Capitolo Ventitre

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POV KYLE

Mi allontani dalla cucina con in mano il telefono che continuava a squillare.
Appena raggiunsi un punto isolato dagli altri guardai il nome sullo schermo un'ultima volta e accettai la chiamata portandomi il telefono all'orecchio

"Kingsbury pensavo non rispondessi più" disse la solita voce del Signor Holland
"Scusa l'attesa...allora, presumo tu abbia novità per me" risposi con altrettanto tono serio
"In realtà non molte, il padre è ancora disperso, ma c'è giunta voce che si sia diretto da qualche parte nel Queens"
"Immagino tu abbia già mandato dei uomini a cercarlo"
"Esattamente, ma piuttosto, dimmi, come procedono le cose lì?" chiese  con un pizzico di curiosità nel tono

Ovviamente non gli avrai mai detto che avevano deciso di far uscire Lindy dalla stanza o che addirittura fosse uscita fuori dal Rifugio e stesse familiarizzando con il resto dei Bloods
"Procede bene,la ragazza fa un po' di storie, ma si è arresa alla fine" dissi io con un ghigno cercando di essere più convincente possibile
"Mh, bene, bene e sa del padre?" Chiese Holland con voce dura
"Ho preferito non dirglielo non vorrei uscisse pazza o qualcosa del genere e facesse qualche cazzata e poi per il momento sembra si sia dimenticata di avere un padre" dissi in tono convincente, accorgendomi  però che quello che avevo detto appena non era solo un modo per convincere Holland, ma c'era della verità di fondo

"Perfetto, meno domande fa meglio sarà per noi. Ti chiamerò appena avrò notizie del padre, tu continua come stai facendo e ti assicuro che vedrai dei bei bigliettoni" disse Holland con una risata cupa
"Ci conto" dissi in tono serio e subito dopo Holland riattaccò

Presi il telefono e lo rimisi dentro la tasca dei jeans incamminandomi a passi svelti verso la cucina
La telefonata di Holland mi aveva lasciato un senso di freddezza, riportandomi alla realtà, cioè che Lindy era un ingaggio molto costoso e sopratutto che suo padre era scomparso senza lasciare nessuna traccia e la cosa peggiore era che avevo l'impressione che se Holland no l'avesse travato per Lindy  le cose non sarebbero andate bene.


Arrivato in cucina vidi gli altri mangiare e discutere allegramente tranne Lindy, lei continuava a fissarmi con un'espressione tesa e preoccupata sul volto
Mi sedetti al mio posto, esattamente di fronte a lei e senza guardarla iniziai a mangiare gli spaghetti che c'erano dentro mio piatto

Mentre mangiavo continuavo a sentirmi addosso il suo sguardo , ma avevo imparato come fosse fatta  e sapevo benissimo che guardarla negli occhi sarebbe stata la cosa più sbagliata che potessi fare.
Anche se cercavo in tutti i modi di non darlo a vedere, ma sopratutto di respingere tutto questo, da quando quella sera avevo rapito Lindy in piena notte qualcosa era cambiato e conoscendola e passando del tempo con lei avevo capito che tutto questo era opera sua, del suo modo di preoccuparsi per me nonostante io la trattassi il più delle volte di merda e il suo comprendere, capire e vedermi per quello che ero davvero al di là del muro che mi ero costruito intorno.
Lindy piano piano era riuscita non so come a farsi strada nella mia vita, nella mia famiglia e nella mia routine e per quanto potesse essere una rompipalle testarda e stronza non potevo fare a meno di preoccuparmi per lei, di domandarmi sempre cosa stesse facendo o cosa stesse pensando e di non farmela venire in mente ogni minuto della giornata
Per quanto io ci provassi, per quanto cercassi di allontanarmi da lei, creare distanza, chiudere i miei sentimenti  e inalzare muri, lei riusciva sempre a rompere e superare tutto senza nessuno sforzo... Perché la verità era che per quanto io ci provassi sarebbe stato sempre tutto vano ed era inutile cercare di lottare ancora e ancora, avrebbe sempre vinto lei
E per la prima volta nella mia vita avevo capito una cosa che non avrei mai creduto fosse vera,cioè che alle volte bisogna perdere per vincere qualcosa di più grande.

Da quando mi hai rapita [FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora