Alla mattina seguente - quando i ragazzi si svegliarono - ad aspettarli non ci fu più Hades, ma tre zaini di tessuto appoggiati alla parete. Li aprirono: in ognuno c'era del cibo, due borracce piene d'acqua e un piccolo kit del pronto soccorso.
"Appero'!", esclamò Storm.
"Già" disse Gale "Hades ha voluto veramente aiutarci. La sua non è stata una presa in giro".
"No" Nashi si mise lo zaino in spalla e sistemò la sciarpa attorno al collo "ma adesso abbiamo una missione da compiere".
Senza ulteriori indugi, partirono: seguirono sempre le indicazioni di Hades, andando sempre nord attraverso dei sentieri di montagna che accorciavano la strada di molti chilometri. Più proseguivano sul loro percorso, più c'era nebbia e buio, come se in quell'area del mondo il sole non esistesse; quando finalmente arrivarono - dopo tre giorni di viaggio - il cielo era completamente nero, senza luna e stelle, come se Dio avesse distrutto il sole e sostituito con una coperta nera. Quando Hades aveva parlato della base della gilda dei Sette Peccati Capitali, lo aveva descritto come un labirinto; Nashi si era aspettato il covo come un enorme castello o un dedalo di corridoi scavato nella roccia, quindi un insieme di grotte sotterranee. Non avrebbe mai pensato che la base fosse un vero e proprio labirinto: le pareti erano altissime e sembravano perforare il cielo, grige e fatte di pietra. Anche se l'ora locale segnava le dieci di mattina, il cielo era nero, privo di stelle e luna: vi era addirittura la nebbia, ma non era così fitta da rendere impossibile la vista.
"E questo sarebbe il covo?" commentò Gale "Sono l'unico ad essersi aspettato un palazzo o cose simili?".
"No" rispose Nashi "e temo che a causa di ciò questa operazione sarà molto più complicata del previsto".
"Lo so" insorse Storm "quanto vorrei che ci fosse anche la mia dolce Kida. Lei risolverebbe questo enigma senza problemi".
"Lo so" disse la ragazza "e questa missione la compieremo per lei".
"Parole sante" commentò Gale "adesso entriamo".
Un po' titubanti, i maghi misero piede nel labirinto: la nebbia vi era anche lì, pesante e poco chiara. C'era un freddo bestiale, e con le sue mille braccia pareva abbracciare e soffocare chiunque o qualsiasi cosa toccasse: quando Nashi si guardò attorno, notò una cosa che le fece venire la pelle d'oca: Storm era sparito.
"Ehi Gale" si voltò a guardare Gale "dové Storm?".
"Ma era con noi".
"Mava'? Dobbiamo cercarlo".
"Storm sa combattere. Se la può cavare".
"Lo so-".
"Non temere".
Le strinse le spalle con dolcezza, senza farle male; Nashi divenne magenta in volto e si staccò, sospirando.
"Va bene" disse "da dove cominciamo?".
Un verso sinistro impedì a Gale di parlare, più simile al grugnito di un maiale, seguito poi dal profumo di cibo che entrò nelle narici dei ragazzi, e il rumore di chi mangiava con gusto. I maghi seguirono quelle scie, fino a giungere a un vicolo cieco, l'origine di tutto il trambusto: lì vi era un ragazzino di probabilmente dodici anni, grassottello. Il volto era paffuto, con le guance rosee e gli occhi color cioccolato, il tutto incoronato da un cappello che gli sovrastava il capo, schiacciando un cespuglio castano. Il corpo era tozzo e grasso; indossava una maglietta a maniche corte rossa e dei shorts azzuri, assieme a delle scarpe bianche; purtroppo, tutto l'outfit sembrava troppo piccolo per lui, mettendo in risalto il grasso corporeo. Era seduto a gambe incrociate per terra, e stava mangiando ogni ben di Dio: torte, dolciumi, cosce di pollo, carne grigliata...mangiava con gusto, e non era solo; al suo fianco c'era seduto un maialino, un'unica palla di lardo rosa - più simile a una palla da biliardo - che come il suo padrone stava mangiando con voracità.
"Ciao", salutò il ragazzino sorridente -notando la presenza dei due maghi - con la bocca colma di cibo.
All'apparenza non sembrava ostile nei loro confronti, quindi Nashi e Gale decisero di fidarsi; si avvicinarono al ragazzino a un passo lento e si sedettero davanti a lui.
"Volete favorire?", domandò il bambino a bocca piena, indicando il cibo.
"No grazie", disse Gale.
Il ragazzino degluti', e parlò normalmente.
"Non si vede mai gente qua", commentò.
La voce era profonda per un ragazzino della sua età, ma allo stesso tempo era acuta al punto giusto.
"Chi sei?", chiese Nashi.
"Mi chiamo Rost".
"Rost?".
"O semplicemente il Peccato Capitale della Gola. Chiamatemi come volete".
Quindi era lui il peccato della Gola? Un ragazzino che aveva a malapena dodici anni? Nashi sentiva puzza di bruciato.
"Fai parte dei Sette Peccati Capitali?", chiese Gale.
"Sì" rispose Rost " siamo molto forti".
"E sai per caso riguardo a un cadavere di una suora?".
"Certo! Quello di Rachele Niota! Sta all'uscita del labirinto, in una teca di vetro".
"E tu..." disse Nashi "ci potresti accompagnare?".
"No purtroppo".
"E come mai? Non penso che i tuoi compagni ti trattino bene".
"Eruannon tratta male tutti, ma il resto dei miei compagni sono gentili con me".
"Eruannon?", chiese Gale.
"Il nostro master, il Peccato Capitale dell'Ira. Siamo in sette: io sono la Gola, Heather è la Lussuria, Sid è l'Accidia, Golden è l'Avarizia, Angela è la Superbia, Cassandra è l'Invidia e il nostro master Eruannon, l'Ira. Ognuno di noi occupa una sezione del labirinto, in particolar modo i vicoli ciechi; ogni nostro potere dipende dal peccato che rappresentiamo".
"Quindi..." disse Nashi "ogni volta che andremmo in un vicolo cieco troveremo un tuo compagno?".
"Sì, ma in alcuni ovviamente non c'è nessuno, perché non siamo clonabili".
"Capito" commentò Gale, alzandosi assieme alla ragazza "grazie di tutto".
"Prego. Ora uccideteli".
Dall'alto comparvero due soggetti che i maghi non si sarebbero mai aspettati: un uomo dalle sembianze di una bottiglia di olio e una donna melanzana.
"Ci prendi per il culo?", chiese Gale.
"Li ho creati io" disse Rost "la mia magia è dare vita al cibo e manipolarlo. Il brutto è che se muoiono muoio anche io".
"Non è necessario tutto ciò. Possiamo parlarne civilmente".
"Non posso permettervi di arrivare alla suora. Ordini di Eruannon".
I guerrieri attaccarono i due maghi, e lo scontro ebbe inizio; i primi erano sì, forti, ma molto maldestri e poco agili, e per questo vennero battuti senza neanche l'utilizzo della magia. Ma quando li uccisero a suon di calci e pugni, trovarono il corpo di Rost privo di vita, con il suo maialino che tentava di svegliarlo inutilmente.
Senza neanche essersi resi conto di quello che avevano fatto, Nashi Dragneel e Gale Redfox avevano battuto la Gola.
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To The Stars: La suora delle tenebre
FanfictionSequel de To The Stars Nashi Dragneel: figlia diciottenne di Natsu Dragneel e Lucy Heartphilia, molto estroversa e ribelle. Gale Redfox: figlio di Gajeel Redfox e Levy McGarden, duro dal cuore tenero. Kida Snape: erede del potere velenifero di Erik...