Pezzi di carta colorata
e uno bianco
mi esortano
a sussistermi.
Io. Sono. Rabbia.
E non posso spegnermi.
Prima ci lascio le ceneri
cosicché io possa rinascere.
Aspiro a bruciare
consumare
brillare
accendermi
distruggere
demolirmi
avvampare
e lasciare un' impronta
segnare col sangue
le porte, piuttosto
che appallottolarmi
e soffocare
quella sommessa lingua di fuoco
che intima
di provocare un incendio.
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