Capitolo Cinquantasei

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Lo squillo del cellulare mi fece aprire improvvisamente gli occhi

Inizia a tastare sul comodino accanto a me fino a che non lo trovai

Chi poteva essere a quest'ora?


Guardai lo schermo del telefono e scossi la testa contrariata


"Buongiorno raggio di sole" canzonò Nicole con voce allegra

Mi portai la mano al viso e mi stropicciai gli occhi

"Dio Nicole, ma sono le nove del mattino ..." mi lamentai a bassa voce

"A quanto pare qualcuno qui a fatto le ore piccole" disse con voce allusiva

A quelle parole mi girai verso Kyle disteso accanto a me ancora addormentato e sentì il viso andare a fuoco al ricordo di ieri sera ...

"Nicole ... " la intimai

"Ok, ok, va bene mi faccio i fatti miei, ho capito ... ma adesso però alza il tuo bel culo dal letto Signorina, perché sto morendo di fame e sai quanto io odi mangiare da sola" concluse con voce dolce

Sapevo sarebbe finita così ...

"D'accordo dammi qualche minuto, ci vediamo allo Charlotte's Cafè " dissi esasperata

"Perfetto, a tra poco! " squittì contenta riagganciando



Scostai le coperte dal mio corpo e mi misi a sedere voltando la testa verso Kyle

Sembrava così tranquillo, ma sapevo che non appena avrebbe aperto gli occhi quell'espressione così serena sarebbe scomparsa lasciando il posto a qualcosa di più oscuro e tormentato che ormai lo accompagnava da tutta una vita e che odiavo con tutto il cuore

Odiavo sapere che qualcosa dentro di lui lo facesse stare male e odiavo ancora di più sapere che la vita che aveva scelto lo mettesse in situazioni che potevano costargli la vita, come l'affare che avrebbe dovuto svolgere tra qualche ora, l 'affare a cui non mi era permesso partecipare

Avevo promesso a Kyle che mi sarei allontanata dal Rifugio per tutto il giorno

Gli avevo detto che sarei andata da Christophe e avrei parlato con mia madre e l'avrei fatto, ma nonostante tutta la mia situazione fosse folle e terribile, il mio pensiero su Kyle e dei ragazzi lo era molto di più.

"Ei piccola ... " sussurrò una voce alle mie spalle

Mi voltai di scatto ritrovandomi davanti il viso assonnato di Kyle

"Buongiorno ..." risposi sforzando un sorriso

Kyle si mise a sedere contro la testiera del letto e iniziò a scrutarmi attentamente

"Allora hai intenzione di dirmi a cosa stai pensando?" mi chiese di colpo serio incrociando le braccia contro il petto

Beh a quanto pare ero una pessima bugiarda

"Non riesco a non pensare al fatto che stanotte tu e gli altri farete un' enorme cazzata Kyle, perché? Dimmi perché organizzare un incontro che sapete già sarà un suicidio?" sbottai di colpo liberando tutta la mia frustrazione

"Perché devo farlo Lindy" rispose prontamente alzandosi di colpo dal letto e iniziando a camminare per la stanza nervosamente

"Kyle, hai una scelta e stai facendo quella sbagliata" ribattei con veemenza

Kyle si fermò di colpo davanti la finestra della stanza

"No Lindy, non ho una scelta" e si staccò dalla finestra e venendo verso di me "I Bloods non possono prendere e mollare a loro piacimento quando le situazioni si fanno pericolose altrimenti non saremmo mai arrivati dove siamo ora"


Da quando mi hai rapita [FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora