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Baekhyun era completamente stregato, non faceva che pensare a Chanyeol. Gli sembrava tutto così strano, non appena aveva detto di dover andar via aveva cominciato ad allontanarsi, di conseguenza si era alzato e si era sentito gli occhi del minore addosso e il cuore aveva cominciato a battergli forte, quasi riusciva a percepire ancora quella sensazione. Dava l'impressione di essere un tipo tosto, ma erano sciocchezze come quelle a farlo sentire così vulnerabile. 

Stava per uscire con i suoi amici, magari quello lo avrebbe aiutato a smettere di pensare a quel ragazzo - sbagliato, perché Chanyeol aveva detto che ci sarebbe stato anche lui alla festa quella sera, e sapeva che se lo avesse anche solo visto gli sarebbe esploso il cuore. In quel periodo il paese era pieno di luci colorate, bancarelle e cose simili, e sarebbe rimasto così per una settimana. Erano passati quattro giorni da quando la festa era cominciata ma per un motivo o per un altro non era ancora salito su nessuna giostra, Jongin voleva assolutamente provarle tutte, in compagnia della sua fidanzata, naturalmente. Baekhyun si era aggregato a loro per cominciare, i suoi amici arrivavano leggermente più tardi, quindi andare lì con quel gruppetto iniziale era l'unica opzione.

"Io non voglio andare su quella lì, è troppo alta." si lamentò lei, Jongin, che aveva un braccio intorno al suo collo, ridacchiò e fece una battuta a dir poco pessima.

"Non sarà diversa dalla giostra che ti faccio provare tutti i giorni, amore."

Baekhyun spalancò gli occhi, perché aveva accettato di unirsi a loro? C'erano anche altri ragazzi ma non lo calcolavano di striscio, e le battute di Jongin gli facevano venire la pelle d'oca, voleva andarsene. "Ci sono i miei amici lì, ci vediamo dopo." disse, lui neanche lo salutò - cosa che non gli dispiacque più di tanto, voleva solo uscire da quella situazione imbarazzante, e ce l'aveva fatta. Solo che i suoi amici non c'erano davvero. Sospirò e prese il cellulare, poi chiamò Jongdae che rispose subito, tempo qualche minuto e si ritrovarono.

Andarono a prendere qualcosa da bere, dopo cominciarono a passeggiare in piazza. "Novità?" domandò Minseok, sorseggiando la sua birra.

"Oggi ho incontrato Chanyeol."

Per poco Jongdae non si strozzò. "Sei serio?"

Baekhyun fece le spallucce. "Devi dirci i dettagli." aggiunse il più grande. "Cosa avete fatto?"

"Parlato." si limitò a rispondere, facendo roteare il liquido posto all'interno della bottiglia che impugnava. "Certo che ha il suo fascino."

"I ragazzi alti il doppio di te ti affascinano? Guarda il lato positivo, non ci sarà bisogno di inginocchiarti quando -." Minseok diede al suo ragazzo una gomitata. "Quando gli chiederai di sposarti, naturalmente. Neanche ti sentirebbe lì in basso."

Baekhyun fece una pausa. "Tu hai appena fatto un'allusione sessuale." un'altra pausa. "Sei pazzo."

Continuarono a ridere e a scherzare, ma allo stesso tempo Baekhyun si sentiva un po' preoccupato - e non solo per la storia di Chanyeol, per quella sapeva benissimo che probabilmente si stava solo illudendo e facendo film mentali inutili, per cui il fatto che fosse tutto nella sua testa non lo sconvolgeva troppo. Forse bramava l'idea di poter avere qualcuno con cui condividere le cose belle della sua vita, avrebbe dato una svolta alle solite vicende banali, ma non era pronto. Forse aveva bisogno di altro alcool per sentirsi meglio, sarebbe volentieri tornato al pub ma i suoi amici avevano altri piani. Jongdae aveva previsto di ritornare alle giostre e di fare un giro lì, per Baekhyun non erano una novità, le provava ogni anno. 

E, senza eccezioni, ogni anno scendeva di lì con la voglia di vomitare. Era debole di stomaco ma aveva anche voglia di divertirsi e amava la sensazione che si provava quando si stava a testa in giù su quelle navi volanti, con una sola cintura che gli impediva di spiaccicarsi al terreno. Stavano camminando lungo la passerella che li conduceva all'uscita, aveva passato tutto il tempo a stringere la mano di Jongdae che nel frattempo stringeva quella del suo fidanzato, e naturalmente erano sembrati gli idioti della situazione, visto che avevano gridato per tutta la durata del giro.

"Stai bene?" domandò Jongdae che gli stava ancora tenendo la mano, aveva paura che gli girasse la testa. 

"È stato orribile." disse, poi guardò la giostra. "Facciamo un altro giro?"

C'era una fila lunghissima, quindi non appena rimisero i piedi per terra si concentrarono sulle persone che stavano salendo in quel momento, poi - magari - avrebbero fatto un altro giro, dopo essersi ripresi almeno un po'. Baekhyun batté ripetutamente le palpebre, stava avendo delle allucinazioni o Chanyeol era appena salito sulla giostra? Era insieme a Zitao. A proposito, Yixing che fine aveva fatto? Non lo vedeva da quella mattina ed era strano che non lo avesse chiamato, chissà cosa stava combinando. "Baek, andiamo?" chiese Minseok, lui scosse la testa e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, avrebbe potuto tranquillamente parlare in modo normale perché la musica era altissima, ma era, come al solito, meglio prevenire.

"C'è Chanyeol, guarda al centro, è vicino al cinese ricco." 

Minseok lo disse anche a Jongdae, e tutti insieme lo guardarono. "Beh, è figo."

"Concordo." rispose Jongdae. "Ci vuoi parlare?"

"Scherzi? Andiamo via." Baekhyun girò i tacchi, poi lo rifece ancora, ritrovandosi di nuovo con gli occhi puntati su tutta quella gente, anche se i suoi squadravano qualcuno in particolare. "Anzi, aspettate solo un minuto."

L'uomo che si occupava di gestire la giostra, vedendoli così vicini alla locandina li indicò. "Volete salire? Ci sono altri due posti liberi."

Jongdae annuì. "Vieni Baek? Eri tu quello che voleva fare un altro giro, o mi sbaglio?" poi recuperò due biglietti, ne passò uno al ragazzo e uno a Minseok. "Scusa amore, ma io non ho proprio lo stomaco per andarci di nuovo, accompagnalo tu. Considera questo biglietto come il regalo per il nostro mesiversario."

Lui sbuffò, afferrando il foglio di carta e risalendo sulla giostra. "Se quando scenderò sarò ancora lucido userò la tua testa invece del sacco da boxe lì di fronte."

Baekhyun sorrise come un bambino al luna park, metafora più accurata non c'era mai stata, aveva smesso di pensare a Chanyeol - finché non si sedette sulla giostra e realizzò che stavano per provare le stesse identiche sensazioni in quel momento, e che avrebbe tanto voluto vederlo mentre urlava terrorizzato, forse doveva lasciar salire Jongdae al suo posto. Sicuramente quella sera non si sarebbero salutati ma, nonostante ciò, il fatto che avessero incrociato lo sguardo per un paio di secondi, poco prima, lo rendeva felice.

blame - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora