Era sabato, quindi significava che non avevo scuola. Decisi di chiamare Britney per uscire. Dovevo chiarire le mie idee. Per ora, lei era il mio unico punto di riferimento. Accettò.
'Derek cosa fai dopo?' Mi chiese quel rompiscatole di mio fratello maggiore, aveva 20 anni, si chiamava Dylan, era alto tipo il triplo di me, era biondo e aveva gli occhi verdi.
'Esco con Britney, quindi adesso Dylan, fammi il piacere di levarti dal cazzo' Risposi gentilmente.
Mi misi dei pantaloncini, una maglia semplice bianca e le mie converse bianche. Mi incontrai con Britney allo Starbucks, prendemmo due frappuccini e ci sedemmo su una panchina. Lei iniziò a parlare del ragazzo che le faceva la corte, la aveva aggiunta su facebook. Mentre io le parlai della mia confusione.
'Sai...in questo periodo sono davvero confuso...Lo so è prestissimo per dirlo ma è come se mi piacesse Nathan, ma allo stesso momento anche Jack, sebbene mi ha tratato male' Le confessai.
'Come fa a piacerti una persona che ti tratta male?' Chiese stranita.
'Non so...lo conosco da appena un giorno, mi ha fatto le cose peggiori, ma credo possa cambiare... Invece Nathan sembra sempre indifferente con me... non ha nemmeno accettato la mia richiesta di amicizia su facebook, però mi ha salvato da Jack' Dissi, con gli 'occhi a cuoricino'.
'Davvero ti ha fatto cose così brutte Jack? Chiese nuovamente.
Annuii, e le raccontai tutto. Le dissi inoltre di non dire nulla a nessuno, e lei mi assicurò che avrebbe taciuto. Non smetterò mai di pensare a quel momento.
Mi squillò il cellulare.
'Uno sconosciuto?!'
Risposi.
'Chi sei!?'.
Dio, quanto odiavo i simpaticoni dietro ad uno sconosciuto.
'Calmino, so che sei con Britney. Ora allontanati da lei e vai dritto, la prima curva a destra' Disse.
Io avevo il vivavoce, Britney sentì tutto ed io iniziai ad avere paura. Presi coraggio, dissi a Britney di aspettarmi e seguii le indicazioni, ma non c'era nessuno.
'Ed ora!?' Mi stufai.
'Perfetto, continua ad ascoltarmi. Adesso prendi la seconda curva a sinistra'. Continuò a dire.
'Senti, questo gioco non è affatto divertente! Adesso dimmi chi sei, che mi stai facendo arrabbiare!' Non mi stavo contenendo.
'Fai come ti dico, muoviti' Ordinò.
Mi rassegnai e seguì nuovamente le indicazioni dello sconosciuto. Così girai a sinistra. Lo sconosciuto spense la chiamata. E lo vidi, volevo morire, volevo tornare indietro. Eravamo solo io e LUI.
