Capitolo Trentasette

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Erano le 05:00 del mattino
Da quando ero tornata dall'ingaggio avevo passato tutta la notte a rigirarmi sul letto senza riuscire ad addormentarmi.
Avevo il cervello invaso di pensieri che mi tenevano sveglia e non c'era modo di spegnerli.
Pensavo a quanto mi sarebbe mancato tutto questo posto, al suo calore e all'affetto che si riusciva a cogliere non appena varcavi la soglia del Rifugio e quel magnifico lago nel giardino che rifletteva la luce del sole e della luna, mi sarebbero mancati Bloods, ognuno di loro che in così poco tempo erano diventati parte del mio cuore e infine Kyle...
Da quando l'avevo conosciuto avevo iniziato a provare per lui cose che pensavo di non riuscire a provare per nessuno, un uragano di emozioni che tutt'ora mi lasciavano confusa...
Ci eravamo urlati contro cose terribili, avevamo passato momenti tristi, avevamo condiviso paure e sensazioni che avevano toccato entrambi, ma adesso le cose erano cambiate...c'era freddezza, indifferenza tra noi e anche se tutt'ora non riuscivo a capire il perché del suo improvviso distacco nei miei confronti, dovevo andare avanti per la mia strada nonostante mi sentissi delusa come non mai....

Mi alzai dal letto frustrata
Avevo promesso a Kyle che non appena avrei preso i soldi sarei andata via di qui e oggi era quel giorno.
Mi avvicinai alla mia scrivania e recuperai una penna e due fogli
Gli addii non erano mai stati il mio forte e pensare che tra qualche ora avrai dovuto salutare tutti e abbandonare questo posto che avevo considerato casa più di ogni altro posto, mi spezzava il cuore...

Mi sedetti davanti la mia scrivania e inizia a scrivere due lettere che avrai lasciato per loro prima di andarmene, così che al risveglio le avrebbero lette e avrebbero pensato e a quanto io gli fossi grata per tutto.

Misi i due fogli accuratamente scritti in due buste separate e mi asciugai le lacrime che continuavano a scorrere
Qualche mese fa avrai fatto qualsiasi cosa a finché qualcuno mi portasse via da qui e adesso avrei fatto qualsiasi cosa per poterci resta invece...

Recuperai un borsone dal mio armadio e ci misi dentro un po' di vestiti, i i soldi dell'ingaggio, ma proprio quando stavo per recuperare il mio album da disegno pigiato sul comodino l'occhio mi cadde sul il suo cassetto appetto dove riuscito ad intravedere un piccolo bigliettino ripiegato.
Kyle me l'aveva fatto trovare su quello stesso comodino il giorno dopo la faccenda con Holland.
Lo aprì lentamente e iniziai a rileggere la promessa che Kyle mi aveva fatto e che alla fine aveva mantenuto, ma non avrai mai pensato che un giorno sarebbe stato lui stesso invece a mandarmi via.
Rigirai il biglietto qualche altro minuto tra le mani e facendo un grosso sospiro lo posai sul letto
Dovevo dimenticare Kyle e tutto quello che avevo vissuto in questi mesi, era l'unica opzione che avevo per andare avanti senza di lui.

Misi il borsone in spalla ed uscì dalla mia stanza chiudendo la porta lentamente.
La casa era silenziosa e speravo che nessuno si svegliasse e mi vedesse sgattaiolare via perché avrebbe reso solo le cose più difficili...
Senza fare rumore, iniziai a percorrere tutto il corridoio e lanciai una sguardo alla porta chiusa di Kyle un'ultima volta
Scesi la rampa di scale e arrivata in soggiorno, adagiai le due lettere sul tavolo, recuperando uno dei cellulari di emergenza che si trovavano lì e dopo essermi guardata intorno un' ultima, faci un grosso respiro
Volevo stampare nel cuore tutte le sensazioni e gli odori di questo posto per sempre, nonostante volessi dimenticare tutto in fretta

Arrivata alla porta l'aprì piano e uscendo me la richiusi alle spalle sentendo il mio cuore spezzarsi ancora una volta.

Dopo essermi allontanata il più possibile, estrassi il telefono dalla testa dei miei jeans e chiamai un taxi che arrivo esattamente dieci minuti dopo rendendo il tutto così veloce che quasi sembrava solo un brutto sogno

"Salve signorina, dove la porto?" Mi chiese il tassista con tono gentile
"Ad Harlem, grazie" risposi con voce malinconia e pregai che il tassista non mi facesse domande a riguardo
"Bene, saremo lì tra pochi minuti" e dopo avermi rivolto un lieve sorriso dallo specchietto retrovisore, mise in moto il taxi e iniziò ad allontanarsi da Woodstock.










Da quando mi hai rapita [FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora