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Una volta allontanatosi Baekhyun non voleva staccare la faccia dal petto dell'altro, soprattutto perché non voleva che vedesse quanto rosso fosse diventato. Chanyeol, dal canto suo, continuava a stuzzicarlo e a cercare di guardarlo negli occhi. "Che c'è?"

"Mi chiedi che c'è? Ti ho sbavato tutta la faccia." voleva solo autocommiserarsi fino alla fine dei suoi giorni, credeva di aver combinato un disastro.

"Non baci male, o forse mi è piaciuto perché lo aspettavo da tempo." disse, mettendo a dura prova il suo povero cuore. "Non mi dire che non avevi mai baciato qualcuno." Baekhyun non rispose. "Sul serio?"

"Cazzo, smettila." mugolò ridacchiando, si fece coraggio e lo guardò negli occhi. "Il mio primo bacio l'ho dato in seconda media a una ragazza che neanche mi piaceva, è stato il primo e ultimo che io abbia mai dato fino a due minuti fa, come ti aspettavi che baciassi?" chiese frustrato, sospirando e abbracciandolo, poi addolcì il tono di voce. "Lo stavi aspettando veramente?" lui si limitò ad annuire. Baekhyun voleva dirgli un'infinità di cose e fargli un'infinità di domande, ma proprio non ce la faceva e per quanto volesse affrontare una marea di argomenti con lui, in quel momento voleva e doveva solo andare via. "Devo tornare a casa per pranzo, mio padre mi sta aspettando e ho fatto già tardi." avvertì la sua espressione cambiare. "Ci vediamo dopo?"

"Devo venire ad aiutarti con matematica oggi?" chiese innocentemente, avvicinandosi a lui. "Me lo dai un altro bacio prima di andartene?"

Lo guardò e sorrise. "Sai che non ho intenzione di muovermi?"

Chanyeol spalancò gli occhi sorpreso, poi mise le mani sotto le sue braccia e lo attirò a lui, Baekhyun si lamentava perché gli stava facendo il solletico e lui nel frattempo cercava di baciarlo. "E stai fermo." disse, una volta che l'altro smise di muoversi lo baciò delicatamente, allontanandosi piano e guardandolo negli occhi. "Credi davvero che se mi inviterai a casa tua sarò in grado di spiegarti matematica?  In queste condizioni?"

Fece le spallucce. "Se non lo fai tu assumerò un altro insegnante."

"Non ci provare." riprese ad attirarlo a se e a fargli il solletico, poi lo baciò di nuovo. Un signore cominciò a risalire il vicolo, per cui si allontanò e cercò di ricomporsi. "Va bene a casa tua alle tre? E se finisco di studiare anche prima?"

"Dopo le due puoi venire in qualsiasi momento, mio padre va a lavoro a quell'ora." sorrise e cominciò ad avviarsi verso la via di casa. "A dopo." lo salutò, non appena fu certo del fatto che lui non lo vedesse, cominciò a strofinarsi le mani sul corpo emozionato, mentre un paio di persone si chiedevano cosa avesse che non andava. Doveva chiamare Yixing per avvisarlo, fu la prima cosa a cui pensò. Il cinese non aveva neanche provato a fingere di essere sorpreso, dal canto suo sapeva perfettamente che Baekhyun gli avrebbe parlato, non era certo di cosa sarebbe successo dopo ma era abbastanza intuitivo, per cui la cosa non lo stupì troppo.

Il ragazzo era appena arrivato a casa, camminò verso la cucina e salutò la donna che era ai fornelli, poi si diresse verso il bagno. Il tempo di mettersi dei vestiti comodi e andò a mangiare. I pranzi in famiglia erano sempre molto strani, perché c'era suo padre che parlava ininterrottamente di lavoro e la sua compagna che lo ascoltava, e Baekhyun che ogni tanto faceva qualche intervento, ma niente di eccezionale. Quel giorno però nascondere la sua espressione euforica era davvero impossibile, continuava a ridere da solo mentre mangiava, senza un motivo apparente. "Come mai sei così contento?" domandò alla fine l'uomo, incuriosito.

Baekhyun sollevò lo sguardo e lo guardò sorpreso. "Oh, è perché ho preso otto in matematica." disse, in effetti era anche per quello se era felice, aveva una preoccupazione in meno. "Di conseguenza sarò ammesso agli esami, sei contento?"

"Hai fatto il tuo dovere, bravo." si limitò a dire, poi si alzò. "Io vado."

"Anche io, comincio il turno presto oggi." disse la donna. "Baekhyun, puoi lavare tu i piatti?"

Suo padre lo stava guardando minacciosamente, non poté che accettare. "Va bene." disse, cercando di nascondere ciò che pensava veramente, ovvero che farlo era una gran seccatura. Non aiutava molto in casa e odiava anche fare solo il minimo.

Mentre cercava di scrostare il cibo che era rimasto attaccato alla teglia, pensava a Chanyeol. Non sapeva se stavano insieme, non sapeva come gestire quella storia, non sapeva come dirlo ai suoi, non sapeva un bel niente - con Jongin come sarebbe finita? E i suoi altri amici? Sarebbe durata per sempre o avrebbero smesso di frequentarsi prima o poi? Dopotutto si erano baciati meno di due ore prima. Chanyeol era davvero così gentile come sembrava? Cosa gli stava nascondendo? Non sapeva se si stava innervosendo a causa delle innumerevoli domande alle quali non riusciva a trovare una risposta o se la colpa era di quel vassoio che non ne voleva sapere di ritornare pulito, fatto sta che si sentiva parecchio frustrato.

Da una parte non doveva preoccuparsi della scuola dato che l'insufficienza di matematica era bella che recuperata, ma dall'altra ora ne aveva altre mille di preoccupazioni, e quella cosa certamente non giovava alla sua salute che ultimamente era messa peggio del solito. Sentì qualcuno suonare al campanello per cui si asciugò velocemente le mani e andò ad aprire, Chanyeol era già arrivato. "Ciao." lo fece entrare in casa. "Vieni in cucina, devo finire di lavare i piatti."

"Se sono tanti posso darti una mano." disse, Baekhyun scosse la testa.

"Ho quasi finito." rispose, poi guardò l'orologio. "Ma non sono ancora le due, non ti avevo detto di venire più tardi?"

"Mi annoiavo a casa." lo guardò e Baekhyun fece lo stesso, ma poi riprese subito a concentrarsi sulle stoviglie. Inutile dire che passarono una - o forse due - ore sul divano a fare matematica con la TV in sottofondo, anche se Baekhyun era meno attento della volta scorsa e invece di zittire Chanyeol con domande stupide lo faceva baciandolo. Alla fine Baekhyun aveva abbandonato il quaderno, e il minore ne aveva approfittato per prendere posto in mezzo alle sue gambe e sul suo petto, era decisamente a suo agio lì. 

"Chanyeol." lo richiamò, gli stava accarezzando la testa e l'altro si era quasi addormentato.

"Hai delle mani fantastiche." rispose lui, il maggiore sospirò e pensò che se c'era un modo per fargli capire che poteva fidarsi di lui, quello era raccontargli a sua volta un'esperienza personale. Magari lo avrebbe coinvolto e lo avrebbe invitato a condividere anche i suoi di ricordi, per cui si fece coraggio e si preparò a parlare di come la sua vita era finita nel baratro.

"Voglio dirti una cosa che non ho mai detto a nessuno."

blame - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora