fare del bene anche, non vedeva il senso di bandire così da un momento all’altro la magia. Era così bella. E non quella nera, che veniva insegnata ai bimbi sull’Isola – nonostante non ci fosse magia – ma quella bianca, quella buona era un tipo di magia che aveva sempre affascinato la ragazza. La trovava bellissima.
Ignorò il messaggio anche perché ormai il castello non apparteneva più alla Bestia. Anelli, sotto la A, quindi lì vicino.
Cercò ovunque in basso ma non trovò nulla, quindi non le rimaneva che cercare in alto. Avvicinò una scala e si arrampicò. Dopo poco tempo lo trovò. Leggenda degli anelli magici – LIBRO BANDITO 
A quanto pare c’era scritto su ogni libro di magia. Non le importava. Afferrò il libro e scese cautamente dalla scala.
Quel libro era enorme, avrà avuto almeno più di mille pagine.
Prima di aprirlo, passò la mano sulla copertina per togliere tutta quella polvere. Tuttavia il libro all’interno non sembrava impolverato. Cominciò a sfogliare le varie pagine.
“Anello del serpente d’oro”  lesse Evie ad alta voce “Posizionato nel bosco segreto di Agrabah. Jack Hale –adottato dalla famiglia Hale –. 1899 l’adolescente Jack Hale trovò quell’anello nella città dove viveva – ignota – e dopo svariate avventure magiche lo nascose ad Agrabah. Caratteristiche dell’anello- magia nera: i serpenti prendono il sopravvento, adulano, manipolano, uccidono. Elemento magia bianca: fuoco. Passione, coraggio, competizione, bando alle cattive influenze ed abitudini. Sembra proprio fatto per Jay. È stato usato l’ultima volta per Magia Bianca.” Evie continuò a sfogliare pagine che parlavano della storia di Jack Hale ed arrivò ad un altro capitolo. “Anello dell’Osso. Posizionato nel bosco segreto di Londra. Connor Hale – adottato dalla famiglia Hale –. Fu portato a Londra nel 1901 da Connor Hale. Magia nera: il mostro a tre teste risorgerà e non avrà pietà. Elemento magia bianca: aria. Agilità mentale, intuizione, organizzazione e saggezza. Fu usato per magia bianca.”  Altre pagine su Connor Hale. “Anello della Corona. Nel bosco segreto di località ignota. Portato lì, nel 1898 da Elena Hale – adottata dalla famiglia Hale –. Magia nera: ignota ma pericolosa. Elemento magia bianca: acqua. Amore, amicizia, matrimonio e famiglia, bellezza. Fu usato per magia bianca.” E ancora pagine su Elena Hale. “Anello del Drago Posizionato nella Foresta Incantata (località ignota). Portato lì  nel 1935 da Melicent Hale – unica figlia naturale degli Hale –. Magia nera: TUTTO. Elemento magia bianca: tutti (fuoco, terra, acqua, aria, Luna). Fu usato per magia nera. ATTENZIONE: PERICOLOSO”  Quello fu l’unico anello usato per fare del male. Quindi ad Evie interessò leggere la storia di questa Melicent.
Lei era la ragazza più buona che si potesse incontrare. Aveva un sacco di amici. I genitori di Melicent, però le tennero nascosto un segreto. Melicent possedeva la vera magia. Tutti e quattro i figli avevano un anello che li rappresentava e a Melicent era toccato quello più pericoloso, perché i genitori pensavano che riuscisse a contenere la magia che si trovava al suo interno. Quando a dodici anni Melicent scoprì di avere dentro di lei la vera magia, non riuscì a controllarla. Nel mentre che i genitori la stavano consolando, lei perse il controllo e una barriera verde intorno a lei si creò. Quando quella barriera esplose, lei era ormai diventata un drago che, senza controllo, uccise i due poveri genitori. La ragazza si accasciò a terra, vicino a loro, consapevole di ciò che aveva fatto. Entrarono i suoi fratelli adottivi che videro tutto e quando tornò umana i fratelli cominciarono ad ignorarla e a trattarla male per ciò che aveva fatto. Lei perse tutti gli amici quando si venne a scoprire e tutti provavano a farle del male. All’età di diciotto anni, scoppiò una catastrofe e sua sorella Elena la sistemò con il suo anello che venne poi nascosto per non far del male, rendendosi conto del pericolo. Lo stesso successe con gli altri due fratelli. Lei fu l’unica rimasta attaccata alla magia e, un giorno stanca di essere trattata male ed ignorata solo per uno sbaglio che aveva fatto quando non era in sé – anche se grande sbaglio – utilizzò la sua magia, i suoi studi di magia e il suo anello, per fare del male durante un’eclissi, quando i suoi poteri erano potenziati e quando venne sconfitta, nascose il suo anello in una foresta magica e scappò via, nascondendosi in un suo castello con dei suoi servitori.  Se sia ancora viva o no, questo non si sa. Si sa solo che appena quell’anello toccherà un altro corpo magico, ne prosciugherà la magia e tornerà dalla sua padrona.
Evie rimase sconvolta da ciò che lesse. Mal doveva assolutamente togliersi quell’anello. Dopo poco tempo capì. Evie e i suoi amici erano discendenti della famiglia Hale. Erano proprio loro a dover maneggiare gli anelli per fare del bene. Poi capì anche un’altra cosa. E corse in camera.
“MAL!” strillò irrompendo nella stanza, vedendo Jay e Carlos per terra. “Che è successo? Dov’è Mal?” chiese, aiutandoli a rialzarsi. “Non lo so. Un fascio di luce verde è apparso e Mal si è svegliata, ci ha battuti a terra ed è uscita dalla stanza” spiegò Jay massaggiandosi la testa.
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Mal non capiva più nulla, non sentiva più il suo corpo, non aveva più energia. Doveva togliersi quell’anello.
Apparse un fascio di luce verde che la svegliò. Controllata da non sapeva cosa, Mal si alzò dal letto e alla richiesta di spiegazioni da parte dei suoi amici, lei lì batté a terra e sussurrò poi un leggero “Mi dispiace”, poi prese gli anelli e uscì dalla stanza.
“Mal! Eccoti!” esclamò la madre vedendola arrivare. “Oh gli anelli! Brava tesoro. Ora dammi quei tre” continuò. “Prima toglimi di dosso quest’anello Madre.” Rispose, con voce flebile. “Oh non ancora Mal. Te lo toglierò quando cadrai a terra senza vita” la ragazza rimase sconvolta. La madre voleva ucciderla? Sapeva che non le importava della figlia, ma fino a questo punto non pensava. Poi la sentì sussurrare: “Così vedranno contro chi si sono messi contro all’epoca. Non sono più la ragazzina spaventata che uccise per sbaglio i suoi genitori.”

spazio autrice:
alloooooora
Come va? Iniziata la scuola? Io oggi, purtroppo.
Comunque sia questo è il capitolo di cui vi parlavo nell'aggiornamento a caso e spero che vi piaccia, perché sinceramente ne vado molto fiera!
Al prossimo capitolo😘

Il bene nel maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora