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SUBJECT THIRTEEN !
( WILL BYERS )chapter thirteen | LISTEN TO YOUR HEART
OLLIE'S POV
Quel mattino io e Eleven ci eravamo alzati alle dieci e avevamo deciso di non andare a scuola.
Hopper non era con noi -era già al lavoro dalle sei- e speravamo di non finire in grossi guai restando a casa.La notte precedente ci eravamo addormentati tardissimo, sia perché io ero arrivato all'una passata, sia perché ci eravamo messi a parlare dei miei sentimenti.
O meglio, Eleven aveva deciso di parlare dei miei sentimenti contro la mia volontà.El continuava ad insistere sul fatto che io fossi innamorato di Will o che almeno provassi qualcosa per lui. Lei che cosa diavolo ne sapeva di quel che provavo per quel ragazzo?
Niente, non aveva la più pallida idea di come mi sentissi nei confronti di Will.Però forse aveva ragione.
Stavo iniziando a realizzare che quello che provavo nei confronti di Byers era più di un semplice "volergli bene".
Io sentivo di più. Volevo di più.Mi diressi in cucina e trovai la mia "quasi" sorella ai fornelli.
«Ho preparato i waffles, niente pancakes oggi!»Sbuffai e mi sedetti al tavolo.
«Oggi pomeriggio devi andare all'Arcade?» mi chiese la ragazza, addentando un Eggos.
«No, oggi pomeriggio no... Però stasera si! Perché?»El non mi rispose e restammo in silenzio.
Il vero problema era che, senza nessun suono che interferisse, i miei pensieri si facevano sempre più rumorosi.Ti piace Will.
Non riuscivo a scacciarli dalla mia testa e la cosa mi stava facendo impazzire.«Vado a coricarmi un attimo nel letto, non mi sento troppo bene...» mormorai improvvisamente, lasciando tutta la colazione intatta.
Andai in camera e mi buttai di peso sul materasso.
Ti piace Will.Mi girai più volte nel letto, mettendomi a pancia in su e fissando il soffitto bianco.
Non può piacerti Will, è troppo per te.Più il mio cuore mi diceva una cosa, più il mio cervello riusciva a farmi cambiare idea.
Mi piaceva Will, ma ero assolutamente fuori dalla sua portata.
Lui era troppo per me.Che dovevo fare?
Non potevo presentarmi a casa e dirgli che ero innamorato perso di lui.
O forse sì?«Posso entrare?» la voce calma di El mi riportò alla realtà.
«Si, vieni...»
La mora entrò nella stanza e si coricò nel letto, appoggiando la testa sulla mia spalla.«Non intendevo infastidirti... Sai, ti stavo solo prendendo in giro per il fatto di Will e non pensavo che potessi prendertela così tanto...»
«El, non me la sono presa, è che quello che hai detto mi ha fatto pensare...»«Pensare a cosa Ollie?»
«Al fatto che potresti avere ragione... Non lo so, sono parecchio confuso...» sussurrai, con la paura di sentire le mie stesse parole.
«Ne sei sicuro? Perché a me sembra abbastanza ovvio che cosa tu provi per Will...»
«Forse...»Mi piaceva un ragazzo.
«Davvero?» El si tirò su e mi guardò dritta negli occhi.
«No guarda, ho fatto coming out per scherzo, cazzo!» alzai gli occhi al cielo e sbuffai imbarazzato.«Okay okay, scusami, hai ragione... Quindi che hai intenzione di fare? Glielo dirai?»
«Dovrei? Non lo so... Porca troia, non ho la più pallida idea di che diavolo fare...»El mi abbracciò, calmandomi e facendomi sentire meglio.
«Lo capirai Ollie, e per qualsiasi cosa io sarò qui per te okay?»Non appena la ragazza uscì dalla stanza, i miei pensieri ripresero il controllo dalla mia mente.
Senza che me ne rendessi conto, mi teletrasportai a casa dei Byers, esattamente al centro della camera di Will.Il moro cacciò un urlo dallo spavento.
«Ollie! Ma che fai?»
Mi guardai attorno, senza capire come avessi fatto ad arrivare lì.«Io... N-Non lo so...»
«Come non lo sai?»
«Non ne ho idea okay? Non so come cazzo abbia fatto a teletrasportarmi qui! Non era mia intenzione!»Byers aveva un'aria confusa, ma anche sorpresa e mi guardava come se fossi stato un alieno.
«Mhh, okay... Perché oggi non sei venuto a scuola?»Era tutto quello che aveva da chiedermi?
Ero assolutamente sconvolto da quello che era appena successo e lui mi chiedeva perché non fossi andato a scuola?«Io e Jane ci siamo svegliati tardi» mormorai, guardando il mio riflesso allo specchio e notando che non era uscito il sangue.
«Capito... Ollie, tutto bene?»
«No, non va tutto bene...»Will si alzò dal letto dove era coricato e si avvicinò a me.
«Che succede?»No, non poteva avvicinarsi.
Era uno sbaglio stare così vicino a lui.
Io ero uno sbaglio.«Will io... Io non posso...»
«Non puoi cosa Ollie? Parlami!»
Lo fissai negli occhi e capii quanto lo volessi.
«Will, mi dispiace, cazzo mi dispiace ma devo farlo...»Non aspettai un altro secondo e appoggiai le mie labbra sulle sue. Avevo paura che il ragazzo mi respingesse, eppure ciò non accadde.
Will appoggiò una mano sulla mia guancia, portandomi ancora più vicino a lui.
Le nostre lingue si scontrarono e provai una sensazione indescrivibile, come se avessi appena preso la scossa ma non mi avesse fatto male. Come una scarica di energia che si propagava nel mio corpo.
Continuammo a baciarci, fino a quando non sentimmo una voce provenire dal corridoio.
«Will, caro, tutto okay? Ho sentito degli strani rumori...»Ci staccammo entrambi, guardandoci ancora ansimanti. I passi di Joyce si stavano avvicinando sempre di più e io dovevo andarmene.
Senza dire nient'altro, mi teletrasportai a casa mia. Corsi in bagno e notai di avere il sangue che mi colava dal naso.
Mi chiusi dentro e mi sedetti per terra, con la schiena contro la porta.
Che cazzo avevo appena fatto?«Ollie, sei tu?» sentii la voce di Eleven e tirai su con in naso.
«Si, sono io!»
«Ah okay, mi ero spaventata!»La sentii allontanarsi e scoppiai a piangere.
Avevo appena rovinato l'amicizia con Will e sarebbe stato impossibile riaverla indietro.Ero anche stato talmente codardo da non aver avuto le palle per dirgli cosa provavo veramente per lui.
Mi facevo schifo.Trattenni un singhiozzo e soffocai un urlo.
Stavo per impazzire e quando impazzivo rompevo ogni cosa, rovinavo tutto.
Probabilmente ero già impazzito.* * *
penso che questa sia la mia storia preferita ed è quella meno letta loool
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SUBJECT THIRTEEN ( will byers )
Romance𝐒𝐔𝐁𝐉𝐄𝐂𝐓 𝐓𝐇𝐈𝐑𝐓𝐄𝐄𝐍 | i've met you in my dreams and now i can't believe you're here ! 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙫𝙚𝙣 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙡'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙨𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙞𝙩𝙤 𝙖 𝙨𝙘𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙡𝙖𝙗𝙤𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙝𝙖...