Jimin si fermò sui suoi passi, guardando davanti a sé mentre si mordicchiava il labbro.
Nel frattempo il suo hyung procedeva lentamente verso di lui, le mani nelle tasche dei jeans ed una sigaretta fra le labbra sottili e rosee.
— Ciao, gattino. — lo salutò con voce roca quando fu a un metro circa da lui. Jimin deglutì a quel nomignolo, non potendo negare l'effetto che gli faceva. Lo faceva sentire... strano.
— Hey, Yoongi. — ricambiò il saluto, timidamente. Alzò lo sguardo in quello di Yoongi che cambiò immediatamente. Jimin si maledì mentalmente. — Hyung, scusa. Hai ragione. — borbottò arrossendo.
Il maggiore sbuffò in una risatina divertita. — Oppa. — mosse pochi passi verso il biondo che alzò lo sguardo scioccato in quello del maggiore, mentre i loro petti quasi si toccavano, — Sto scherzando, pabo, — una risatina lasciò le sue labbra, soprattutto quando le guance del minore si colorarono di un rosa acceso.
Jimin dovette combattere per trattenersi e non cedere alla tentazione di baciare le labbra del maggiore. In quel momento, così vicine, gli sembravano ancora più invitanti del solito.
Ed il maggiore lo fece apposta, passandosi la lingua sulle labbra, mentre il suo sguardo vagava per il corpo armonioso di Jimin.
— Cosa ti trattiene? — gli chiese con un tono basso, inclinando il capo.
Jimin scosse la testa. Non lo sapeva nemmeno lui. Forse era quella poca razionalità che gli rimaneva in testa; anche se era sicuro che Yoongi la spazzasse via tutta quanta.
— Rispondimi. — disse con tono fermo, portando indice e medio della mano destra sotto al mento di Jimin, sollevandolo per far incontrare i loro sguardi.
Jimin però chiuse prontamente gli occhi, incapace di fronteggiare quelli profondi del moro. Yoongi strinse leggermente la presa sul suo volto e Jimin sospirò.
— Non c'è nulla che mi trattiene. — balbettò, deglutendo e facendo spuntare un sorriso soddisfatto sul volto dell'altro.
— Bene. Allora lasciati andare e basta. — Yoongi si avvicinò ancora. Le loro labbra quasi si sfioravano, Jimin riusciva a percepire il suo fiato caldo sulla propria pelle. Istintivamente si sporse in avanti pronto a unire le loro bocche, ma non trovò nulla.
Yoongi si era scostato, lasciando di stucco il minore. Quest'ultimo corrugò le sopracciglia ma non arrivò a dire niente, perché il maggiore lo prese per un polso trascinandolo in una via secondaria.
Lo sbatté con poca delicatezza al muro e portò le braccia ai lati della sua testa, appoggiando le grandi mani pallide dalle dita affusolate alla parete.
Il respiro di Jimin era pesante. Aveva lo stomaco in subbuglio ed il suo cuore aveva ormai preso un ritmo tutto suo - certo che non fosse pienamente salutare.
E non mi ha ancora nemmeno baciato, rise internamente.
La labbra di Yoongi si avvicinarono a quelle di Jimin, sfiorandole. Jimin era indeciso su cosa fare. Fare sentire la sua voce ed iniziare il bacio?
Beh, non aveva nulla da perdere.
Così prese Yoongi per il colletto della sua maglia e lo tirò a sé, facendo finalmente scontrare le loro bocche. Però il maggiore non sembrò tanto contento di quel gesto e si scostò dopo poco, portando le sue labbra sul collo di Jimin.
Scese fino alla clavicola, scoperta dal maglioncino a scollo largo del biondo, lasciando baci umidi. Si fermò su un punto dando un leggero morso.
Jimin si prese il labbro inferiore fra i denti, per non emettere alcun suono. Non voleva dargliela vinta così facilmente. L'ego di Yoongi era già abbastanza grande.
— Ho detto che non c'è bisogno che tu ti trattenga. — parlò Yoongi, fra un bacio e l'altro sulla pelle di Jimin.
Il minore deglutì. Non avrebbe ancora ceduto. Anche se doveva ammettere che quel lato del suo hyung lo faceva impazzire. Quando lo trattava come un bambino innocente - cosa che era, ma fino a un certo punto - gli faceva provare delle sensazione sconosciute ed incredibili.
Jimin stava morendo dalla voglia di baciare il suo hyung, che però non sembrava intenzionato a staccare le labbra dal suo collo.
— Vuoi baciarmi o no? — sbottò Jimin, con la voce più ferma di quanto si aspettasse.
Yoongi si fermò di colpo, sollevando il capo e fissando il minore negli occhi. Quest'ultimo si leccò le labbra carnose, mentre il maggiore portava le mani sui suoi fianchi.
— Cosa hai detto? — gli chiese con voce roca, stringendo la presa sulla sua vita. La pelle di Jimin bruciava al contatto con le dita di Yoongi, separate solo dal leggero tessuto del maglioncino.
Jimin non rispose, portando così il maggiore ad alzare gli occhi al cielo prima di fiondarsi - finalmente - sulle sue labbra. La mani del biondo corsero a stringere l'attaccatura dei capelli di Yoongi sulla nuca, avvicinandolo a sé.
Jimin non aveva mai dato un bacio del genere a nessuno. Riusciva a sentire la passione scorrere per le sue membra, come una sorta di elettricità, che attraversava il suo corpo e quello del suo hyung.
Quella sera Jimin si sentiva particolarmente sicuro di sé e tentò un'altra mossa azzardata.
Così, approfittando di un attimo di pausa dal baciò, ansimò; la bocca di Yoongi si staccò leggermente per fargli riprendere fiato. Il maggiore si leccò le labbra a sentire quel suono.
— E quello cos'era? — chiese retoricamente, con un sorrisetto. Jimin perse in un attimo tutta la sua audacia e si ritrovò ad arrossire.
Per fortuna il moro lo attirò per un altro bacio, facendo incontrare le loro lingue e mandando totalmente in palla il cervello del più piccolo - non che per il maggiore fosse tanto diverso.
Aish, questo ragazzino sarà la mia rovina, pensò infatti, quando un altro leggero ansito lasciò le labbra rosse e gonfie del biondo.
Yoongi sapeva che non si sarebbe più trattenuto se avesse continuato, così decise che per quella sera fosse abbastanza.
Si staccò dal minore e restò a guardarlo mentre riprendeva fiato. La vista era decisamente spettacolare.
Ed in quel momento capì che quel ragazzino sarebbe decisamente stato la sua rovina.
n/a
niente, hanno solo limonato-mic
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casino [카지누] » yoonmin [IT]〔hiatus〕
Fanfic「dove jimin è un cameriere al casinò e yoongi è un cliente abituale」 Data d'inizio: 24/12/18 Data di fine: 2018©️