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Sono le 23:40.

Sam è ancora sveglio, nonostante debba alzarsi presto per andare a scuola. Ha un'aria molto concentrata, gli occhi sono incollati al portatile, davanti a lui sulla scrivania.

Beve un altro goccio di caffè. Sua madre che sia già a letto, non deve fare molto rumore. Soltanto un altro po' di tempo... «Perfetto» sussurra, stampando l'ultimo foglio rimasto. «Ben fatto, Sam» Si dà una pacca sulla spalla, scoppiando a ridere sommessamente.

-

Alyssa, ignara di tutto, è ancora sveglia. Non le importa minimamente della scuola l'indomani, non le importa dei compiti, non le importa più di niente, ormai.

Ha ancora i sensi di colpa per come si è rivolta a Lucien, ore prima. Però c'è da dire che quello che lui le ha fatto, è stato orribile. Le ha dato quello spintone, così forte, lei non si reggeva più in piedi... Non sa nemmeno se riuscirà mai a perdonarlo, dopotutto.

Va bene, stiamo parlando di Lucien. Ma stiamo parlando anche di una reazione forse un po' esagerata da parte sua, o no? Insomma, Shawn non si mise mica a spintonarla quando lei gli disse di allontanarsi da lei, quel giorno, nello stanzino, a scuola.

E se Lucien si fosse davvero pentito? Cioè, sì, sicuramente. Lucien non è il tipo da andarne fiero. Però, Alyssa ha ancora i suoi dubbi. Perché l'ha spinta? Quel gesto le ha revocato tanti, tanti orribili ricordi, perché soltanto Ethan avrebbe fatto una cosa del genere...

Vorrebbe chiamarlo. Lucien, non Ethan. Chissà se starà piangendo. Come si sentirà? Starà forse pensando, pensando troppo? Si sentirà vuoto, apatico, senza più alcuna emozione? Probabile.

Però non è detto. Magari non ci starà già pensando più. Anche se le sembra un po' difficile, insomma, Lucien è così sensibile.  Non l'ha ancora detto a Michael. Dovrebbe farlo, probabilmente.

Afferra il cellulare, con un'espressione triste, vuota. Digita il numero del suo migliore amico. «Pronto? Alyssa, tutto bene?» Lui le risponde poco dopo, con aria assonnata. «Oddio, scusami. Ti ho svegliato?»

«Sì, ma non ti preoccupare. Dimmi, è successo qualcosa?»

«No. Cioè, sì. Ma non ora. Prima, a scuola»

«Qualcuno ti ha infastidito?»

«Non so come definirlo»

«Allora dillo e basta»

«È successo un disastro con Lucien».

Silenzio. Michael tace. «Michael?» Alyssa lo chiama, preoccupata dall'improvvisa reazione. «Sì» risponde lui, con voce strozzata. «Ci sono»

«Cosa ho detto di male?»

«No, niente. È accaduto cosa e perché?»

«L'ho sentito, sai? In mensa. Lui mi ha raggiunto. Me l'ha detto, ma io ormai avevo già capito. Ho cercato di essere il più delicata possibile, non volevo che ci restasse male... Mi ha dato uno spintone, sono caduta a terra».

Micheal tace di nuovo. Alyssa lo sente sospirare. «Te l'ha detto, quindi» La ragazza risponde che sì, l'ha fatto. «Ci hai più parlato?» le chiede, e lei sospira. «No» risponde, con un tono di voce triste. «Ma vorrei tanto farlo»

«E allora fallo»

«Michael, non è così facile»

«Perché no? Posso capire se fosse la situazione ribaltata, quindi tu ti sentiresti in imbarazzo, ma-»

«Gli ho detto che così avrebbe fatto soltanto Ethan»

Di nuovo silenzio.

«Cazzo, Alyssa»

Bad Reputation || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora