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SUBJECT THIRTEEN !
( WILL BYERS )chapter six | LET'S GO SOMEWHERE
WILL'S POVQuel sabato mattina il sole splendeva nel cielo.
Era da tanto che ad Hawkins non c'era una giornata così bella e soleggiata.
«Will, mi assicuri che sono vestita bene? E i capelli sono a posto?» mi chiese mia madre, non appena ci fermammo davanti alla porta di casa degli Hopper.Alzai gli occhi al cielo e annuii, desiderando che a quel pranzo fosse venuto anche mio fratello.
Nonostante questo ero davvero emozionato di entrare in quella casa: non vedevo l'ora di vedere di nuovo Oliver.Nell'ultima settimana io e il ragazzo non ci eravamo visti più di tanto, anche perché lui era davvero impegnato a recuperare tutte le materie.
Si era rivelato un ragazzo davvero intelligente: Jane mi aveva anche raccontato che capiva tutto al volo e che quindi il mio aiuto nello studio era di per se inutile.Venne ad aprirci Hopper, con un sorriso stampato sul volto, e ci fece accomodare nella piccola casetta.
Non appena entrai, vidi il viso di Oliver, che ormai conoscevo alla perfezione.
«Oh cazzo, grazie per essere arrivato, non ce la facevo più da solo con Jim!» si avvicinò a me e mi sussurrò nell'orecchio, facendomi venire dei brividi su tutta la schiena.«Eleven non c'è?»
«No, è andata dai Wheeler... Mi sono dovuto sorbire io tutte le preoccupazioni di Hopper!»
«Non me ne parlare, è da quando siamo usciti da casa nostra che mia madre non fa altro che chiedermi come sta!»Scoppiammo entrambi a ridere e andammo a sederci a tavola.
Con Ollie, il pranzo non fu pesante e noioso come mi aspettavo: già solo la sua presenza rendeva tutto molto più interessante.Osservavo come mangiava, il suo modo di spostarsi i capelli dal viso e come i suoi occhi si illuminassero quando Hopper parlava di Eleven.
Il solo pensiero che ad Oliver piacesse Eleven, mi faceva venire il voltastomaco.Più di una volta i miei occhi incontrarono i suoi. Non si creò una situazione imbarazzante, ma invece provai un qualcosa di famigliare, come quando torni a casa dopo parecchio tempo e ti senti protetto, al sicuro.
Ogni volta che i suoi bellissimi occhi si posavano su di me mi sentivo speciale e provavo qualcosa che non avevo mai sentito con nessuno.
Mi domandai se anche lui provasse le stesse emozioni contrastanti che stavo provando io durante quel pranzo.Mia madre e Hopper iniziarono a parlare tra di loro, creando un discorso sempre più intimo e imbarazzante.
Io e Ollie ci guardammo sconsolati.
«Ragazzi, che ne dite di andare a farvi un giro?» ci propose mia madre, osservandoci impaziente.
«Will! Puoi accompagnare Oliver a cercare un lavoro extra scolastico! Che ve ne pare?» Hopper appoggiò mia madre e noi non ce lo facemmo ripetere due volte.
Ci alzammo dalla tavola e uscimmo il più in fretta possibile.«Cazzo, erano antisgamo!» sospirò Oliver sghignazzando e scuotendo la testa.
«Di che stai parlando?»
«Cosa?! Vuoi dirmi che non l'hai capito?»
«Capito cosa? Di che stai parlando Ollie?»
«Oddio Will, sei così ingenuo! Era palese che volessero restare a casa da soli! Chissà cosa staranno facendo ora...» il ragazzo mi guardò malizioso e io spalancai gli occhi.«No, no, no e no! Ollie! Come fa a venirti in mente una cosa del genere?» esclamai schifato, facendo scoppiare a ridere il mio amico.
«Eddai Will! Hopper ti ha anche detto di aiutarmi a cercare un lavoro... Non si è nemmeno reso conto che oggi è sabato e la maggior parte dei negozi sono chiusi!»Nel frattempo andammo a prendere le bici appoggiate dietro alla casa e iniziamo a pedalare, anche se era davvero difficile e faticoso pedalare nel bosco.
Continuammo a battibeccare fino a quando non arrivammo in centro.
Posammo le biciclette vicino ad un negozio di alimentari chiuso e guardai il ragazzo.«Che facciamo ora?» gli domandai, impaziente di fare qualcosa assieme a lui.
«Non lo so, andiamo da qualche parte... Sai cosa vorrei fare? Andare a vedere la centrale di Hawkins!»Mi strinsi nelle spalle non appena lui pronunciò quella frase.
Non volevo andare in quell'edificio, mi ricordava tutti i momenti orrendi che avevo passato qualche anno prima.
«Non mi va, ho dei brutti ricordi di quel posto...»«Posso sapere perché?» mi chiese con gentilezza, osservandomi di nascosto.
«Un giorno te lo racconterò, ma non oggi, non me la sento ancora...»Ollie annuì comprensivo e mi rispose con un sorriso.
«Okay, allora parliamo d'altro e facciamoci un giro!»
Stavo per chiedergli quale fosse il suo genere musicale preferito quando dei ragazzi del nostro liceo ci passarono di fianco.«Ma guardate, c'è Zombie Boy! Cos'è, hai trovato un ragazzo a cui sbranare il cervello?» lo riconobbi immediatamente, era uno dei ragazzi più popolari della nostra scuola, un giocatore della squadra di pallacanestro.
«Psst... Guarda che figo che è quel ragazzo...» delle ragazze che erano con il bullo indicarono Oliver, ammiccando verso di lui.
«Porca troia, hai ragione, è proprio un bel figo!» commentò un'altra, toccandosi i capelli con fare seducente.Oliver, in tutta risposta, si limitò a restare in silenzio e a guardare male il bullo.
Lo fissò così intensamente che pensai che stesse per incenerirlo con lo sguardo.Stavo per dirgli di andarcene quando dall'albero sopra di noi si staccò un ramo, che cadde esattamente sul ragazzo che mi aveva chiamato 'Zombie Boy'.
Questo urlò dal dolore e i suoi amici si strinsero di fianco a lui, preoccupati che si fosse fatto male seriamente.Oliver, senza dire un'altra parola, mi prese per un braccio e mi trascinò via con se.
Notai del sangue uscire dal suo naso e immediatamente capii che era stato lui a far cadere quel ramo.«Ollie, non dovevi...» mormorai a testa bassa, arrossendo imbarazzato.
«E invece sì! Quella testa di cazzo se lo meritava!»Mi ritrovai a sorridere e lo guardai riconoscente.
«Grazie Ollie, davvero...»
«Farei di tutto per te, Byers!»
Il ragazzo si pulì il naso e si voltò verso di me sghignazzando.Quanto avrei voluto che in quel momento non stesse scherzando.
* * *
mi spiegate perché odio le mie copertine e non riesco a tenerle? dio se qualcuno sa farle mi scriva lol
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SUBJECT THIRTEEN ( will byers )
Romance𝐒𝐔𝐁𝐉𝐄𝐂𝐓 𝐓𝐇𝐈𝐑𝐓𝐄𝐄𝐍 | i've met you in my dreams and now i can't believe you're here ! 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙫𝙚𝙣 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙡'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙨𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙞𝙩𝙤 𝙖 𝙨𝙘𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙡𝙖𝙗𝙤𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙝𝙖...