Capitolo Diciannove

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                                                                          POV KYLE

Scesi le scale dirigendomi al piano di sotto per raggiungere i ragazzi
Mi sentivo davvero esausto e avevo passato una notte abbastanza travagliata e non avevo dormito un granché bene.

"Buongiorno ragazzi" dissi sedendomi in uno degli sgabelli della cucina
"Hai davvero un'aspetto schifoso Kyle" disse Jughead sedendosi accanto a me
"Grazie Jughead, davvero avevo proprio bisogno di sentirmelo dire" risposi riempiendomi una tazza con del caffè appena fatto
"Dovere amico" e subito dopo fece un risolino divertito

Isaac si avvicinò a noi occupando uno degli sgabelli accanto a Jughead

"Tutti pronti per stasera?" chiese Isaac masticando un toast
"Non vedo l'ora che arrivi stasera" rispose Emmett estasiato
"Calmati Emmett non farti prendere dalla frenesia, dobbiamo essere molto concentrati, è un ingaggio abbastanza rischioso" ribatté Damon in tono di rimprovero
"Dai Damon abbiamo superato di peggio, ti ricordo la sparatoria con i Rodriguez, quella si che è stata una lotta all'ultimo sangue, non è vero Kyle?" Disse Emmett ridendo


Continuavo a guardare un punto davanti a me da almeno cinque minuti con la tazza del caffè sospesa tra le labbra.
Non vedevo ne sentivo Lindy da ieri sera e tutto ciò mi riempiva di un'agitazione che non riuscivo a controllare.

"Ei Kyle, hai sentito quello che ho detto?" mi chiese ad alta voce Emmett sventolandomi una mano sul viso
"Cosa? Scusa Emmett, ero distratto" dissi con noncuranza e aggiungendo subito dopo "Qualcuno ha visto Lindy?" e mi girai verso di loro.
"Sono salito da lei per chiederle di venire a fare colazione con noi, ma ha detto che non si sentiva bene... in effetti non aveva una bella cera" rispose Emmett pensieroso, con tono preoccupato

Merda
Ero decisamente un coglione.

Mi alzai dallo sgabello e poggiai la mia tazza di caffè sul bancone
"Vado a vedere come sta" dissi agli altri dirigendomi verso le scale senza aspettare una risposta

Percorsi il corridoio fino alla porta chiusa di Lindy.
Da quando gli avevamo dato più libertà, Emmett aveva disattivato la telecamera per darle più privacy quindi per sapere cosa stesse facendo in questo momento dovevo aprire quella porta, così rimasi qualche minuto a fissarla non sapendo cosa aspettarmi.

"Forza Kyle, tira fuori le palle" dissi a bassa voce a me stesso

Era davvero ridicolo che io mi trovassi lì impalato come un coglione e non trovassi il coraggio di entrare,
Fanculo, alzai il pugno e finalmente bussai a quella dannata porta.

"Lindy... sono Kyle, posso entrare?"
Ma non ricevetti nessuna risposta, così l'aprì

Del resto, chi tace acconsente, no?

Appena entrai nella camera, vidi Lindy seduta sul letto a gambe incrociate intenta a disegnare sul suo album.
Non disse una parola ne alzò la testa e questo non fece che aumentare la mia agitazione.

Dio...perché tutto questo a me?

Chiusi la porta delicatamente alle mie spalle e mi avvicinai al letto a passi lenti

"Possiamo parlare?" Dissi continuando a guardare la sua testa china sull'album
"Non ho niente da dirti" rispose lei in tono neutro, continuando il suo disegno
"Beh io si" risposi seccato dal suo completo ignorarmi nonostante io fossi lì per chiederle scusa
"Non voglio ascoltarti Kyle, quindi va via." ribatté un po' più dura di prima, cosa che mi fece alterare ancora di più.
"Non vado via Lindy, non sta volta." risposi in tono fermo

Da quando mi hai rapita [FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora