14

357 41 2
                                    

Baekhyun riconobbe subito la fastidiosa sensazione della testa che pulsava e del dolore al basso ventre - avvertiva entrambe a causa di tutte le schifezze che aveva bevuto - e in quel momento l'unica cosa di cui aveva bisogno era andare in bagno. Portò i palmi contro il materasso e cercò di spingere con forza per alzarsi, ma non ci riusciva. "Che cazzo." delicatamente, mormorò. Rimase disteso e voltò la testa, Chanyeol stava dormendo come un bambino. Non era la prima volta che si sentiva così male, ma la sera precedente non aveva neanche vomitato, possibile che fosse più grave di quando gettava giù anche gli occhi? "Chanyeol." disse, portando la mano sulla sua testa e tirandogli leggermente i capelli per cercare di svegliarlo. Lui aprì gli occhi quasi immediatamente, e lo guardò in silenzio. "Sei sveglio?"

"Che ore sono?" chiese, socchiudendo di nuovo le palpebre e avvicinandosi a lui. A Baekhyun non piaceva tutto ciò, voleva allontanarsi ma non riusciva a muoversi.

"Devo andare in bagno, mi accompagni?" chiese, quasi pentendosene poco dopo, voleva aggiungere altro ma Chanyeol lo interruppe.

"Hai bisogno di qualcuno che te lo regga?"

A Baekhyun sfuggì una risata, anche se quel minimo gesto gli procurò una fitta all'addome. "Sono serio, non riesco ad alzarmi perché mi fa malissimo lo stomaco quando provo a muovermi. E poi perché non ci sono le lenzuola? Sto congelando."

"Perché? Sono lì a terra, inzuppate del tuo vomito. Hai vomitato anche sul mio cuscino." indicò la pila composta dalle due proprie felpe che aveva usato per sostituirlo. "Non te lo ricordi?"

Baekhyun scosse la testa, ricordava solo dell'arrivo in camera ma credeva che avessero dormito subito, non che si fosse sentito male. "Ora si spiega tutto." disse rilassato, almeno aveva scoperto la causa dei suoi dolori. "Si, ma io devo davvero pisciare, ti alzi?"

Il minore rise e si voltò verso il comodino, poi recuperò il cellulare. "Sono le sette." gli fece sapere, mettendosi seduto e passandosi varie volte le mani tra i capelli. "Che devo fare?"

Gli porse le mani e Chanyeol le afferrò, aiutandolo a sollevarsi e a sedersi. "Cazzo, che male." si lamentò, restando seduto per qualche secondo con la testa bassa. Provò a voltarsi verso il pavimento, riuscì a mettere i piedi a terra e a sollevarsi. "Ce la faccio." lo rassicurò, cominciando a camminare piano verso la piccola stanza. Dopo essersi sistemato, ritornò da Chanyeol e recuperò la felpa, cercava qualcosa che non riusciva a trovare. "No." disse, cercando anche nelle tasche dei suoi pantaloni.

"Perso qualcosa?" chiese, fissando le cose che aveva poggiato sul comodino. "C'è tutto o sbaglio?"

"Le chiavi di casa." si portò il palmo della mano sulla fronte. "Non le ho portate, ne sono sicuro, ero certo che sarei tornato ieri e che mi avrebbe aperto mio padre."

"Allora che problema c'è?"

Baekhyun sorrise in maniera del tutto ironica. "Ogni domenica va dalla famiglia della sua - insomma." fece una pausa. "Non tornerà prima di stasera."

Lui annuì. "Puoi venire a casa mia." lo rassicurò. "Se non hai nessun'altra parte in cui stare, ovvio."

Il più basso annuì, rimise il portafoglio e il cellulare a posto e si sedette sul letto, cominciando ad agitare la confezione di aspirine. Ne prese, come al solito, due, andò a bere un po' d'acqua dal rubinetto e successivamente si distese sul letto, Chanyeol era in bagno. "A che ora dobbiamo andarcene?" chiese, l'altro mugolò qualcosa di incomprensibile.

"Quando vuoi." disse, uscendo dal bagno e guardandolo mentre digitava qualcosa sulla tastiera del telefono. "Non fraintendermi, ma come fai a essere bello anche in queste condizioni?"

Baekhyun sollevò la testa sconvolto, si sentiva le guance andare a fuoco - lo guardò e rise. "Cosa potrei fraintendere? Non sono bello." 

"Lo sai cosa." disse incerto, guardando il pavimento e sospirando. "Dopo quella storia di cui avrai probabilmente sentito parlare, molti miei amici si sono allontanati perché, parole loro, non si sentivano a proprio agio a stare accanto a me. So che è una cosa normale il fatto che tu mi parli e ti comporti con me normalmente, ma molte volte mi è stato negato e quando non succede mi sento felice. È sbagliato che io provi certe cose?"

Baekhyun rimase in silenzio per un po'. "No, Chanyeol. Non c'è niente di sbagliato in te." 

Lui annuì. "Grazie." fu l'unica cosa che disse, l'aria era diventata imbarazzante.

"Grazie a te per il complimento, solo, se mi conoscessi non lo penseresti davvero." 

"Non c'è bisogno che mi costringi a continuare a elogiarti, non che voglia farlo, mi sono già messo abbastanza in ridicolo." disse, aveva appena finito di recuperare la sua roba. "Se sei pronto andiamo." Baekhyun recuperò il cellulare e lo seguì, chiusero la stanza e restituirono la chiave a un addetto, poi si avviarono verso il parcheggio in cui ritrovarono il motorino sano e salvo. "Faremo una strada diversa per tornare a casa." gli riferì, passandogli il casco.

"Perché?" gli venne naturale chiederlo.

Chanyeol fece le spallucce e mise in moto. "Sei pronto?"

"Non riesco ad allacciarlo." eppure la sera precedente c'era riuscito senza problemi, improvvisamente indossare il casco era una cosa difficile. Il minore rise, rimise il cavalletto al motorino e si concentrò su di lui, allacciando la cinghia del casco. 

"È stretto?"

Baekhyun avrebbe davvero voluto rispondere di no, che andava bene, ma rimase perso per una buona manciata di secondi negli occhi dell'altro che lo stavano fissando. "Possiamo andare." si limitò a dire, accollandosi a lui e poggiando i piedi sull'apposito spazio. Aveva solo in quel momento realizzato la gravità della cosa, ovvero che avrebbe passato l'intera giornata con lui. Non che avesse altre possibilità, non aveva un soldo dietro, i vestiti che indossava erano sudici e necessitava di una doccia, non poteva permettersi di essere schizzinoso. Il problema principale era Chanyeol e le cose che gli avrebbe provocato, ma si disse che se doveva comprendere i suoi sentimenti quello era il momento adatto per farlo, e non voleva tirarsi indietro. 

Chanyeol lo trovava bello, quella sola consapevolezza lo rendeva vulnerabile, il fatto che si fosse aperto a lui e avesse anche solo minimamente accennato alla storia di Sehun lo faceva sentire importante. Non sapeva come si sarebbe sentito quel giorno ma una cosa era certa, Chanyeol era un grosso problema per lui.

blame - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora