GOT7 One Shot

1. Jackbam

Non riesco più a capire me stesso, negli ultimi tempi sono molto triste e penso che anche gli altri membri se ne siano accorti: Yugyeom mi ha chiesto più volte se fosse successo qualcosa, JB mi guarda sempre preoccupato, Youngjae si offre sempre di aiutarmi, Jinyoung è convinto che mi sia innamorato, Mark mi abbraccia molto più spesso del solito e Jackson non mi lascia mai un attimo da solo, se andasse avanti così verrebbe persino in bagno con me!

La verità è che ho paura di essere un peso per tutti in questa situazione infatti mi sono chiuso in camera per pensare.

I miei pensieri volano a questa mattina durante le prove, quando Jackson continuava a fare battute e io ridevo senza riuscire a fermarmi, tanto che mi facevano male gli addominali. La sua espressione allegra mi ha ridonato la felicità per un po' e mi ha causato uno strano calore al petto.

Sento bussare alla porta e io cado dalle nuvole. Senza aspettare una mia risposta Mark entra nella stanza e si chiude la porta alle spalle.

«Ehi, Bambam, scusa l'intrusione. Ho bisogno di parlarti.»
«Mmm, dimmi...» Sospiro schiacciando il viso sul cuscino.
«Basta fingere! Per favore puoi dirmi cosa ti prende? Sei molto giù di corda in questo periodo.»
«Non lo so... Ho una strana sensazione. Penso sempre a Jackson, ho sempre voglia di stargli vicino, di abbracciarlo... Non capisco perché!»

Si siede sul letto di fianco a me e mi appoggia una mano sulla schiena.

«Da quello che mi hai raccontato sempre che ti sia innamorato di lui...» Dice serio.
«Cosa!? Ma che stai dicendo hyung!»
«Non mentire: ammetti che è un bel ragazzo e che lo sogni la notte!»
«E tu come fai a saperlo?» Lo attacco.
«Mentre dormi parli...»

Mi fermo un attimo a ragionare: Mark ha ragione, come sempre. Ora capisco perché sogno di baciare le labbra di Jackson ed ecco perché ogni volta che lo vedo vorrei saltargli addosso.

Mi slancio verso Mark che mi accoglie tra le sue braccia, esattamente come avrebbe fatto mio padre, e mi accarezza la schiena.

«Cosa faccio ora?» Chiedo disperato.
«Secondo me dovresti lasciar passare un po' di tempo e cercare di capire cosa prova lui.»
«Oppure, posso chiedere a Yugyeom di fare finta di stare con me per farlo ingelosire!!»
«No, Bambi, aspetta! Bha, non mi ascolterà mai...» Dice sconsolato.

Da quel giorno facevo finta di flirtare con Yugyeom e tutti sembravano confusi, a parte Mark che sembrava solo che stesse morendo dentro ma nessuno se n'è accorto e io non volevo causargli altri problemi quindi me ne sono tenuto alla larga.

Sto "giocando" con Yugyeom, facendo la lotta come i neonati... Sì, ci stiamo divertendo, perché? Mark è seduto sul divano con sguardo vacuo probabilmente sta pensando a qualcosa ma Jackson gli si avvicina e da dietro il divano gli circonda il collo con le braccia. Io mi blocco e il più grande salta per la sorpresa sbattendo la testa contro il mento dell'altro.

- Ahi! Hai la testa dura! - Si lamenta Jackson.
- Scusa... - Dice l'altro prima di tornare a guardare davanti a sé.
- Mark, stai male? Sei ancora più silenzio del solito.
- Non è niente.

Jackson strofina la testa sul suo collo e lui incrocia il mio sguardo e spalanca gli occhi.

«Jacki... Jackson, basta. Fermo!»

Si alza e scappa in camera, Jackson ci lancia uno sguardo interrogativo al quale rispondo con uno stranito. Yugyeom va a vedere come sta il nostro hyung così resto solo con Jackson. Mi alzo da terra e mi avvicino a lui.

«Bambam, cosa sta succedendo? Siete tutti strani in questo periodo...»
«Che intendi?»
«Mark sembra sempre molto triste mentre tu e Yugyeom... Be' voi... Flirtate! Non come al solito ma come se vi amaste sul serio... Non capisco più niente! Mi sono perso qualche passaggio?»
«Ti dà fastidio che io flirti con Yugyeom?»
«Sì, cioè no!»

Yugyeom interrompe la nostra conversazione e ci guarda leggermente traumatizzato.

«Mark-hyung sta prendendo a pugni il muro!»
«Cosa? Mark? Impossibile! È la persona più calma che conosca!» Commento.

Corriamo tutti e tre nella camera del più grande e lo vediamo sferrare pugni contro il muro, molto forti, con le nocche sanguinanti. Senza pensare interveniamo: Jackson lo allontana dal muro, Yugyeom tenta di calmarlo mentre io corro a chiamare Jinyoung. Quando riusciamo a fasciargli le mani lui ha ancora il fiatone e si regge in piedi a fatica, lasciamo Yugyeom con lui che solleva il corpo magro del più grande e lo appoggia delicatamente sul letto poi si sdraia di fianco a lui e dopo avergli scostato un ciuffo di capelli dagli occhi lo stringe a sé e si addormenta.

Noi tentiamo di spiegare a Jinyoung quello che è successo poi lui va a parlare con JB.

«Cosa gli è successo? Sono tanti anni che lo conosco ma non l'ho mai visto fare una cosa del genere prima.»
«Penso che non riesca più a tenersi dentro quello che prova e che quindi sia esploso. »
«Bambam, io... dovrei dirti una cosa ma non penso sia una buona idea farlo.»
«Cosa c'è? Tranquillo, sai che puoi dirmi tutto.»
«Ecco, io... Penso mi piaccia una persona... Ma sono sicuro che non prova per me gli stessi sentimenti.»
«Chi è?»
«Pensavo fosse Mark...»

La mia speranza va in frantumi, non può dirmi così! Tutto tranne questo! Ora ho capito il motivo per questa crisi di Mark: a lui piace Jackson ma ha deciso comunque di darmi una mano anche sapendo che la cosa lo avrebbe distrutto.

«Ma ora ho capito che quella persona sei tu.»
«Aspetta, cosa!?»
«Ti prego, non odiarmi!»
«Jackson, non potrei mai. Ti amo anch'io, davvero tanto.»
«Allora perché non ci mettiamo insieme?» Mi rivolge un sorrisone che mi fa sciogliere.
«Mi piacerebbe ma non posso. Ho una questione da sistemare... Mark.»

Mi guarda confuso ma prima di potergli spiegare qualunque cosa gli altri arrivano e interrompono la nostra conversazione. Jinyoung e JB si avvicinano alla camera del più grande tra noi e dopo aver scostato la porta lo vedono addormentato tra le braccia di Yugyeom che sembra volerlo tenere al sicuro da qualsiasi cosa possa farlo stare male.

Quando il giorno dopo Mark si sveglia vado a parlargli.

«Hyung, ho capito il motivo della sfuriata di ieri...»
«Scusami, Bambam, io...» Gli occhi gli si fanno lucidi.
«No, sono io a dovermi scusare, sono stato ceco, ho pensato solo a me e non ho notato la tua sofferenza. Mi sento di merda! Faccio schifo, come amico, come membro del gruppo e come persona in generale.»
«Non dire mai più una cosa del genere! So che tu piaci a Jackson quindi ora corri da lui e non lasciartelo scappare.»
«E tu? Non ti farei mai una cosa simile!»
«Tranquillo, io starò bene. Okay, forse all'inizio farà male ma mi ci abituerò.»
«Mark... Sei il migliore! Non so come potremmo farcela senza di te...»

Così io e Jackson ci siamo messi insieme e dopo avergli spiegato bene come stavano le cose abbiamo convenuto che non ci saremo baciati, abbracciati o qualunque altra cosa avrebbe potuto far star male il nostro hyung finché c'era lui nei paraggi.