Storm camminò come non aveva mai fatto prima, solo e sperduto nel labirinto: in effetti separarsi da Nashi e Gale non era stata la migliore delle sue idee, ma era l'unico modo per velocizzare la conquista del cadavere di Rachele. Loro due erano inseparabili, come una cosa sola, mentre lui...lui ce la poteva fare anche da solo; la magia dei fenomeni atmosferici era potente, e per uno scontro bastava. La nebbia non era sparita, ma poco dopo l'inizio della missione in solitaria, incominciò a sentire un profumo; era pungente e forte, e da donna. Nashi non portava mai il profumo - ed era impossibile che fosse di Gale - quindi doveva appartenere a un'altra persona. Storm seguì la scia di profumo, ma nonostante ciò non ne trovò l'origine.
Dove sei? Dove sei?
"Sono qui".
Il ragazzo si voltò a guardare a sinistra, verso un vicolo cieco; era stata una donna a parlare, con voce seducente e provocante. Aveva lunghi capelli pieni di boccoli, sciolti e liberi di occupare le spalle: l'abito era rosso cremisi, con una spaccatura sulla gamba sinistra e la scollatura a cuore, mettendo in risalto il seno esageratamente grande, a malapena sostenuto dal vestito. I fianchi erano sinuosi e le forme fluide, come fatte di argilla: il volto era un ovale perfetto, con la carnagione rosea e perfetta, priva di imperfezioni. Gli occhi erano grandi e azzurri, due zaffiri che illuminavano un viso stratosferico. La sua era una bellezza paragonabili a quella di una dea, eppure Storm percepiva in lei un'aura demoniaca e non umana.
"Salve bel ragazzo", salutò lei con voce provocante, mostrando la gamba attraverso la spaccatura dell'abito.
"E tu saresti?", chiese Storm.
"Heather, la Lussuria. Hai un fisico da paura".
Il ragazzo si guardò e si rese conto di essere in boxer, con la maglietta e i pantaloni per terra, assieme alla giacca.
"E se ci appartassimo per un po'?", proseguì Heather, sorridendo maliziosa.
"No grazie. Non sei il mio tipo".
"E chi lo è? Kida Snape?".
Storm impallidì in un secondo, e a solo ricordare quel nome gli vennero in mente tantissimi e bellissimi ricordi.
"Come conosci Kida?".
"Posso manipolare il cuore delle persone, ma il tuo è impenetrabile: c'è una barriera che lo avvolge, e porta il volto di una ragazza, assieme a un nome: Kida".
Il mago si ricordava di Kida in ogni suo singolo dettaglio: lunghi capelli lisci e rossicci, pelle abbronzata, orecchie appuntite, due meravigliose gemme verdi che le facevano da occhi e un sorriso che avrebbe sciolto un ghiacciaio. Erano poco più di due mesi che non la vedeva così: negli ultimi tempi laveva vista solo come un corpo disteso su un lettino dell'infermeria, perennemente sorvegliata da Erik e Wendy, a turni regolari. Al solo pensiero di lei, Storm si ritrovò il volto rigato dalle lacrime, e gli occhi pesanti; si asciugò il viso, ma non riusciva a smettere.
"Quanto rammarico nel cuore..." mormorò Heather "quanta tristezza, quanta sofferenza...io posso aiutarti...".
Gli si avvicinò e gli avvolse il collo con le sue braccia snelle e slanciate.
"Con me non sarai più triste..." proseguì la Lussuria "sarai sempre felice, e contento...".
Avvicinò il volto a quello di Storm; i nasi si sfiorarono e le labbra quasi si incrociarono. Heather fece per baciarlo veramente, ma un qualcosa di gigante piombò dal cielo, facendo separare i due: un varano gigante, lungo sette metri e alto uno e mezzo, con dei filamenti di bava che gli uscivano dai lati della bocca. La pelle era rossiccia, e gli occhi da rettile, verdi e splendenti.
"E tu cosa saresti?" domandò Heather guardando la creatura "Una lucertola troppo cresciuta?".
Il varano le mostrò la lingua biforcuta per un attimo e le ruggì contro; le fauci sembravano potenti, ed erano equipaggiate con centinaia e centinaia di piccoli denti affilati. Si sentì un altro verso, ma non proveniente dalla lucertola, ma dall'oscurità del vicolo cieco più vicino a loro: a ruggire era stata una volpe gigante, alta un metro e mezzo e lunga quattro. La pelliccia era color arancio, con la punta della coda bianca e le punte delle zampe nere; le orecchie erano all'indietro e stava ringhiando come un cane, sbavando una schiuma biancastra. Si stava avvicinando al varano con passi guardinghi e gli occhi da pazzo, assieme al pelo arruffato e gli artigli sguainati.
"Ciao piccola Covenant" la salutò Heather "fai a pezzi quest' orrida creatura", indicò il varano.
Come da ordine, la volpe attaccò la lucertola come una furia e tra loro avvenne uno scontro, lasciando da soli Storm e la Lussuria.
"Sono stato paziente con te" disse lui "ma adesso si fa sul serio. Ice Make: Battle Axe!".
Creò un'ascia di ghiaccio e attaccò la donna; questa sembrava una saetta, evitando i colpi saltando all'indietro, oltre a semplicemente mettersi di fianco. Storm iniziò a provare la fatica di colpire a vuoto, e Heather lo sapeva; la sua astuzia e la capacità di persuadere le persone erano le sue spade, e l'agilità il suo scudo. Approfittò della debolezza del ragazzo per calciargli in faccia, facendogli perdere dalle mani l'ascia; la Lussuria gliela prese e la gettò a terra, distruggendola in mille schegge che in un attimo si sciolsero. Il respiro di Storm era frenetico e ci mancava poco perché il cuore gli esplodesse in petto.
"Lightning Make...", mormorò.
Era stanchissimo e non ce la faceva più; cadde in ginocchio, assaporando la fredda pietra a contatto con la pelle sudata. Heather gli si avvicinò e si piegò alla sua altezza, alzandogli il mento con l'indice per guardarlo negli occhi.
"Ti avevo dato una scelta, e tu hai preferito una persona che non ti avrebbe dato niente".
"Kida è la ragazza migliore che ci sia al mondo. Io la amo e niente mi farà cambiare idea".
"Quella ragazza che ami è un corpo tutto cervello e niente cuore. Una persona che non ti ricambierà mai".
"E che sai tu?!".
"Io lo so. I sentimenti sono la mia droga".
Come un fulmine, sguainò un pugnale e ne puntò il filo sulla giugulare, facendo scappare a Storm un piccolo filamento di sangue, mescolato al sudore.
"Voglio farti godere" proseguì la Lussuria con voce provocante "fino a farti morire dissanguato".
"Provaci se hai il coraggio".
Quando sentì quella voce alle sue spalle, per Heather fu troppo tardi: un dolore lancinante le invase il ventre, e abbassò lo sguardo per capire cosa le era successo. Ad averla trapassata era stata una mano da drago, con le scaglie color cremisi e il palmo bianco; questa si ritirò, lasciando sul ventre una profondissima ferita circolare. Col sangue che le colava dalla bocca, Heather cadde di fianco, mostrando a Storm il suo salvatore, o meglio, salvatrice: Kida. Non sembrava più lei: le mani erano artigliate e ricoperte di scaglie come quelle di un drago, color sangue e con i palmi bianchi, e gli occhi...gli occhi erano serpentini e violacei, non più verdi e con le pupille umane. L'abito - un tempo nero e bianco - era logoro e nascondeva a malapena l'intimo e il seno; era tremendamente ricoperta di ferite e ematomi, ma quelle più gravi erano sul ventre, completamente scoperto. Le ferite non smettevano di perdere sangue, e la carnagione era più chiara del normale.
"Kida...", mormorò Storm.
Non ci voleva credere: la ragazza che più amava e che era caduta in coma era lì, davanti a lui, dopo due mesi di assenza.
"Come sapevi che eravamo qui?", chiese alzandosi in piedi.
Gli occhi di Kida persero vita e si ribaltarono all'indietro.
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To The Stars: La suora delle tenebre
ФанфикSequel de To The Stars Nashi Dragneel: figlia diciottenne di Natsu Dragneel e Lucy Heartphilia, molto estroversa e ribelle. Gale Redfox: figlio di Gajeel Redfox e Levy McGarden, duro dal cuore tenero. Kida Snape: erede del potere velenifero di Erik...