Capitolo Ventiquattro

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POV KYLE

Durante il tragitto verso il Rifugio nessuno dei tre disse una parola, non riuscivo a non pensare al fatto che il padre di Lindy fosse davvero morto e a tutto quello che avrebbe comportato se si fosse venuto a sapere.
Dovevo trovare una soluzione a tutto questo e risolvere questa faccenda prima che le cose si sarebbero messe davvero male.

Dopo quelli che mi parvero minuti interminabili arrivammo al Rifugio.
Scesi dall'auto seguito da Isaac e Kevin e spalancai di colpo la porta ritrovandomi davanti il resto dei Bloods e Lindy comodamente seduti nei divani del soggiorno intenti a chiacchierare tra di loro.
Senza guardarli iniziai ad incamminarmi verso l'ufficio
"Damon, Jughead ed Emmett, vi voglio in ufficio subito" dissi in tono freddo entrando in ufficio e chiudendomi la porta alle spalle
Esattamente un minuto dopo il resto dei ragazzi entrò
"Sedetevi" dissi io iniziando a fare avanti e indietro per la stanza nervoso
Appena tutti si furono accomodati mi avvicinai alla mia poltrona e mi sedetti anche io
"Cos'è successo Kyle?" Chiese Jughead preoccupato
"Il padre di Lindy è morto" dissi io con tono serio
"Ma che dici...cos'è successo?" Domandò Emmett a bocca aperta sconvolto come il resto di noi
"Doveva dei soldi a Gerard e quando ha provato a tentare la fuga nel Queens lui lo ha trovato, ucciso e buttato chissà dove nel mar Atlantico" risposi coprendomi  il viso con le mani
"Gesù..." disse Emmett senza parole
"Immagino che Lindy non sappia niente di tutto questo" chiese Damon guardando verso di me
"No e non deve saperlo, gliene parlerò io quando sarà il momento giusto... La cosa più importante adesso è un'altra, se si scopre che Jack Tylor è morto, anzi se Holland lo scopre temo che per Lindy le cose si mettano davvero male" dissi in tono preoccupato
"Holland pensa ancora che Jack sia da qualche parte nel Queens, giusto?" Chiese Isaac pensieroso
"Esatto" risposi guardandolo
"Beh finché il corpo non viene fuori Holland crederà che Jack sia ancora disperso"
"Quindi cosa proponi di fare?" Chiese Jughead interrogativo
"Purtroppo non possiamo fare molto se non sperare che nessuno parli, ovviamente è escluso il fatto di uccidere tutti quelli che sanno della sua morte, quindi Emmett levatelo dalla testa" disse Isaac indicando Emmett intento a sbuffare contrariato
"Ci deve essere qualcosa che possiamo fare, se Holland scopre che Jack Taylor è morto è la fine" dissi io frustrato

improvvisamente il rumore di qualcosa che si infrangeva ci fece voltare tutti verso la porta
Mi alzai e uscì dall'ufficio di corsa, vedendo Lindy scappare via fuori dalla porta di casa.
Inizia a correre cercando di raggiungerla
Cazzo, aveva ascoltato tutto

"PERCHÉ NESSUNO MI HA DETTO DI MIO PADRE?!" urlò Lindy in lacrime
"Lindy.." dissi con voce affranta cercando di avvicinarmi di più a lei
"NON TI AVVICINARE!" urlò contro di me guardandomi in cagnesco e improvvisamente prese ad indicarmi "Tu, come hai potuto farmi una cosa del genere? Ero sua figlia non avevo forse il diritto di sapere?!" aggiunse continuando ad urlare
"Certo che ne avevi il diritto... Lindy te l'avrei detto avevo solo bisogno di tempo" risposi mortificato provando ancora ad avvicinarmi a lei ma ricevendo in risposta uno sguardo ammonitore, così mi arresi
"Quanto tempo? Un mese? Un anno? E intanto io sarei stata chiusa qui dentro senza sapere che mio padre era morto?" disse facendo una risata amara tra le lacrima "sai, sei proprio uno stronzo"
"Ti giuro che l'abbiamo appena scoperto Lindy, non te l'ho detto perché avevo bisogno di capire che cosa fare adesso, per te le cose si metteranno male se si viene a sapere in giro" risposi con tono preoccupato

A quelle parole Lindy sembrò calmarsi, ma le lacrime continuavano a scenderle sulle guance nonostante cercasse di non perdere il controllo
"È stato il tizio che mi ha fatta rapire ad ucciderlo?" Chiese in tono freddo guardandomi negli occhi
"No, è stato un uomo a cui doveva tanti soldi, tuo padre a quanto pare aveva vari debiti in giro e stava cercando di scappare nel Queens ma sono riusciti a trovarlo prima che riuscisse a scappare" dissi io facendo dei piccoli passi verso di lei
"Gesù..." rispose in un sussurro mettendosi una mano sugli occhi e aggiungendo subito dopo "e adesso dov'è?"
"Da qualche parte nel mar atlantico" dissi facendo un ultimo passo
"Non ho potuto nemmeno dirgli addio..." rispose a bassa voce guardando un punto davanti a lei
Allungai una mano e la posai sul suo viso asciugandole le lacrime che continuavano a scendere imperterrite
"Mi dispiace tanto Lindy..." gli sussurrai affranto

Più guardavo Lindy stare male, più sentivo il mio cuore soffocare, come se piano piano qualcuno lo stesse stritolando con le proprie mani...
non avevo mai provato una sensazione simile e non sapevo come comportarmi ne cosa fare per aiutarla
Così feci l'unica cosa che in quel momento mi sembrò più giusta
Mi avvicinai ancora di più a lei e la  strinsi tra le mie braccia
In un primo momento la sentì irrigidirsi, ovviamente non si aspettava che avrai fatto una cosa del genere , come del resto non me lo sarai mai aspettato neanche io, ma poi sembrò lentamente rilassarsi
Allargò le sue braccia e le posò sui miei fianchi e lentamente incastrò il suo viso nel punto tra la mia spalla e il mio collo continuando a versare lacrime silenziose.
Allungai una mano e gliela passai tra i capelli, appoggiando il mio mento sulla sua testa, lasciandola sfogarsi per qualche altro minuto
Per quanto potessi sembrare insensibile però adesso che sapeva del padre avrei dovuto informarla del rischio che poteva correre

"Lindy ascolta, se il signor Holland venisse a sapere che tuo padre è morto e non potrà più risarcirgli  il denaro che gli deve, per te le cose inizieranno ad essere pericolose" dissi io prendendole il viso tra le mani
"Cosa vuoi dire?" Rispose confusa
"Nelle migliori delle ipotesi dovrai pagare tu il debito di tuo padre" dissi guardandola negli occhi
"Ma io non ho tutti quei soldi" rispose sbarrando gli occhi in preda al panico
"Non preoccuparti di questo, ce ne occuperemo noi" dissi con voce calma cercando di non farla agitare e aggiungendo subito dopo "ma ho la sensazione che non si accontenterà dei soldi" dissi con tono preoccupato

Di colpo, la presi per mano e inizia a camminare verso la casa
"Vieni con me" dissi entrando in casa e aprendo la porta dell'ufficio, trovando i ragazzi esattamente come li avevo lasciati

Appena ci videro entrare rimasero sorpresi
"Siediti Lindy" dissi indicandole la sedia vuota  accanto ad Emmett e continuando subito dopo "ho informato Lindy del pericolo in cui si trova in questo momento ed è giusto che lei stia qui dato che la cosa la tocca in prima persona, spero siate d'accordo con me" dissi guardando le facce dei ragazzi annuire
"Perfetto, adesso dobbiamo capire cosa fare, Isaac tu hai qualche idea?" dissi guardando verso la sua direzione
"Forse, ovviamente non è detto che funzioni, sopratutto se si viene a sapere della morte del padre di Lindy" rispose Isaac un po' incerto guardando per un momento verso lindy e rivolgendogli un sorriso di scuse
"Beh, parlacene" aggiunse Emmett poggiando le sue mani sotto il mento
"D'accordo... Allora, la cosa più ovvia da fare secondo me sarebbe quella di pagare il debito con Holland perché sappiamo tutti che nelle migliori della ipotesi Holland potrebbe far pagare tutto quanto a Lindy e la soluzione più ovvia sarebbe quella di pagare il debito a nome suo, ma noi non sappiamo con sicurezza che Holland prenda in considerazione questa alternativa, quindi secondo me dovremmo agire in maniera diversa.
Kyle chiamerà Holland dicendogli che vuole dare una mano nelle ricerche del padre di Lindy e quando lui accetterà, faremo finta di averlo trovato nel Queens e di essere riusciti a farci dare tutto il denaro per risarcire il debito, così quando incontreremo Holland pagheremo il debito e finalmente lascerà in pace Lindy e chiuderemo questa cosa una volta per tutte" disse infine Isaac accasciandosi sulla sedia

Per un paio di secondi nessuno parlò, quando improvvisamente la voce di Lindy interruppe il silenzio
"Non posso permettervi di pagare il debito, sono un sacco di soldi e in più non è una cosa che tocca fare a voi" disse con voce seria
"Smettila Lindy, se per questo non è neanche una cosa che tocca fare a te" aggiunse Emmett scuotendo la testa contrariato
"Ha ragione, pagherò io il debito e non voglio sentire ribattere" dissi con tono duro guardando verso Lindy e aggiunsi subito dopo "Faremo come ha detto Isaac, dopo aver chiamato Holland partiremo per qualche giorno nel Queens così da rendere la cosa più credibile e in seguito organizzerò l'incontro con Lui per pagare il debito.
Se nessuno parla, riusciremo ad uscire da tutto questo senza ulteriori problemi, chiaro?" Dissi guardando tutti e vedendoli annuire subito dopo

Improvvisamente vidi Lindy alzarsi dalla sedia
"Adesso che sembra che abbiamo un piano, se non vi dispiace andrò un po' in camera mia, scusate" e senza dire altro uscì fuori dall'ufficio salendo subito dopo le scale del piano di sopra

Mi alzai dalla sedia di scatto pronto a raggiungerla, quando una mano si posò sul mio braccio
"Kyle lasciale un po' di tempo da sola, dopotutto per quanto pezzo di merda potesse essere Jack Tylor era sempre suo padre" disse Jughead con tono calmo
Rimasi in piedi per qualche altro secondo e poi mi sedetti di nuovo mettendomi le mani sul viso
"Hai ragione, ha bisogno di tempo per lei" risposi sospirando affranto ma continuando ad avere in testa il dolore che stesse provando in questo momento e che non so come aveva fatto riaccendere anche in me dopo che per anni avevo cercato di sotterrarlo nella parte più profonda di me.

Da quando mi hai rapita [FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora