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SUBJECT THIRTEEN !
( WILL BYERS )chapter ten | MY NEW FAVORITE PLACE
WILL'S POV
«Dai Will, vieni con noi!» mi chiese entusiasta Dustin, guardandomi e aspettando con agitazione una mia risposta.
Quel pomeriggio i ragazzi mi avevano chiesto di andare con loro all'Arcade, per giocare un po' tutti assieme.«Ma lo sapete che sono scarso a qualsiasi gioco, non ha senso... Nemmeno mi piacciono...» borbottai con poca convinzione, senza nemmeno sapere perché stessi dicendo ciò. In realtà, anche se non ero così bravo, mi piaceva vedere i miei amici giocare e battere record.
Eppure quella volta avevo un'altra idea in mente: al posto che andare con gli altri all'Arcade, sarei potuto andare da Ollie e passare un po' di tempo assieme a lui.
«Will, non fare la lagna cazzo!» sbottò Mike, alzando gli occhi al cielo.
«Ma cosa vuoi Mike, non ne ho semplicemente voglia!» gli risposi a tono, incrociando le braccia al petto e osservando il pavimento.«Vabbè, okay... Sappi che anche Oliver è all'Arcade oggi... Magari riusciva a farci giocare senza pagare...» mormorò Dustin mestamente, scuotendo la testa e dirigendosi verso l'altra stanza.
«Ollie?»
«Si! L'hanno assunto alla sala giochi e oggi è il suo primo turno... Ieri mi ha detto che gli avrebbe fatto molto piacere se tutti noi fossimo andati lì!»«Quando hai incontrato Ollie? Siete usciti?» mi resi conto di averlo detto con tono molto duro e mi morsicai subito la lingua. Dovevo smetterla di fare il geloso per una cosa che non mi apparteneva.
«Mhh... No, non siamo usciti, l'ho incontrato ieri pomeriggio per Hawkins... Ma che cosa centra?»
«Niente, non c'entra niente... Quindi mi stai dicendo che ora Ollie è all'Arcade e lavora lì?»
«Si, esatto! Dai vieni, così fai felice anche lui!»Improvvisai e feci finta di ragionarci su, per non far insospettire i miei amici.
Dopo un paio di secondi annuii con poca convinzione, facendo sbucare un enorme sorriso sul volto di Dustin.
«Vedrai, non te ne pentirai!» esclamò Lucas, mettendomi un braccio sopra alla spalla.L'unico poco convinto era Mike, che osservava la scena con un sopracciglio alzato. Mi guardava come se sapesse delle cose di cui nemmeno io ero a conoscenza e la cosa mi metteva a disagio.
Senza aggiungere altro iniziammo ad incamminarci verso l'Arcade.Quando entrammo nella sala giochi, la prima cosa che feci fu cercare Thirteen.
Il mio sguardo passava da una parte all'altra alla ricerca del ragazzo.«Stavi cercando me?»
Mi voltai di scatto e trovai Ollie dietro al bancone.
Lucas non aspettò un secondo e si diresse verso di lui, andandolo a salutare con un abbraccio.
Come lui fecero anche Dustin e Mike, lasciandomi un po' in disparte.Mentre i miei amici si fiondavano verso i giochi, io andai titubante verso Ollie.
«Byers, ehi!» esclamò raggiante il ragazzo, avvolgendomi immediatamente in un abbraccio.
Sorrisi tra le sue braccia.Io e lui iniziammo a chiacchierare e a parlare del più e del meno, fino a quando non sentimmo un urlo di gioia di Dustin.
«Probabilmente avrà battuto un record, lui è il più bravo tra tutti!» spiegai a Ollie, che aveva una faccia parecchio confusa.
«E tu non sei bravo?»
«Io faccio cagare, è diverso!»«Allora perché sei venuto qui oggi?»
«I ragazzi hanno insistito... Poi mi hanno detto che c'eri anche tu e...»
«Byers, sei venuto qui per me?» Thirteen mi guardò divertito, appoggiando i gomiti sul bancone.Arrossii imbarazzatissimo e scoppiai in una risata nervosa.
«Si, cioè no, è che... Boh, volevo vederti...»
«Allora sono contento che tu sia qui... Sai, questo potrebbe diventare uno dei miei posti preferiti se voi ci verrete spesso!»Senza che me ne accorgessi, arrivò la sera. Era l'ora di chiudere l'Arcade e il proprietario ci fece cenno di andarcene.
Io e i ragazzi ci fermammo davanti all'entrata, sul marciapiede, per salutarci prima che ciascuno si dirigesse verso casa propria.«Beh, ora che Ollie lavora qui, credo che ci vedremo in questo posto molto più del solito!» esclamò Dustin, ancora su di giri per aver battuto uno dei suoi record.
«Ogni tanto dovrai anche giocare tu però!» disse Mike, rivolgendosi a Thirteen, che in tutta risposta gli sorrise.
«Verremo qui anche quando avrò il giorno libero, così mi insegnerete a giocare okay?» gli rispose il ragazzo, piegando la testa da un lato.«Ragazzi, io devo andare, si è fatto tardi... Ci vediamo domani!» ci salutò Lucas, dirigendosi a passo svelto verso casa sua.
«Io anche... Ollie, non è che ti andrebbe di portami a casa con il teletrasporto? Sono un po' stanco e non ho per niente voglia di camminare!» sghignazzò Dustin, guardando con occhi dolci Oliver.Probabilmente Dustin non se lo aspettava, ma Ollie prese sul serio quella richiesta.
Nel giro di pochi secondi i due ragazzi sparirono davanti ai nostri occhi, facendomi scoppiare a ridere.
«Non ci credo, immagina la faccia di Dustin quando realizzerà di essersi appena teletrasportato!»Mike soffocò una risata, per ritornare immediatamente serio.
«Will... Devo chiederti una cosa...»
Guardai confuso il mio amico e annuii, aspettando la sua domanda.
«Certo, dimmi...»
«Ma... Con Ollie... C'è qualcosa?»
«Cosa intendi per "c'è qualcosa"?»Mike stava aprendo bocca per spiegarsi ma, proprio in quel momento, Thirteen riapparve davanti a noi. Una goccia di sangue gli colava dal naso, ma al ragazzo non sembrava importare.
Ci guardò confusi, osservando le nostre espressioni tese.
«Ho interrotto qualcosa?»
«No no, niente, comunque ora me ne devo andare anche io, ci vediamo ragazzi!» disse di fretta Mike, salutandoci con la mano e prendendo la sua bici.«Sicuro che sia tutto okay?» mi chiese Ollie, una volta che Mike se ne fu andato.
«Certo, stavamo solo chiacchierando!»
«Vuoi anche tu teletrasportarti a casa?»
«No, dio, no! Mi era salito tutto il vomito quando ci eravamo teletrasportati in classe!»
«Allora ti accompagno a casa...»Non parlammo molto durante il tragitto.
Eravamo entrambi con lo sguardo basso verso l'asfalto e nessuno dei due osava dire qualcosa.
Eppure qualcosa lo sentivo.
Non era una voce o un rumore, era una sensazione dentro di me.Arrivammo davanti alla porta di casa mia e ci fermammo.
«Grazie per avermi accompagnato Ollie...» iniziai io, senza sapere come continuare la frase.
«Non c'è di che, è stato bello...»Gli sorrisi e lo abbracciai per la seconda volta in quel giorno.
«Allora ciao, a domani...» gli dissi staccandomi controvoglia dall'abbraccio.
«A domani Will!»Il ragazzo non si teletrasportò, ma ritornò sui suoi passi a piedi.
Voleva farsi tutta quella strada da solo?
Stavo per chiamarlo e dirgli di prendere almeno la mia bici ma Ollie era già sparito nell'oscurità.* * *
iManghisonoBelli_ apprezza queste 1090 parole grazie
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SUBJECT THIRTEEN ( will byers )
Romance𝐒𝐔𝐁𝐉𝐄𝐂𝐓 𝐓𝐇𝐈𝐑𝐓𝐄𝐄𝐍 | i've met you in my dreams and now i can't believe you're here ! 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙫𝙚𝙣 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙡'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙨𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙞𝙩𝙤 𝙖 𝙨𝙘𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙡𝙖𝙗𝙤𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙝𝙖...