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"Tranquillo, vi ho lasciato la vostra privacy." disse, distendendo le braccia che aveva precedentemente incrociato. "Allora? Perché me lo hai tenuto nascosto?"

A Baekhyun sfuggì una risata. "Mi prendi in giro? Come cazzo avrei dovuto dirtelo?"

"Non essere volgare." ridacchiò anche lui, poi gli passò una sigaretta. Non era strano che si comportasse in quel modo, di solito era sempre molto gentile con lui. Baekhyun rimase in silenzio, non aveva minimamente idea di cosa dire e inoltre aveva paura della reazione che aveva avuto Chanyeol, vederlo arrabbiato era stato spaventoso e non avrebbe voluto lasciarlo andare senza assicurarsi che stesse bene, ma era stato costretto a farlo e in quel momento era in pensiero. "Lui ti piace?"

Si strofinò gli occhi con la parte superiore della mano e scosse la testa, non aveva intenzione di parlare di quello. "Dimmi che cosa hai intenzione di fare."

"Non farò un bel niente Baekhyun." rispose guardandolo. "Credevi che avrei reagito male? Non sono ancora impazzito del tutto, so che questa questione non mi riguarda, puoi fartela con chi vuoi, la cosa che non digerisco è il modo in cui mi hai etichettato."

"Io?" chiese. "Non ho detto niente su di t-."

"No, ma me lo hai lasciato intendere. Tutti sapevano che vi vedevate, tutti tranne me. Come dovrei sentirmi io? Che quello con cui esci sia Chanyeol o meno non ho anch'io il diritto di far parte della tua vita? O hai deciso che sono un coglione da evitare e per questo hai smesso di calcolarmi?" domandò. "So che l'ho pestato, è per quello? Credevo fosse acqua passata."

Non sapeva se stesse cercando di farlo sentire in colpa e basta o se quella che stava dicendo era la verità, sicuramente un po' di vero c'era eccome nelle sue parole, non gli aveva dato neanche una possibilità. "Io ho fatto quello che ritenevo giusto per Chanyeol, e avevo ragione. Ora che lo hai scoperto stiamo discutendo e non era quello che volevo."

"Ma fai finta di non capirmi o cosa? Non me ne frega di Chanyeol, sto parlando di te, del modo in cui ti sei comportato." si passò una mano tra i capelli e sollevò lo sguardo. "Non voglio essere quel tipo di persona e non voglio ripetere sempre le solite cose, ma sei mio amico e voglio che tu sappia che ci sono delle cose che lui dovrebbe dirti."

"Cioè?" chiese, lui scosse la testa.

"Chiedilo direttamente al tuo ragazzo."

Ribatté. "Non stiamo insieme, e voglio saperlo da te."

Jongin smise di camminare e guardò alla sua destra, la sua ragazza era a pochi metri di distanza da lui. "Devo andare, ci vediamo."

Non insistette, respirò profondamente e prese il cellulare per chiamare Yixing, se aveva bisogno di vedere qualcuno in quel momento quello era il suo migliore amico. L'altro rispose in fretta, stranamente. Disse di essere già a scuola e così Baekhyun lo raggiunse, c'erano solo loro in classe e ne approfittò per raccontargli di quello che era successo. "Cosa hai intenzione di fare?"

"Non lo so, Jongin è -."

"Mi riferivo a Chanyeol." precisò. "Non pensare a Jongin, è la seconda volta che dormite insieme e per poco non limonate, mi stai dicendo che non ci pensi? Quando hai intenzione di dirgli che ti piace?"

Baekhyun lo guardò male. "Lo sai che dopo quello che mi è successo ho paura di farlo, e poi... Jongin mi ha detto che lui mi sta nascondendo qualcosa."

"Ti sta nascondendo le cazzate che ha fatto, e allora? Non credo che tu gli abbia raccontato di quando l'anno scorso sei arrivato a scuola fatto come la merda e hai chiesto alla professoressa di storia l'anno di nascita di G-Dragon perché lui si che era un modello da seguire, a differenza dell'imperatore di cui stavamo parlando. Te lo ricordi?"

Il ragazzo per poco non scoppiò a ridere, Yixing riusciva a rallegrarlo anche nei momenti in cui si sentiva più triste in assoluto. "Dici che non devo preoccuparmi?"

"No, Baekhyun." il professore di matematica era appena arrivato, così abbassò leggermente la voce. "Fai quello che ti fa stare bene."

Lui annuì, poi alzò la mano. "Professore, vorrei essere interrogato, ho bisogno di recuperare il voto."

Yixing per poco non si strozzò, non se lo aspettava. Una volta finita l'interrogazione Baekhyun uscì dall'aula con la scusa di aver bisogno di lavarsi le mani visto l'uso che aveva fatto del gesso, ma la prima cosa che fece fu prendere il cellulare e chiamare Chanyeol che rispose dopo un paio di squilli. "Tutto bene?"

"Tutto alla grande, ho preso otto in matematica!" esclamò, ancora non credeva di avercela fatta, il professore gli aveva fatto perfino i complimenti. "È solo grazie a te se ci sono riuscito."

"Sei stato tu che ti sei impegnato, sono fiero di te." era veramente soddisfatto di essere riuscito a insegnargli qualcosa. "In questo momento io sono fuori a fumare, ho letteratura... una vera rottura di palle." disse delicatamente.

Baekhyun rise. "Ascolta, possiamo vederci più tardi? Ho bisogno di parlarti di persona." mentre porse quella domanda gli tremavano le mani, più precisamente al solo pensiero di quello che gli avrebbe detto si sentiva male ma sapeva di doverlo fare, perché non poteva continuare così.

"Va bene." accettò, e gli propose il luogo dell'incontro. Baekhyun passò le seguenti ore a mangiarsi le unghie, non sarebbe riuscito a calmarsi neanche volendo, e Yixing si divertiva a vederlo così.

Gli diede una pacca sulla spalla e cercò di tirarlo su di morale. "Vedrai che andrà tutto bene."

Una volta uscito da scuola si diresse verso il vicolo in cui si erano dati appuntamento, con le mani più sudate del solito. Come al solito Chanyeol ci avrebbe messo un po' per arrivare, per cui una volta giunto a destinazione si sedette davanti casa di chissà chi per riposare un po', scorreva nervosamente la home di vari social e cercava di calmarsi. Stava pensando ininterrottamente all'argomento che avrebbe trattato, e ormai aveva imparato il discorso a memoria. "Hey." riconobbe la voce del minore, per cui posò il cellulare e si alzò senza però dire una parola. "Stai bene?" chiese, lui annuì. Camminò piano fino a trovarsi faccia a faccia con lui, e gli afferrò un braccio con la mano. "Che stai facendo?"

"Puoi stare zitto? È abbastanza difficile anche senza te che mi chiedi spiegazioni." rise, il suo stomaco era ridotto davvero male in quel momento, continuava a bruciare così come il suo petto. "Stavo pensando a noi due." si bloccò, la sua mente si era come svuotata. Chanyeol, viste le condizioni in cui l'altro si trovava - le mani tremavano e con una di esse continuava a stringergli forte il braccio - cercò di rassicurarlo.

"Fai con calma."

"Non ce la faccio." sussurrò, Chanyeol quasi neanche riuscì a sentirlo. Decise di smetterla di mettersi in ridicolo e di agire, portò la mano dietro la schiena del più alto e guardò a destra e a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno, poi si sollevò fino a raggiungere il suo viso, probabilmente non erano mai stati così vicini e il suo cuore non aveva mai battuto così velocemente, riusciva a sentire pulsare ogni singola parte del suo corpo, anche se le gambe erano improvvisamente diventate leggere e sul punto di cedere.

Chanyeol sorrise e sollevò anche le sue mani, che posizionò dietro la schiena dell'altro. "Sai che non ho intenzione di muovermi, vero?" domandò, facendogli intuire che qualunque cosa lui avesse voluto, avrebbe dovuto prendersela personalmente.

"Non ho intenzione di tirarmi indietro." si fece coraggio e poggiò le labbra su quelle del più alto, che nel frattempo stava ancora sorridendo.

" si fece coraggio e poggiò le labbra su quelle del più alto, che nel frattempo stava ancora sorridendo

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a/n ; inizialmente non doveva andare così

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