Baekhyun non aveva neanche notato la strada secondaria che avevano imboccato, dato che tutto il viaggio lo aveva passato con la testa poggiata sulla spalla del minore. Si sentiva stranamente al sicuro con lui, non aveva bisogno di guardare la strada per essere certo che non sarebbe successo niente di brutto. Stava ricominciando a provare emozioni che aveva dimenticato da un tempo, e ciò non gli faceva bene. Realizzò come dopo un po' il minore avesse rallentato e fermato il motorino, per cui sollevò la testa e si preparò a scendere. "C'è tua madre a casa?" chiese, riponendo il casco al suo posto.
"No, torna più tardi insieme a mio padre." lo rassicurò, aprendo il portone. "Prendiamo l'ascensore?"
In quel momento Baekhyun si sentì combattuto, infilarsi in luoghi del genere non era una cosa per cui andava matto, anzi, lo avrebbe decisamente evitato se solo avesse potuto, ma il suo stomaco implorava pietà, voleva solo distendersi e riposare - non fare sei rampe di scale a piedi. "Io odio gli ascensori perché da piccolo sono rimasto bloccato in quello del condominio di mia nonna da solo, li odio." disse. "Però non riuscirei a salire le scale in queste condizioni."
"Non succederà niente, ci sono io." disse ironicamente, sorridendo e poggiandosi al muro nell'attesa, poi gli porse la mano. "Tranquillo."
Baekhyun non la guardò neanche, aspettò che le porte si aprissero ed entrò insieme all'altro, camminò verso di lui e poggiò di nuovo la testa sulla sua spalla. Raggiunsero subito il piano in cui si trovava l'appartamento di Chanyeol, e non appena le porte si aprirono uscì e riprese a respirare con calma.
"Bravo." disse, cercando di aprire il portone di casa.
"Mi prendi in giro?"
"No." aggiunse, aprendo la porta ed entrando. "Le paure sono pur sempre paure, tu sei riuscito ad affrontarla e sei stato bravo. Allora, vuoi da bere?"
Baekhyun lo guardò malissimo. "No, assolutamente no. So che probabilmente nessun estraneo te lo ha mai chiesto prima, ma posso usare la tua doccia? Devo stare qui tutto il giorno e gradirei odorare di buono, non di vomito."
L'altro rise vista la battuta ironica e gli indicò il bagno. "Posso darti un asciugamano e dei vestiti, ti serve altro?"
"Non credo." rispose, seguendolo. Man mano che Chanyeol recuperava qualcosa gliela passava, mancavano solo dei pantaloni.
"È che sei troppo basso." rifletté, prendendo una tuta e avvicinandola alle sue gambe. "Dovrai aggrovigliarla su se stessa tipo dieci volte."
"È per questo che stai temporeggiando? Non è un problema, dammi, non mi reggo più in piedi." gliela sottrasse e una volta preso tutto si diresse verso il bagno. Non passò troppo tempo all'interno della doccia, evitò di lavarsi i capelli per non perdere ulteriori minuti e una volta uscito indossò i vestiti di Chanyeol. Erano caldi e comodi, soprattutto perché erano giganti. Piegò sia le maniche della felpa che il pantalone, e una volta pronto uscì dalla stanza per poi dirigersi in quella di Chanyeol, era disteso sul letto e sembrava stanco. Per lui non era diverso, stare alzato per tutto quel tempo aveva fatto peggiorare il suo dolore allo stomaco e voleva solo distendersi, così lo fece. Chanyeol aprì gli occhi e lo guardò. "Tu non vai a lavarti?"
"Vado ora." disse, restando disteso. "Come sta il tuo stomaco?"
"Fa male." riconfermò la cosa. "È che sono delicato, capisci? Mi sentirò così per giorni."
Chanyeol recuperò la bottiglia d'acqua dal comodino e gliela passò. "Torno subito, bevi questa e ti sentirai meglio."
Non aggiunse altro, cominciò a mandare giù l'acqua così come aveva mandato giù l'alcool la sera precedente e cercò di rilassare i muscoli il più possibile. Ora che era da solo, poteva richiamare suo padre che aveva provato a cercarlo, la prima volta non rispose, la seconda accettò la chiamata. "Pronto." disse, immaginava che fosse parecchio arrabbiato.
"Baekhyun, stai bene? Ieri eri già addormentato?" chiese tranquillo, era parecchio sorpreso.
"Si." mentì. "Ora sono a casa, a che ora torni?"
L'uomo rifletté. "Per le otto, perché?"
"Solo per sapere, penso che a quell'ora sarò fuori con Yixing." rispose. "Ci vediamo più tardi allora."
"Sicuro di essere a casa, Baekhyun?" domandò, cambiando tono di voce. "No, perché io sono già qua e di te non c'è neanche l'ombra, come me la spieghi questa cosa?"
Baekhyun si portò una mano alla fronte, eppure la sera precedente aveva sentito suo padre e la sua compagna discutere riguardo il viaggio, come mai avevano rimandato? "Scusa, sono da un amico e non volevo che sapessi che ero uscito così presto, aspetto la colazione e poi torno a casa."
Sentì l'uomo ridacchiare. "Non cambierai mai, vero?" chiese, era confuso. "Non sono veramente a casa, l'ho detto solo per vedere cosa avresti detto, non sei molto furbo."
Non sapeva come sentirsi, sicuramente era stato stupido. "Dimentica quello che ti ho detto, okay?"
"Neanche se mi pagassi, facciamo i conti stasera. Buona giornata." non aggiunse una parola, e riattaccò.
"Mi stai prendendo in giro?" sussurrò, strofinandosi gli occhi con le mani. Ultimamente gli stava andando tutto male. Sollevò la testa e vide Chanyeol - in canottiera e boxer - sull'uscio della porta. "Che stai -."
"Devo prendere i vestiti ma ho notato che qualcosa non andava, posso?"
"È casa tua e mi chiedi se puoi entrare?" rise, voltandosi e poggiando il viso sul cuscino.
"Ti senti meglio?" domandò, andando verso l'armadio e cercando qualcosa da indossare. "Era uno dei tuoi genitori?"
Sapeva che era normale che Chanyeol fosse curioso e non gli dava fastidio sfogarsi con qualcuno, solo - non voleva che realizzasse quanto la sua situazione familiare fosse messa male. "Mio padre." rispose. "Ha capito che non ero a casa, è una situazione di merda. È stata colpa mia, gli ho detto di essere a casa quando non era vero ma l'ho fatto perché non vuole che stia fuori di notte e volevo pararmi il culo, capisci?"
"Mi dispiace." disse semplicemente, facendosi spazio accanto a lui e mettendo il viso di fronte al suo per guardarlo. "Sorridi un po' adesso."
Baekhyun lo fece ma non perché voleva davvero farlo, era solo che l'altro lo rallegrava. "Ultimamente mi sento come se non avessi il controllo della mia vita, non so cosa fare dopo la scuola, non so come affrontare niente, non so fare niente -."
"Smettila." lo interruppe. "È normale non sapere cosa voler fare della propria vita alla nostra età, ma che ti importa? Non hai neanche vent'anni, puoi fare tutto quello che vuoi."
"Non è vero." abbassò lo sguardo e lo inchiodò su un punto indefinito. "I tuoi genitori che tipi sono?"
"Mia madre è tranquilla, mio padre un po' meno ma non mi hanno mai dato tanti problemi, ho sempre fatto quello che volevo. Certo, ho anche avuto dei limiti ma credo sia normale." spiegò. "Tu invece non hai mai parlato di tua madre."
"Perché non vive qui, non la vedo né sento mai." continuò a parlare. "Ormai sono talmente abituato a stare qui che anche se volessi non andrei mai da lei, ho tutto in questo paese, per quanto schifo possa fare."
Chanyeol sorrise. "Fai bene a non andare, ora hai conosciuto me."
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blame - chanbaek
FanfictionByun Baekhyun, un ragazzo con una personalità un po' troppo espansiva conosce Park Chanyeol, in un modo che reputerà per sempre un grosso errore e che lo porterà a riflettere su se stesso e su quello che vuole veramente. pubblicata il 01/10/18 concl...