Domenica mattina. Nessuna sveglia, nessun impegno importante. Pace, pace e ancora pace. Il giorno in cui il mondo resta sveglio dentro al letto.
Michael si alza che sono ormai le dieci del mattino. Fa tutto con calma. Una volta sceso al piano di sotto per fare colazione, trova un bigliettino sul tavolo della cucina. È dei suoi genitori. “Io e tuo padre siamo usciti per andare a Santa Monica. È qui un nostro caro amico del college, e lo andiamo a trovare. Torneremo domattina presto. Sii prudente. -Mamma’’.
Michael sorride, sornione. Ha la casa tutta per sé per ventiquattro ore. Questa sì che è vita! Probabilmente inviterà i suoi soliti tre amici a casa - Alyssa, Lucien e Shawn - e guarderanno un film. Di certo, non organizzerà qualche party selvaggio dove la gente si ubriaca e fa sesso in cantina. Decisamente no.
Accende il cellulare. Con curiosità, scorre le varie notifiche. Ci sono quattordici chiamate perse di Lucien, e altre sette sono di Rosie. C’è qualcosa che non va.
Iniziano ad arrivare anche i messaggi. Sono almeno un centinaio. Apre la chat di Lucien. Saranno una cinquantina di messaggi. L’ultimo lo fa strozzare con il latte. “Ethan sta tornando a Los Angeles’’. Cosa?
Non perde nemmeno un secondo di tempo, e subito chiama Lucien, con le mani che tremano. «Lucien, cosa significa quel messaggio?»
«Esattamente quello che c’è scritto» Il tono di Lucien è grave, e Michael non può fare a meno di sentire una stretta allo stomaco.
«Non può essere vero!»
«Però lo è, Michael! Bisogna tenere al sicuro Alyssa»
«Esatto, dobbiamo fare in modo che non lo venga a sapere»
«E come? D’accordo, Los Angeles è grande, ma non credo che Ethan torni a Los Angeles per ricordarsi dei vecchi tempi»
Dall’altro capo del telefono, cala il silenzio. Michael pensa che Lucien abbia chiuso la chiamata, finché non lo sente sospirare. «Amico, è un casino» dice, e Michael annuisce, nonostante sia consapevole che Lucien non può vederlo. «Sì» risponde «Lo è».
-
Shawn, Lucien e Michael sono riuniti a casa di quest’ultimo, davanti al portatile, in attesa della chiamata da Skype di Rosie.
Shawn continua a scompigliarsi i capelli, nervoso. Ethan non può tornare a Los Angeles. Proprio ora che ha risolto - almeno per il momento - la questione con Alyssa. Proprio ora che si stanno riavvicinando. No. Non esiste.
Dal computer di Michael si alza una musichetta. «Eccola!» grida, e tutti e tre si avvicinano al computer, aprendo la chiamata.
«Ciao, ragazzi!» Rosie sorride, con aria stanca. Non l’hanno mai vista così trasandata. Rosie è una persona che ci tiene molto all’apparenza. «Tesoro mio, che ti è successo?» Michael non riesce a trattenersi, guadagnandosi un’occhiataccia da Rosie.
«Ethan! Ecco che mi è successo!» Rosie sbuffa, scostandosi dal viso una ciocca di capelli biondi. «Sto cercando di apparire il più trascurata possibile, ai suoi occhi, in modo che mi lasci stare!». Shawn la guarda con aria confusa.
«Cosa intendi? Parla, spiega tutto dall’inizio» Lucien è impaziente. Vuole saperne di più, vuole essere in grado di fare qualcosa di utile per Alyssa. Proteggerla. Ecco cosa. Proteggerla da quel mostro.
«Beh, quando sono scesa dall’auto, ieri mattina, ho visto questo ragazzo nel giardino accanto, e da dietro sembrava molto carino, perciò ho pensato “Ehi! Magari è davvero bello, ci innamoreremo e faremo otto figli!’’» I tre ragazzi alzano gli occhi al cielo, con nonchalance. Un classico di Rosie.
STAI LEGGENDO
Bad Reputation || Shawn Mendes
FanfictionOdiosa, arrogante, insopportabile. Queste sono le parole perfette per descrivere Alyssa Ryley, che, a 17 anni, vive da sola dopo che un tragico incidente le ha portato via entrambi i genitori. A scuola, si è creata una cattiva reputazione. Per i suo...