#CAPITOLO9.

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...

DEREK'S PART.

Tornai a casa puntuale, non come l'altra volta, in modo che nessuno possa sospettare di qualcosa.

Venne ad aprirmi Dylan.

'Ciao, Dylan' Salutai.

'Oh, dove vai? Papà è furioso e non ti conviene andare di là.' Disse, ridendo.

'Cos'è successo?' Chiesi, ignaro di tutto.

'Ha sentito che tu fumi e che marini(?) la scuola' Disse, mentre rideva ancora.

'Ma non è vero!' Mentii.

Anche se ormai credo sia inutile mentire.

'Oh davvero? Cos'ho visto allora stamattina?!' 

Volevo ammazzarlo, ora ero nei guai.

Lo sbattei(?) al muro.

'Stronzo, cos'hai fatto?!' Gli urlai.

'Così non fai altro che aggravare la situazione' Disse.

Mollai la presa ed andai di là, da papà.

'Ciao.' Salutai.

'Non pensavo che tu facessi queste cose. Non uscirai per una settimana, a scuola ti accompagnerà Dylan e si assicurerà che entrerai, e ti verrà a prendere lui' Ordinò.

Cercai di oppormi ma, ovviamente, fu tutto inutile.

...

IL GIORNO SEGUENTE.

'Dai Dylan, muoviti. Accompagnami a scuola.' Lo svegliai.

Io ero già pronto. Lui invece ci mise una decina di minuti. 

Mi accompagnò a scuola.

Incontrai Britney, mentre Dylan stava guardando dalla motocicletta.

'Come mai ti ha accompagnato tuo fratello?' Chiese, le sembrava strano, anche perché ero sempre andato a piedi. 

Le raccontai tutto ciò che era successo il giorno prima.

'Ma no dai! Che crudeltà. Non hai fatto nulla di strano, sono cose che fanno moltissime persone. E poi Dylan non avrebbe dovuto spiarti.' Disse.

'Lo so... hai ragione. Eh vabbè dai, entriamo.' Dissi.

Nei corridoi incontrammo Jack con sua sorella Nicki. C'era anche Nathan che stava guardando dove mi trovavo io. Salutai Jack con un bacio, appena Nathan vide questa scena girò la faccia come se fosse disgustato. Comunque, avevo l'ora di matematica, con Britney e Nathan. I posti erano tutti occupati, gli unici liberi erano quelli vicino alla più intelligente della classe e quello vicino a Nathan. Britney si mise vicino a lei ed io dovetti accontentarmi di stare vicino a Nathan che, appena mi sedetti girò la faccia.

'Oh, buongiorno anche a te, Nathan.' Dissi.

'Cosa vuoi?!' Si alterò.

'Calmo.' 

'Beh, io sono calmo. E non riesco a capire quali problemi ti affliggano! Non mi sembra normale che una persona si fidanzi con un'altra che ti ha fatto del male! Davvero, non ti capisco!' Disse arrabbiato.

'Cosa!? E a te che cosa ti interessa di quello che faccio!?' Risposi.

Girò nuovamente la faccia e non ricevetti alcuna risposta.

Beh, era molto strano, lui e la sua risposta. 

Le varie ore passarono e Dylan venne a prendermi a scuola. Iniziò a deridermi su ciò che successe il giorno prima con papà. Fui accecato dalla rabbia. Non mi sarei mai aspettato che avrebbe fatto una cosa del genere... anche se avrei dovuto immaginarlo, dato che lo trattavo sempre male.

Lo colpii ripetutamente. Magari la mia reazione fu troppo violenta, ma mi fece arrabbiare un casino.

Purtroppo, per colpa mia, perse il controllo della motocicletta e cademmo. Fu una botta fortissima.

Persi i sensi.

I always loved you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora