Anche quella sera - esattamente come tutte le altre da ormai tre anni - Jimin si trovava dietro quel solito bancone nero lucido a servire drink.
Passò velocemente una pezza bagnata sul ripiano cosparso di bicchieri ormai vuoti, e quando finì ne raccolse alcuni mettendoli nel lavello.
Sollevò lo sguardo, trovandosi davanti due ragazzi. Uno aveva i capelli per metà rosa e metà bianco sporco; l'altro li aveva castani. Gli sembravano troppo giovani per stare in quel locale.
— Salve, posso aiutarvi? — chiese gentilmente con un sorriso ed il suo tono di voce un po' acuto.
— Due di vodka alla pesca. — disse quello con i capelli colorati, portando un braccio attorno alla vita dell'altro ragazzo.
Quest'ultimo sorrise e si avvicinò al tinto per lasciargli un dolce bacio a fior di labbra.
Jimin li guardava con la coda dell'occhio mentre preparava i drink, invidioso del loro rapporto.
Era davvero in carenza di affetto. Aveva bisogno di qualcuno che lo coccolasse e che gli facesse sentire le farfalle nello stomaco.
Era sempre stato un tipo affettuoso e sensibile ed ormai aveva un'età in cui cercarsi un partner era più che normale.
— Ecco a voi. — disse poi ai due giovani, servendo loro i drink.
In un attimo fu sommerso da nuovi ordini e smise di pensare alla sua vita sentimentale.
Alla fine faceva sempre così. Accantonava il pensiero, ripromettendosi di pensarci più tardi. È solo che non sapeva effettivamente come avesse dovuto cercarsi qualcuno. La gente che frequentava quel luogo era abbastanza lontana dai suoi standard - che prima di tutto escludevano qualsiasi essere di genere femminile.
— Jimin, potresti servire quella ragazza? — gli chiese il suo collega, Namjoon.
Jimin annuì distrattamente, dirigendosi verso l'estremità del bancone, a cui stava seduta una ragazza tutta minigonna e tacchi vertiginosi.
— Ciao, dolcezza. — lo salutò lei, facendogli quasi venire un conato di vomito. Jimin dovette fare finta di nulla.
— Come posso aiutarti? — le chiese, cercando di restare impassibile.
— Non so, potresti darmi il tuo numero. — gli fece l'occhiolino, sporgendosi con il busto sul bancone, per attirare la sua attenzione, rendendosi patetica agli occhi del ragazzo.
Jimin si ritrasse d'istinto e si trattenne dal risponderle. Ciò che gli aveva detto era così scontato e monotono che neanche ci fece caso.
— Mi dispiace, qui serviamo solo drink. — disse amaramente, prendendo già un bicchiere di vetro in mano.
— Va bene, va bene. — alzò le mani lei in segno di difesa. — Ma potresti pur sempre divertirti per una notte.
Jimin a quel punto non ce la fece più e quasi sbatté il bicchiere sul bancone mentre si avvicinava alla ragazza per sussurrarle all'orecchio così che lo sentisse bene.
— Mi piace il cazzo, eh. Così è più chiaro? — disse con voce ferma e reprimendo una risata, godendosi poi l'espressione scioccata della ragazza, che bevve il suo drink poi ordinato senza proferire un'altra parola.
Jimin continuò il suo lavoro dietro al bancone, fin quando non venne una sua collega a chiedergli di portare delle bevande in sala.
Così il ragazzo dai capelli biondi, preparò tutto e mise i bicchieri su un vassoio di plastica nero. Lo prese in equilibrio sul palmo della mano destra e si diresse verso il tavolo da biliardo che gli era stato indicato.
Quando lo raggiunse appoggiò il vassoio su un tavolino accanto a delle poltrone e stava per andare via, ma la sua attenzione venne catturata da colui che stava tirando a biliardo in quel momento.
Aveva buona parte del corpo distesa sul tavolo da gioco, teneva in mano la stecca, concentrato sul colpo da fare. Aveva un occhio socchiuso e la lingua leggermente fuori tra le labbra. I capelli neri erano mossi e Jimin lo trovò estremamente attraente.
Soprattutto quando sentì la sua voce esultare dopo aver concluso una mossa eccezionale. Gli altri giocatori si complimentarono con lui - preoccupati su come batterlo - mentre lui accettava umilmente tutte le lodi.
Per un nano secondo il suo sguardo incrociò quello di Jimin, che lo abbassò all'istante ritrovandosi ad arrossire senza alcun motivo.
Il cameriere in un attimo si dileguò da quella zona e tornò al suo posto originale, lasciando cadere il pensiero.
Non era mica il primo uomo affascinante che trovava al casinò.
n/a
mi piace molto com'è uscito questo capitolo, spero sia lo stesso per voi.chi ha riconosciuto la coppia di ragazzi a inizio capitolo? eheh
aaaand la risposta di jimin mi fa morire dal ridere lol
spero che qualcuno si fili questa storia e che io riesca a continuarla, al contrario delle altre :)
-mic
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casino [카지누] » yoonmin [IT]〔hiatus〕
Fiksi Penggemar「dove jimin è un cameriere al casinò e yoongi è un cliente abituale」 Data d'inizio: 24/12/18 Data di fine: 2018©️