Ben ogni tanto sentiva delle voci vicino a lui, probabilmente i suoi amici.
Gli avevano detto che Auradon era tornata alla normalità, i Cattivi erano di nuovo tutti rinchiusi nell’Isola, più forte di prima stavolta.
Gli avevano detto che Evie, Jay e Carlos erano rimasti, come ricompensa per aver salvato Auradon da Malefica.
E Evie gli aveva detto che Mal era andata via, era scappata e tornava quasi una volta a settimana solamente per vedere come lui stava.
Ben avrebbe voluto vedere Auradon di nuovo un posto bellissimo e splendente come era prima, voleva vedere i suoi genitori sani e salvi, voleva scusarsi con i suoi amici, voleva ringraziare Evie, Jay e Carlos, soprattutto, voleva vedere e parlare con Mal.
Quando vide che Malefica stava per farle del male, reagì d’impulso e si precipitò da Mal, per proteggerla. Sapeva che avrebbe potuto costargli la vita, ma non gli importava. Per lo meno, era ancora in vita, anche se in coma, e l’unica cosa che gli importava era che Mal era salva. Era sicuro che le avrebbero riservato il trattamento che diedero anche alla madre quando uccise i suoi genitori, ma sapeva che Mal se la sarebbe cavata.
Sentiva tutto ciò che i suoi amici e i suoi genitori gli dicevano: “Ci manchi” “Svegliati”; ma non sentiva mai quello che gli diceva Mal quando veniva a trovarlo. Forse era Mal che non voleva, perciò poteva essere che facesse un incantesimo per non far sentire Ben, o semplicemente Evie se lo era inventato per farlo stare meglio. Ben ricordava ancora il tocco soffice e delicato della mano di Mal sul suo viso, quando stava morendo.
“Hey… come stai oggi?” gli domandò la madre, pur sapendo che Ben non poteva risponderle. Sentì un peso sul suo letto, segno che Belle si era seduta. “Ieri hanno avvistato Mal fuori dagli Stati Uniti di Auradon. Pensavo volessi saperlo, so quanto significa quella ragazza per te o non ti saresti sacrificato per lei” gli disse dolcemente la madre. Erano pochi quelli con il permesso di uscire dagli Stati Uniti di Auradon, e di sicuro Mal non era una di quelli, ma alla fine cosa importava? Sentiva che nel tono di voce della madre c’era come un qualcosa di sospeso, qualcosa che non voleva dirgli. Ben voleva dirle di continuare, ma ovviamente non poteva. “Ho ordinato una cattura per lei. Non voglio che scappi più” stavolta era la Bestia a parlare, più severo. Una cattura? Non potevano. Mal aveva salvato Auradon, proprio come i suoi migliori amici. Solo perché aveva eseguito gli ordini della madre, malvagi – l’unica cosa che Mal conosceva – e lui si era sacrificato per lei ed era in coma, non potevano non vedere la bontà che c’era in lei. Voleva svegliarsi, urlare contro suo padre che non poteva. Che non era giusto.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi i suoi genitori ripresero a parlare di come Auradon stava tornando a splendere, di come la stavano ristrutturando e modificando, facendola essere ancora più bella. Cose che a Ben non importavano dopo la notizia su Mal.
____________________________________
Erano ormai quasi tre mesi che Mal era una fuggitiva e viveva negli Stati Uniti di America. Strano a dirsi, era così simile agli stati di Auradon quel nome. Forse era per questo che decise di abitare lì. Aveva una casetta in città che pagava 500 dollari al mese. Per pagare le varie spese, Mal disegnava e vendeva i suoi disegni, oppure li creava con la magia. Magia nera. Ancora una volta. Certo, fuori da Auradon c’era molta meno magia, un po’ come il wi-fi. Quando sei dentro casa prende benissimo, appena esci in giardino prende di meno ma c’è sempre. Aveva imparato un sacco di cose da mondana lì. Andava a scuola, non aveva amici perché non voleva affezionarsi a nessuno e poi, era quella strana quindi nessuno si avvicinava a lei. Eppure, continuava a tornare ad Auradon ed andare a visitare Ben, una volta a settimana, per vedere come stava.
Erano passate tante settimane, e Ben era ancora attaccato a quelle maledette macchine, su quel maledetto letto d’ospedale, per colpa sua. Probabilmente non si sarebbe svegliato mai più. Il senso di colpa la divorava dall’interno. Specialmente in quei momenti, come adesso, in cui stava davanti alla finestra dell’ospedale di Auradon. Si fece un incantesimo, come al solito, per arrivare in alto, alla finestra della stanza di Ben. Aprì piano la finestra dopo aver controllato che non c’era nessuno, e poi entrò. E si sedette sul letto, accanto a lui. Tirò fuori di nuovo il suo libro d’incantesimi e pronunciò di nuovo quella magia. Quella che non faceva sentire nulla a Ben, perché era sicura che lui sentisse tutto. “Hey” gli disse sorridendo. “Ovviamente non mi senti, e anche se lo facessi non mi risponderesti, ma mi piace parlare di te. Auradon fa progressi vedo. È bella. Mi piaceva anche prima, quando sono arrivata. Sai, in viaggio mentre architettavo cosa fare, osservavo fuori dal finestrino ed era bellissimo. Ho saputo che tuo padre ha ordinato una cattura per me, tranquillo sarò attenta. Nel peggiore dei casi, mi consegnerò. So che tu non vuoi, penserai che non me lo merito. Io invece credo di meritarlo eccome. È per colpa mia se stai così. E poi, ho fatto un sacco di cose brutte in passato. Per di più, la gente mi teme, teme che sia una minaccia quando invece non sto infastidendo nessuno, per questo mi danno la caccia. Come hanno fatto con mia madre. Oh, lei sta bene a proposito. Non è facile nascondere un drago gigante in casa, ma sta bene. Sto cercando un incantesimo per farla tornare normale o almeno rimpicciolirla, per poi consegnarvela. Adesso vado o mi scoprono. Ci vediamo settimana prossima, okay?” Si alzò lasciandogli un delicato bacio sulla fronte, poi uscì dalla finestra e come era venuta, se ne andò.
____________________________________
“Mi passi il filo dorato? Doug?” domandò Evie intenta a cucire un vestito con il suo aiutante più fidato, nonché ormai suo fidanzato, Doug il figlio di Cucciolo. “Oh ehm sì. Tieni” rispose lui scrollando la testa e passandole il filo dorato. “Che succede?” chiese vedendo che Doug aveva la testa tra le nuvole. “Pensavo. Se Ben non si svegliasse più? Poi, hanno un mandato di cattura da parte del re per Mal. Sono preoccupato” disse il ragazzo. “Sei preoccupato per Mal o di Mal? Ben si sveglierà, ne sono sicura, prima o poi. Mal se la sa cavare, sa nascondersi. Nel peggiore dei casi, si consegnerà lei stessa.” Citò le parole dell’amica, che aveva incontrato la sera prima. Stava andando da Ben, ovviamente. Era comunque rimasta la sua migliore amica e ci teneva. Anche lei era preoccupata per Mal. Voleva che avesse una chance, come l’avevano avuta lei, Jay e Carlos. Doug alzò le spalle e cambiò argomento. “Per chi è l’abito?” chiese. “Audrey, ha un appuntamento con Chad domani. Deve essere tutto perfetto o è possibile che nemmeno mi paghi, quindi non distrarmi. Sai com’è, la principessina perfettina e il principino idiota. Che coppia perfetta, vero?” come se la avesse chiamata, Audrey bussò alla porta per ritirare il vestito. 70 dollari. Davvero? Quel vestito sarebbe costato almeno 150 dollari, specialmente se fatto a mano. Ma ovviamente, qualcosa non era perfetto. Che ragazzina stupida quella Audrey, pensò Evie. “Lasciala stare, dovresti aprire un tuo negozio, faresti una fortuna, da comprarti addirittura due castelli!” la rassicurò il fidanzato. “Anche per il negozio servono soldi, Doug. Non potrei aprirlo prima di almeno due mesi” ribatté lei. “Comunque. Che dici, andiamo a mangiare qualcosa? Paghi tu?” disse poggiando i soldi in un portafoglio dove metteva da parte ciò che guadagnava e poi uscì dalla stanza, seguita da Doug.
Nel viaggio fino al portone d’uscita della Auradon Prep, incontrarono Carlos e Jay.
Ora aveva un migliore amico a quattro zampe anche Carlos. Il suo nome era Rudy. Oh, e aveva una fidanzata, proprio come Evie e Jay. Si chiamava Jane ed era la figlia della Fata Smemorina. Era così timida e dolce, un po’ come lui.
Ben ancora non si svegliava, Mal era una ricercata, ma nonostante questo, ad Auradon era tutto perfetto. Jay faceva parte della squadra della scuola, ed era il più forte. Lonnie, la sua fidanzata, figlia di Mulan, era fatta per lui. Condividevano gli stessi interessi e si vedeva che si amavano.
Ci fosse stata anche Mal, pensò Evie, quella vita sarebbe stata ancora più perfetta.
STAI LEGGENDO
Il bene nel male
Fanfiction[Completa] Esattamente, cosa sarebbe successo se i quattro ragazzi avessero preso la bacchetta magica quella notte al museo? Che conseguenze ci sarebbero state? Sono passati tre mesi da quando i ragazzi hanno preso la bacchetta, e Auradon con gli...