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— Hoseok, credimi, non ne vale la pena. — borbottò Jimin, ascoltando il suo migliore amico blaterare al telefono.

Erano in chiamata da quasi due ore ed il maggiore continuava a lamentarsi del fatto che il ragazzo che gli piacesse lo trattasse male.

— No, Jimin. Non capisci. Mi ha smerdato davanti a tutta l'università. Ti rendi conto? È un figlio di- — Jimin riuscì a fermarlo in tempo. Aveva insultato quel ragazzo già abbastanza.

Era vero, anche lui ci era rimasto male per il suo amico, ma era semplicemente troppo buono. Credeva solo che invece di litigare ed insultare quel tizio, Hoseok sarebbe dovuto andare avanti.

E poi gli venne un'idea, — Vieni al casinò oggi. Stacchi la spina per una sera e ti diverti un po'. —

— Chim, lo sai che non sono tipo da queste cose... — mormorò Hoseok, accompagnando le parole con un sonoro sbuffo.

— Certo che lo so, Hobi. Altrimenti non saresti il mio migliore amico; — ridacchiò il minore, — ma forse potresti davvero concederti una serata di svago, mh? —

— Ci penserò su. — il maggiore sospirò e Jimin non lo sentì per qualche secondo, pensando addirittura che avesse riattaccato. Ma all'improvviso parlò. — Allora a cosa mi serve avere un amico al bar? —

Jimin scoppiò a ridere alla battuta. — Giusto, drink gratis. Ti aspetto stasera, non deludermi. —

Salutò il suo hyung e gli raccomandò di prepararsi decentemente. Gli avrebbe trovato il ragazzo giusto per fargli dimenticare quell'idiota della sua cotta.

Hoseok a volte gli ricordava un bambino. Era un ragazzo super intelligente, studiava economia all'università e prometteva bene. Ma quando si trattava del ragazzo che gli piaceva diventata letteralmente un cretino incapace.

Jimin con un sorriso sul volto, si preparò per andare a lavoro, in attesa di quella serata, possibilmente differente.

Quando giunse sul posto di lavoro, il casinò era già pienissimo e si sentì fortunato per una volta a viaggiare con l'autobus così da non dover cercare parcheggio per l'auto.

Entrò dall'ingresso dipendenti ed incontrò subito Namjoon, salutandolo con un bacio sulla guancia, che il suo hyung ricambiò.

— Ti vedo felice oggi, qualche novità? — gli chiese dolcemente il maggiore, mentre si sbottonava alcuni bottoni della camicia nera.

— Mh, farò cupido per il mio migliore amico stasera, — spiegò ridacchiando ed indossando anche lui la camicia. Poi aprì il suo armadietto e tirò fuori il tocco di classe al suo look - che gli era stato gentilmente concesso dal suo capo.

Lo indossò, guardandosi allo specchio. Namjoon lo fissava con un sorrisetto sghembo. —Non ti stancherai mai di questi cerchietti, vero? —

Jimin mise su un piccolo broncio e lo ignorò, sistemandosi il cerchietto con le orecchie da gattino fra i capelli chiari.

Lanciò poi un'occhiata alle sue caviglie, fasciate da dei calzini rosa con i marshmallows stampati sopra e sorrise ancora.

Non poteva farci nulla, amava vestirsi in quel modo. Anche se era fin troppo femminile. Ma non gli fregava molto nemmeno degli insulti che aveva ricevuto e continuava a ricevere.

Quando fu del tutto pronto, uscì dallo spogliatoio, sistemandosi subito dietro al bancone ed iniziando a servire drink a destra e a manca.

Ogni tanto lasciava vagare lo sguardo sulla folla, in cerca di Hoseok, ma veniva puntualmente richiamato da qualcuno.

Finalmente riconobbe una chioma rosso fuoco che si avvicinava, sicuro che fosse il ragazzo che aspettava.

— Hobi hyung! — esclamò infatti, non appena il maggiore si sedette davanti a lui.

— Jimin. — lo salutò a sua volta lui, e per poco Jimin non svenne. Hoseok era bellissimo.

Aveva una camicia bianca normalissima e dei semplici pantaloni neri a fasciargli le gambe magre. Ma c'era qualcosa - forse l'atmosfera e le luci, o non sapeva bene cosa fosse - che lo rendeva più bello del solito.

— Hoseok, sono certo che avrai tanti pretendenti ai tuoi piedi stasera. — Jimin gli fece l'occhiolino.

— Anche tu. — ribatté il maggiore, e Jimin corrugò le sopracciglia confuso.

— C'è quel ragazzo che non smette di fissarti, — il maggiore ammiccò leggermente verso l'angolo opposto del bancone ed il minore seguì il suo sguardo.

Gli mancò un attimo il fiato quando riconobbe il ragazzo della sera prima. Quello che giocava a biliardo.

Non avrebbe di certo potuto dimenticare quel volto così angelico, ma così intrigante ed attraente al tempo stesso.

— Sta' zitto, hyung. Non sta guardando me, — mormorò Jimin, mentre le sue guance si coloravano di una tinta più accesa.

— Sì, certo. Con quelle orecchie da gattino... Chissà cosa vorrebbe farti, — Hobi scoppiò a ridere, ricevendo uno schiaffo sul braccio dal minore, ora ancora più in imbarazzo.

— Siamo qui per trovare un ragazzo a te, non a me. — ribatté il minore, cercando di respirare a fondo per alleviare il rossore alle guance. Non doveva distrarsi: doveva portare a termine il suo compito con Hoseok.

— Come vuoi. — Hoseok batté le mani sul tavolo, chiedendo al minore di dargli un qualsiasi drink per avviare la serata.

Nel frattempo dall'altro lato del bancone, il ragazzo dai capelli neri e lo sguardo penetrante, non riusciva a staccare gli occhi dal ragazzino con il cerchietto.

Se solo quest'ultimo avesse saputo cosa gli stesse passando per la testa, sarebbe arrossito per il resto dei suoi giorni.

n/a
piccolo min yoongi pervertito eheh

comunque HAPPY NEW YEAR gente, vi voglio bene e spero abbiate passato un felice capodanno

-mic

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