La mattina dell'11 dicembre, Alyssa non vorrebbe uscire da casa per nulla al mondo. È lunedì. Ovviamente. Sembra fatto apposta.
Si trascina fuori casa con passo strascicato, salendo sulla macchina di Michael. Quest'ultimo non le dice niente, ormai sa come deve comportarsi oggi. Normalmente.
Quando arrivano a scuola, gli sguardi di tutti sono puntati su Alyssa. «Ciao, Alyssa!» Una delle ragazze più superficiali e popolari della scuola, 'degne' di Sam Delon, si avvicina a lei. La rossa le lancia un'occhiataccia. Claire Piper la guarda, offesa. «Volevo soltanto chiederti come stai» si giustifica lei, mettendo il broncio. Alyssa, in quel momento, pensa a Rosie.
«Sto benissimo, ovviamente»
«Ma oggi è l'11 dicembre!»
«Non lo sapevo! Potresti evitare - e non solo tu - di essere gentile e impietosita per me, che non l'ho mai chiesto a nessuno, soltanto perché quattro anni fa i miei genitori e mio fratello morivano in un incidente stradale, dove io sono quasi morta e dove ho perso-» Michael tappa la bocca ad Alyssa. Lei, inizialmente, lo guarda confusa. Poi si rende conto di star per rivelare delle sue gambe. E non è il caso. «Dove ho perso i miei cari» conclude Alyssa, con il cuore a mille.
Claire le lancia un'occhiata sprezzante, e Alyssa la guarda con aria sarcastica. «Davvero non hai capito il sarcasmo?» le chiede, e Claire stringe i pugni. Le labbra, tinte con un esageratissimo rossetto rosa shocking, si tirano in una linea dritta e seccata. Alyssa sorride amaramente. Accompagnata da Michael, se ne va.
-
Shawn prende il cellulare. Non è mai stato bravo con le parole, specialmente in situazioni del genere. Respira profondamente e piano. Con le mani che tremano, fa partire la chiamata.
Dopo quasi 10 squilli, la voce di lei lo fa sorridere. «Ciao, Shawn» gli dice, e lui può intuire che sta sorridendo. «Ehi, Alyssa» Sente un groppo in gola. Avrebbe dovuto essere lì con lei. Non solo oggi, ma tutti i giorni. «Come stai?»
«I-Io sto bene»
«Sei sicuro?»
«Sì. Alyssa, ascolta...»
«Dimmi, cosa succede?»
«Non sono mai stato così bravo con le parole. Non è nemmeno bello dirtelo per telefono, con più di 1000 km a separarci. Però, ehi, io ci sto provando. Non so cosa devo dire, non voglio farti stare male. Mi dispiace. Per tutto. Per oggi. Cioè, insomma, io non voglio fare l'impietosito, è solo che mi dispiace, non te lo meriti, nessuno se lo merita, e, be', francamente-»
«Grazie».
Il tono dolce di Alyssa lascia Shawn sorpreso, sa quanto odia questo giorno. Un leggero sorriso gli si dipinge sul volto. «Di niente, spero di aver detto le cose giuste» dice Shawn, imbarazzato. Alyssa ride. La sua risata è musica per le mie orecchie, pensa Shawn.
«Ehi, lo so che ci hai provato, hai detto delle cose molto carine» Alyssa continua a ridacchiare, e Shawn si unisce a lei. Guarda fuori dalla finestra. È ormai sera, la luna è piena. La luce bianca illumina tutta Toronto.
In qualche modo, quella stessa luna illumina anche Los Angeles, anche casa di Alyssa. In qualche modo, sono vicini. Perché stanno guardando la stessa, identica luna. «Ehi, Alyssa»
«Sì?»
«Quando andrai a dormire, ricordati che siamo sotto lo stesso cielo. Guardiamo le stesse stelle e la stessa luna. Buonanotte»
«Buonanotte, Shawn».
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È la sera della vigilia.
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Bad Reputation || Shawn Mendes
FanfictionOdiosa, arrogante, insopportabile. Queste sono le parole perfette per descrivere Alyssa Ryley, che, a 17 anni, vive da sola dopo che un tragico incidente le ha portato via entrambi i genitori. A scuola, si è creata una cattiva reputazione. Per i suo...