Cap. 4 - Notizie

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"È noto a tutti che quando una donna porta in grembo il frutto del seme del marito, diventa più vulnerabile a ogni genere di disturbo fisico. Quando il ciclo si interrompe, molte donne sperimentano improvvise vampate di calore o una copiosa sudorazione, specie di notte. Hanno difficoltà a dormire e si sentono spesso deboli e affaticate. La pelle delle mani e dei piedi si assottiglia, e di conseguenza si procurano più facilmente delle ferite. In genere il desiderio sessuale si affievolisce. Persino le contadine più robuste perdono in parte la capacità di svolgere quei lavori pesanti che un tempo affrontavano senza problemi. Le ossa si rompono più facilmente, è sufficiente una banale caduta in cucina.

Quello che forse è meno noto, è che le donne diventano più inclini ad attacchi di malinconia, rabbia o volubilità. Nel vano tentativo di proteggere il frutto del loro grembo, persino la donna più posata cede a capricci e attività inutili. Di norma queste tempeste passano entro i primi mesi, quando la donna riacquista la propria dignità e accetta serenamente il suo nuovo stato. A volte, tuttavia, questi sintomi possono precedere un deterioramento mentale. Dimentica le cose, sbaglia i nomi delle persone, lascia incompiute le normali incombenze quotidiane e, in casi estremi, non riconosce più i membri della propria famiglia. I famigliari saranno meno addolorati dalla sua condizione se l'avranno trattata con dolcezza e pazienza. Dovesse assumere comportamenti pericolosi, come aprire le porte di notte, uscire sotto la pioggia o dare in escandescenze, sarà bene farle bere una tisana di valeriana, abbastanza forte da tranquillizzarla. Questo rimedio, somministrato con regolarità, porterà la pace sia alla donna sia ai famigliari stanchi di accudirla."

· 'Sulla procreazione' della guaritrice Mellea

L'intrusione di Abelas fu come un sussurro all'orecchio. Solo che quando si dorme un sussurro normale non si sente; invece un'intrusione nel mio studio a Corvo Bianco non si può ignorare tanto facilmente. Trovai l'elfo ambrato straordinariamente ripreso dopo l'intervento, era placidamente seduto su una delle poltrone accanto ad un basso tavolino di legno e ottone. "Ti penti mai di aver messo tutto nero su bianco, Solas?" Abelas non dormiva mai. Era sempre stato così, ma più passava il tempo e meno mi sembrava che avesse bisogno di dormire. Di conseguenza, dava per scontato che nemmeno io dormissi, e se mi capitava di appisolarmi dopo una giornata di duro lavoro lui s'intrufolava nel mio mondo senza maggior riguardo per la mia riservatezza del fratello minore. In questo erano seccanti alla stessa maniera. Un tempo, si limitava a comparire furtivamente e spesso mi tirava fuori dai guai. Ora, una vita dopo e a miglia di distanza, si accontentava di assicurarsi che io stessi bene. La sua abilità furtiva era qualcosa di prodigioso, ma anche un'incredibile seccatura. Mi stropicciai gli occhi, accasciato sull'altra poltrona dal lato opposto del tavolino. Ruotai la testa disorientato. La sua voce mi echeggiava nella testa con un tono urgente e imperioso e non era solo una questione di parole. Era come se il tuo tono e quel suo sguardo ambrato, contenessero l'impressione che aveva di me. Proprio come Ainwen un tempo mi vedeva più come un lupo che come un elfo, e la sua sensazione che fossi una creatura selvatica e diffidente talvolta venava ancora le nostre conversazioni, così per Abelas sarei sempre rimasto un ragazzino da proteggere ad ogni costo. Feci appello a tutte le mie forze: "Stavo dormendo." "Non è poi così tardi!" A poco a poco mi resi conto dell'ambiente che ci circondava. Abelas fissava il fuoco acceso in un caminetto; riuscivo a sentire l'odore del legno di melo che bruciava come anche l'aroma intenso del vino rosso che il vecchio stava bevendo da un calice di cristallo. Era tutto così diverso dalle stanze dove alloggiavano i soldati al Tempio di Mythal. L'abile Comandante delle Sentinelle Elfiche che aveva servito Mythal fino alla fine adesso era un elfo di mezza età e rispettabile uomo di Stato, ambasciatore presso Brokilon. A volte mi domandavo se questo suo nuovo ruolo lo annoiasse. Di sicuro non lo stancava!

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