Capitolo XIV

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Un informe ammasso di carne sanguinolento giace pesante sul pavimento. Sangue a palate sui muri, sui mobili e sul pavimento, qualcuno anche sul soffitto.
Per qualche istante la signora Clelia, dopo aver sospinto la porta di casa della sua vicina lasciata accostata, non riesce a capire; cosa è tutto questo disordine? Perché Maria ha schizzato tutta questa vernice rossa sui muri?

Dopo aver suonato il campanello più volte e non avendo ricevuto risposta si accorge che la porta non è stata chiusa e decide di entrare, visto che la cosa le risulta molto strana. Maria lo sa che a quest'ora Clelia va sempre a fare due chiacchiere e non esce mai di casa dopo pranzo.

Qualcosa di indecifrabile, che qualche ora fa doveva essere un corpo umano se ne sta li immobile sul pavimento della cucina.

Muove qualche passo mentre una scheggia di consapevolezza si insinua nel suo cervello. Che sia sangue?
Le pantofole si macchiano del pastoso rosso che copre le mattonelle dell'ingresso.
"Maria?" Sussurra, solo per fugare ogni dubbio mentre la consapevolezza si trasforma in paura, poi entra in cucina, la vede e sviene.

Qualche ora più tardi la polizia scientifica trova un corpo straziato, le ossa del cranio sfondate da qualcosa scagliato con disumana forza con conseguente fuoriuscita di materia grigia, la mandibola strappata dalla sua sede, come se all'interno della bocca fosse stato inserito un crick di quelli per sollevare l'auto e poi fosse stato aperto.

Ma la cosa peggiore, inspiegabile quasi, è la condizione della colonna vertebrale. Spezzata in due come se qualcuno si sia seduto sopra la schiena, abbia agguantato entrambe le gambe e le abbia sollevate e poi tirate talmente tanto fino a far toccare i glutei e la nuca.
Il corpo risulta piegato in due nella maniera più innaturale che esista.

"Il cadavere di una donna di settantanove anni è stato trovato nel proprio appartamento alla periferia ovest di Roma da una vicina di casa. La signora Maria Rossi viveva sola da tempo, da quando suo marito morì sette anni fa. L'anziana donna sembra sia stata vittima di una rapina da parte di ignoti.
La polizia giudiziaria ha avviato le indagini..."

Spengo il televisore quando il conduttore del telegiornale è ancora impegnato a divulgare informazioni false e censurate.

Nessuno saprà quello che ho fatto veramente a quella vecchia a parte la sua vicina, i poliziotti e qualcun'altro presente sul luogo del delitto.

           ~~~

Arriva quando sotto alla palazzina si è già assembrata una folla di anziani e agenti di polizia, purtroppo è ormai tardi.
Le indicazioni della nonna erano esatte ma intempestive, il demonio era un passo avanti quando lo spirito della nonna gli ha indicato il luogo dell'omicidio scrivendolo sui foglietti dentro la scatola.
Un'altra vita è stata spezzata senza che lui abbia potuto far nulla.

Un momento di profonda rabbia e impotenza stravolge i lineamenti del suo volto, che sfoga urlando e
prendendo a pugni un cartello stradale.

Un passante lo osserva con aria incuriosita; deve credere che sia un parente della vittima disperato, perché lo guarda quasi con pietà.

Si allontana in fretta con passo svelto e le nocche spellate e sanguinanti.
Fruga nella tasca e prende la chiave della 500 argento, apre e si siede stringendo fra le mani il volante.

Chiude gli occhi, respira profondamente, impreca e trae dalla tasca interna della giacca qualcosa che ripone nel cassetto porta oggetti. Oggi non è servita ma la prossima volta la userà di sicuro.

Un feroce assassino si aggira indisturbato per la città.
Un arcano demone lo guida.
Un ragazzo gli da la caccia.
Un fantasma lo aiuta.
La polizia brancola nel buio.
Questa non è una serena notte sotto il cielo di Roma.

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