Byun Baekhyun, un ragazzo con una personalità un po' troppo espansiva conosce Park Chanyeol, in un modo che reputerà per sempre un grosso errore e che lo porterà a riflettere su se stesso e su quello che vuole veramente.
pubblicata il 01/10/18
concl...
Baekhyun non riusciva a chiudere occhio. Erano circa le tre del mattino e Chanyeol lo aveva accompagnato a casa oramai ben tre ore prima ma non riusciva a rilassarsi e gli sembrava di stare per scoppiare, la sua testa era fin troppo pesante e improvvisamente si pentiva di non essersi ubriacato per bene, almeno così facendo avrebbe dormito senza problemi dopo essere stato male solo per un breve periodo di tempo. Invece quel bruciore che sentiva partire dallo stomaco e arrivare alla testa non era dovuto ai pochi cocktail che aveva bevuto, ma a qualcosa che non era concreto - e soprattutto, che non sarebbe passato con un paio di aspirine. Gli sembrava di stare sbagliando tutto.
Aveva dormito un paio di ore e l'indomani si sentiva distrutto, neanche una tazza di caffè ristretto e la sua sigaretta mattutina riuscirono a scatenare una minima reazione in lui, si sentiva come svuotato, uno schifo. Aveva detto a Chanyeol di aver fatto tardi per non incontrarlo così presto, forse una volta uscito da scuola si sarebbe sentito meglio e avrebbe evitato di farlo preoccupare col suo aspetto da zombie. Anche se quello che si stava preoccupando di più in quel momento era lui. Aveva ancora un bel po' di tempo libero, per cui scrisse un messaggio a Sharon e sperò che Jongin non lo scoprisse, era certo del fatto che quello a nascondere qualcosa fosse lui ma non poteva aspettare che fosse lei a cercarlo, aveva bisogno di togliersi quegli infiniti dubbi dalla testa al più presto.
La ragazza e Baekhyun vivevano molto vicini, per cui lei gli diede appuntamento in piazza e si incontrarono lì. Una volta arrivato da lei notò di nuovo quella strana espressione stampata sulla sua faccia, e ne aveva abbastanza. "Cos'è che dovevi dirmi?" chiese, interrompendo la ragazza che stava discutendo su quanto brutto fosse il tempo quel giorno. "Stanotte ho dormito due ore, non riesco a concentrarmi, devi aiutarmi."
Lei annuì e cominciò a parlare lentamente. "Ti spiego. Ho parlato con Jongin un giorno, non appena lui mi ha detto che ti stavi sentendo con Chanyeol ha aggiunto di fare finta di non sapere niente riguardo il suo conto, non perché voleva che tu stessi con una brutta persona ma perché diceva che quando lo avresti scoperto, dopo un po' di tempo, avresti davvero realizzato che tipo di persona fosse e lo avresti capito veramente. Si è sentito in colpa perché credeva che tu pensavi che lui ti odiasse ma non è così, Jongin ti vuole davvero bene. Solo che non sa dimostrarlo, e lo sai."
"Puoi andare dritta al punto?" disse, si stava mangiando le mani dall'ansia.
"La ragione per cui Jongin ce l'aveva tanto con Chanyeol in particolare non è quella che ti abbiamo raccontato, e mi dispiace di averti mentito." fece una pausa. "Smettila di guardarmi male, ora ti spiegherò tutto. Quest'estate Jongin ha organizzato più feste del solito, non mi dilungherò su questo, ci sono stati un po' di problemi con il gruppo di Chanyeol e delle divergenze tra di loro, soprattutto a causa dei tecnici e di altri organizzatori che erano in comune, Jongin non ha mai detto una parola a riguardo, ha solo voluto ottenere ciò che gli spettava di diritto - in tutto ciò, non ha mai raccontato questa storia a nessuno perché non era certo della colpevolezza di nessuno, e non lo è tutt'ora." Baekhyun ci stava capendo ben poco. "Era arrivato il momento di organizzare l'ultima festa prima dell'inizio della scuola e Jongin aveva chiamato un suo amico per prenotare la sala e pagare, erano d'accordo da mesi che sarebbe spettata al suo gruppo, ma qualcuno l'aveva già presa."
"Chanyeol?" chiese insicuro, lei annuì.
"Avevano offerto un prezzo maggiore al tizio che gestisce il locale, ma essenzialmente ha potuto farlo solo per i soldi che lui e il suo gruppo avevano sottratto al gruppo di Jongin, a quel punto loro si sono incazzati a morte con tutti ma a parte qualche piccola rissa, non è successo niente di troppo eclatante che riguardasse Jongin. Finché..." sospirò. "Quella sera, quella del compleanno di Tao, Jongin era uno dei pochi ragazzi presenti del suo gruppo, e hanno cominciato a infastidirlo fin dall'inizio, lui è rimasto calmo finché non hanno attaccato me." sorrise. "Non so se esserne onorata, da una parte il fatto che abbia reagito solo quando sono stata io quella attaccata mi lusinga."
"Lascia stare la parte sdolcinata."
"Ho finito, lo sai quello che è successo dopo."
Baekhyun inarcò un sopracciglio. "Mi hai fatto dannare per un po' di soldi che loro hanno guadagnato in più?"
"È più di questo, li hanno rubati." precisò. "Il resto della storia può spiegartelo Chanyeol, naturalmente io non ti ho detto niente."
Lui scosse la testa. "Grazie per avermelo riferito, me ne occuperò io." sorrise e dopo un'altra breve chiacchierata la salutò, aveva già scritto a Chanyeol di vedersi, ritirava tutto quello che aveva pensato, voleva vederlo subito, anche a costo di saltare la scuola. Si incontrarono proprio lì, la maggior parte degli studenti stava entrando in quel momento, loro si allontanarono un po' per parlare. Non appena si furono infilati in un vicolo cieco, Chanyeol cominciò a baciare l'altro che adorava ricevere quelle attenzioni, ma che allo stesso tempo voleva solo parlare per togliersi ogni dubbio una volta per tutte.
"Queste occhiaie?" chiese, accarezzando piano la parte in questione. "Non dormi abbastanza, Baekhyun."
"Stanotte no, non ho dormito." Chanyeol lo avvolse in un caldo abbraccio e comincio a poggiarsi prima su un piede e poi sull'altro, quel piccolo movimento oscillatorio era molto rilassante. "Voglio farlo con te."
"Vuoi dormire con me?" domandò. "Sai che puoi venire a casa mia quando vuoi?"
"Ma io voglio che succeda sempre, non una volta ogni tanto." cominciò a lamentarsi e a stringerlo forte, poi ritornò in se. Doveva ancora porgli la fatidica domanda. "Chanyeol." disse, l'altro mugolò qualcosa e lui, dopo aver formulato la frase nella sua testa, continuò. "Qualcuno mi ha detto che c'era un motivo se Jongin ce l'aveva con te."
"È stato lui? Quante cazzate ti ha detto?" cominciò a reagire in modo strano, si allontanò e si passò una mano tra i capelli. "Ascolta -."
"Non è stato Jongin. Non so quante me ne siano state raccontate, per questo motivo l'ho chiesto a te." lo guardò, l'altro invece continuava a tenere lo sguardo fisso sulla strada, solo dopo un po' cominciò a raccontare.
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a/n ; non avevo idee ma volevo comunque pubblicare il capitolo asjskd comunque questa storia finirà prima del previsto perché mi fa troppo schifo, ho deciso
POI io vorrei anche aggiungere un capitolo del genere, ma non mi ricordo come si scrivono le smut //: non penso ne scriverò quindi