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LUNEDI'.
Volevo trovare un lavoro a tutti i costi, mi ero scocciato di stare a scuola. Ma finchè non avrei trovato un maledettissimo impiego ci sarei dovuto andare, mio padre non voleva vedermi senza che facessi nulla.
Andai a scuola e Britney non c'era, il girorno prima mi aveva avvisato dicendomi che aveva degli impegni da fare quel Lunedì.
In corridoio incontrai Nathan ed io lo salutai, ovviamente non ricambiò il mio saluto e potevo immaginarlo, dato che lo delusi due giorni prima. Io gli piacevo, e quel 'ti voglio bene' lo aveva distrutto. Anche a me piaceva Nathan, ma non potevo dirglielo in quel posto e poi dovevo prima risolvere con quello str*nzo di Jack. Avrei aspettato qualche altra occasione. Le varie ore scolastiche passarono subito e nemmeno me ne accorsi. Decisi di fare un giro nel centro commerciale, magari qualche negozio cercava dipendenti. Per la prima mezz'oretta non trovai nulla, ma dopo un po' vidi la luce. Un negozio di abiti maschili, il mio preferito, cercava dei commessi. Quel negozio era abbastanza grande, era ordinato, tutti i vestiti ben piegati, i camerini puliti, ecc. Mi assunsero, i miei turni erano dalle 9 AM fino alle 2 PM, poi avevo una pausa pranzo che durava due ore, quindi tornavo alle 4 PM fino alle 8 PM. Era dura, non avrei avuto più molta libertà, ma preferivo quel lavoro alla scuola, e poi un lavoro aveva avuto una ricompensa che ammontava a 1.200 dollari al mese. Il giorno dopo arrivai puntuale. Con me c'erano altri due commessi ed un cassiere(?).
Il primo commesso si chiamava Joseph, aveva su per giù la mia stessa età, non era molto alto, aveva un tatuaggio sulla gamba che adoravo ammirare, anche se non sapevo che significato avesse.
Il secondo commesso invece si chiamava Daniel che, a differenza del primo, Joseph, era molto più alto. Aveva i capelli biondi, ed aveva l'età di 23 anni.
Infine, il cassiere che non sapevo con esattezza la sua età dato che non me lo disse, gli davo una trentina d'anni. Era sposato ed aveva due figli piccoli di 8 e 9 anni che ogni tanto gli facevano compagnia alla cassa.
Io ero sempre molto gentile e cordiale con i clienti, anche se alcuni mi facevano esasperare con le loro esigenze. Poi un giorno arrivò Nathan, e da quella volta cambiò tutto. Il negozio era molto affollato, gli altri due commessi erano occupati ed io stavo aiutanto un cliente che cercava dei jeans. Ne prese due alla fine, uno lungo ed uno a tre quarti. Amavo quello a tre quarti. Poi entrò Nathan, ed io ero costretto ad avvicinarmi per chiedergli se cercava aiuto. Cercava delle magliette, non ricordo che taglia portasse, ma mi sembra una XL. Gli mostrai delle magliette e lui se le andò a provare nel camerino. Ne trovai un'altra molto carina e decisi di fargliela provare. Così bussai alla porta del camerino.
'Nathan, ti ho preso una maglietta. Prova anche questa, magari può piacerti.' Gli dissi.
'Sì, grazie. Senti, mi fai un piacere? Potresti entrare qui con me? Così mi dai un parere su quale dovrei prendere.' Chiese lui
Speravo che le sue intenzioni fossero quelle che mi aveva detto, ma così, ovviamente, non fu. Appena entrai chiuse la porta di quel camerino e mi mise a spalle al muro.
'Nathan, ma cosa fai!? Smettila, lasciami andare!' Esclamai.
'Baciami, c*zzo.' Sussurrò alle mie orecchie.
Avvicinò le sue labbra alle mie, gli misi le braccia attorno al collo e ricambiai il suo bacio.
'Ti amo, Derek.' Continuò a sussurrarmi nell'orecchio.
'Oh Nathan...anche io.' Risposi.
Conitnuammo a baciarci. Furono dei baci intensi e soprattutto furono baci VERI.
