xv. suddenly empty

419 55 67
                                    

:*•.──────────.•*:

SUBJECT THIRTEEN !
( WILL BYERS )

chapter fifteen | SUDDENLY EMPTY

chapter fifteen | SUDDENLY EMPTY

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

OLLIE'S POV

Un filo di luce filtrava dalla finestra e mi illuminava il viso, accecandomi. Mi voltai dalla parte opposta del letto e restai sotto le coperte, cercando di trattenere il calore. Mi stropicciai gli occhi, ancora gonfi e rossi dal pianto.
Non riuscivo a credere di aver pianto così tante lacrime, mi sembrava quasi impossibile.

Avrei voluto restare in quel letto e non pensare a nulla per un mese. Oppure due o tre, sarebbe stato perfetto. Avrei dimenticato tutte le cazzate che avevo fatto e che avevo intenzione di fare. Come ad esempio quella di tornare da Will e dirgli che gli avevo mentito, che non era vero ciò che gli avevo detto.

Mi morsicai così forte le labbra da farle sanguinare. Mi odiavo per non avergli raccontato la verità, soprattutto dopo aver sentito la sua: lui voleva baciarmi, aveva ricambiato il mio stupido bacio perché lo voleva. Ma io non potevo dirgli come stavano davvero le cose.

Certo, quel bacio per me aveva significato moltissimo, ma questo doveva restare un segreto che nessuno poteva scoprire.
Io e Will non potevamo stare assieme.

«Ollie? Tutto bene?» Eleven entrò nella stanza e mi guardò preoccupata.
«Certo, è tutto a posto...»
«Ehi, guarda che con me non devi fingere, ti ho sentito piangere la scorsa notte... È per Will? Credevo che tra voi due andasse alla grande...»

«Già, prima che andasse tutto a puttane...»
«Che cosa è successo?»
«Niente...»
«Ti ha spezzato il cuore?» El spalancò gli occhi con innocenza, cercando di capire quale fosse il vero problema.

«Will? Spezzarmi il cuore?» risi amaramente e scossi la testa, tirandomi fuori dalle coperte.
«Nessuno può spezzarmi il cuore, tantomeno Will. Lui è come tutti gli altri, non ha nulla di speciale!»

«Ma che ti prende, Thirteen? Perché tutto ad un tratto ti comporti così?»
«Così come?»
«Come un fottuto stronzo! Lo sanno tutti che per te Will è importante, ed è ovvio che tu provi qualcosa per lui che va ben oltre all'amicizia!»
Mi alzai di scatto, senza risponderle, e uscii dalla stanza, provando una rabbia smisurata.

Com'era possibile che una persona con così tanti sentimenti si sentisse all'improvviso così vuota?
Dove andava tutto?
Dove finivano tutti i sentimenti?
Realizzai in quel momento che Will era stato la mia salvezza, il mio rifugio sicuro.

Eppure al solo pensiero di stare con lui mi venivano i brividi. Non potevo stare con un ragazzo e, anche se fossi riuscito a superare ciò, non potevo stare con Will. L'avrei rovinato, così come avevo già fatto con qualsiasi altra persona nella mia vita.

Arrivai nel piccolo atrio e, con mia grande sorpresa, trovai Hopper seduto sul divano, affiancato da Joyce.
«Oliver! Ma che bello rivederti! Hai dormito bene?» mi domandò cordialmente la signora, voltandosi completamente verso di me.
Annuii, fingendo un sorriso, e mi diressi immediatamente in bagno.

Senza aspettare un secondo di più, aprii la porta e mi chiusi dentro alla stanza.
«Ehm, scusa?»
Sobbalzai e spostai il mio sguardo sul ragazzo fermo davanti al lavandino.
«Non si usa bussare prima di entrare in bagno?» Will mi osservò stizzito, lanciandomi un'occhiata sprezzante.
«Oh, sì giusto... Allora, si... Me ne vado...» i miei occhi erano fermi sul moro e mi sentii mancare il respiro.
Era triste?

«Si, un po' lo sono...» mi rispose lui, scrutando il suo riflesso nello specchio.
Cazzo, l'avevo davvero detto ad alta voce? Ero convinto di averlo solamente pensato.

«Will io... Mi dispiace...»
«Risparmiati le scuse Oliver, non sei il tipo! E comunque, anche a me dispiace per te. Io ho solamente perso una persona alla quale non importava nulla di me, tu invece hai perso una persona che teneva da morire a te!»

Fu come mandare giù un boccone amaro.
Non fermai il ragazzo quando mi oltrepassò per uscire dal bagno anzi, mi accovacciai per terra e girai la chiave nella serratura. Stavo distruggendo tutto ciò a cui tenevo per la seconda volta.
Mi sentivo un mostro.

Solamente quando non sentii più le voci di Will e di Joyce uscii dal bagno.
Cercai di fare il più piano possibile e me ne tornai in camera, cambiandomi in fretta e dandomi una sistemata.
Non volevo restare chiuso in casa, avevo bisogno di prendere una boccata fresca e di trascorrere un po' di tempo da solo, tentando di riorganizzare i miei pensieri.

Una volta pronto uscii dalla porta di ingresso, senza dire nulla a nessuno, e vagai per il bosco circostante.
Non guardavo nemmeno dove stessi mettendo i piedi, camminavo e basta, senza fermarmi per capire in che direzione stessi andando.

Will non era l'unica persona che avevo rovinato: prima di lui c'era stata Annabeth, una ragazza che faceva parte della mia vecchia gang. Lei non era come me o come Kali, lei era normale. Eppure la sua morte non lo era stata.

Mi ricordavo ancora chiaramente quel momento, il momento esatto in cui il suo esile corpo si era accasciato a terra e da quel punto non si era più mosso.
Scossi la testa, come se quel movimento funzionasse per scacciare quei vecchi ricordi.
Ovviamente non funzionò, lasciandomi i sensi di colpa.

Alzai gli occhi al cielo, osservando le nuvole che si muovevano in fretta, trasportate dal vento. Il solito blu chiaro stava appassendo, trasformandosi lentamente in un grigio triste. Era un giorno perfetto per piangere.
Iniziai a domandarmi che cosa stesse facendo Will in quel momento.
Mi stava pensando? Molto probabilmente no.
Eravamo così legati che avrei potuto sentire addirittura i suoi pensieri.

Avevo perso definitivamente Will con quei miei comportamenti. E avevo paura.
Perché avevo paura di perdere una persona che non era nemmeno mia?
Sentii delle voci in lontananza e decisi di cambiare strada, ritornando sui miei passi.
Avrei pensato a Will in un altro posto.

* * *
capitolo super sad
perché sono super sad
quindi perdonatemi il momento depresso lol

SUBJECT THIRTEEN ( will byers )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora